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Oggetto n° 186
il 10/03/2015 • 10:54
da sunny
mio avvocato (professionista fidato, onesto e irreprensibile), non arrivano cenni di risposta. Stesso discorso con l'assicurazione del soggetto che ha causato il sinistro. Abbiamo sollecitato anche l'Ania, poiché personalmente avremmo volentieri evitato il tribunale, ma ci è stata assicurata disponibilità solo a parole. Nostro malgrado, quindi, ci ritroveremo a perorare la nostra causa davanti a un giudice. Per conoscenza, il medico legale a cui mi sono affidato ha "certificato" un'invalidità del 21%. Ciò che mi chiedo è: questa prassi (quella di non dare cenni di vita e ignorare le comunicazioni del mio legale) è una prassi con dei precedenti? Vorrei capirci di più, se possibile. Grazie mille per la pazienza e la disponibilità.
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sunny
sunny
Risposta n ° 1
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il 11/03/2015 • 16:47
da avvocatocesari
visitatore
Incomprensioni e silenzi posso portare alla perdita del rapporto di fiducia per cui consiglio di richiedere e fissare un appuntamento presso lo studio dell'avvocato per chiedere chiarimenti e dirimere dubbi e perplessità. A volte il carico di lavoro di uno studio legale è talmente fitto di scadenze ed adempimenti di emergenza per cui si rimanda il rimandabile non urgente e non in scadenza, non senza considerare l'importanza dell'incarico; uno studio legale vive di pratiche a lunga scadenza, ha le sue esigenze di redditività e di spesa cui far fronte ogni mese e spesso impugnazioni, opposizioni da presentare entro pochi giorni vanno ad assorbire il lavoro quotidiano in gran parte e così spesso si spiegano i silenzi. Un buon chiarimento può quindi salvaguardare con chiarezza ogni rapporto in crisi. Avv. Gianmarco Cesari - AIFVS
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