Signora Marcella Castellini Primo  Presidente della Associazione.

Parole sacrosante Le Sue e che vedo oggi per la prima volta. Bisognerebbe anche ricordare  alla maggior parte di questo Paese che la Giustizia poi non esiste e che ai poveracci come noi sopravissuti, nei tribunali sono visti con cattivo occhio, ne ascoltati e nemmeno guardati in faccia... E se gli ricordi in aula che hanno poi  sbagliato, poiché nei verbali , vi é scritto altra cosa da loro detta, ti cacciano fuori in malo modo, minacciandoti .. Con nessuna correzione anche se evidente e risolutiva per il tuo caso. Poi va a finire che si può fuggire da incidente e l'omissione di soccorso vi è per un ferito e per l'altro no . E gli avvocati oltre ad essere pagati profumatamente, hanno un terrore reverenziale per le Procure... Questo è stato il mio caso, ma  ai più non interessa, del mio e nostro  grido di dolore  per Verità e Giustizia. Un velo pietoso poi per i politici assenti o a braccetto con la Magistratura, proprio un bel papocchio..E  per noi solo lacrime e  dolore.

Io ho perso il mio papà il 19 giugno 1998 sono passati con questo anno 23 anni un dolore che non auguro a nessuno.,io credo di essere morto quella stessa notte in quanto mio padre e"stata stato tamponato da un ragazzo che tornava da una da una  serata con la fidanzata, unica cosa che mi consola che io da 23 anni parlo con mio padre e tutto che mi racconta si avvera e so con certezza che sta bene e un giorno ci rincontreremo. Ciao papà ti voglio bene 

non si puo' accettare tutto questo.... per fortuna, noi non siamo insensibili....

ma chi puo' fermare  tutto questo  ....si'

Allo strazio derivato da così tanto dolore non ci sono parole che possano  sufficientemente esprimere lo sconforto ed il senso di impotenza che assale ogni individuo di fronte a tragedie inutili  che si potevano evitare. Occorre , però, tramutare queste testimonianze coraggiose in uno stimolo potentissimo per la nostra vita. Dobbiamo comprendere, infatti,  che dietro ogni gesto che facciamo o comportamento che assumiamo c'è prima di tutto una responsabilità etica e che dobbiamo agire conseguentemente. Lo dobbiamo ricordare smpre ! Solo così le tante vite perdute, i tanti disabili originati dai sinistri stradali, il troppo dolore dei familiari e delle eprsone care scaturito da tali eventi non saranno inutili , ma la testimonianza concreta affinché il modo di pensare sulla "sicurezza stradale" diventi, per ogni cittadino,  un diritto-dovere inviolabile.

Allo Stato va il compito e la responsabilità di legiferare con intelligenza assumendo precise responsabilità, evitando chiacchiere inutili, tutelare la memoria di chi non c'è più o dei più deboli , perseguendo con fermezza i responsabili di così tanto dolore.

Fabio