Gentile Avvocato,l'aggiorno sulla vicenda.
Nel silenzio dei miei legali dopo ben quattro mesi da quando avevo con loro disposto di scrivere alla Compagnia Assicuratrice come le ho esposto nel post iniziale, ho inviato loro un'email per avere notizie in merito.
Questa la risposta (ometto i nomi delle Compagnie citate):
"Ê stato scritto a tutti, come da accordi, compresa la compagnia xxx che, recentemente, ha acquisito la yyy.
Ad oggi non ci sono state risposte.
Non so dirti se ci riscontreranno; sicuramente, nei casi di fusione, passa di solito un po'più di tempo prima di avere risposte dalla società incorporante, se non altro per questioni logistico-amministrative."
A parte che non comprendo che siano questi "tutti" citati all'inizio, dal momento che si trattava solo di scrivere alla Compagnia di controparte, ma mi lascia fortemente perplessa "non so dirti se ci riscontreranno".
Dunque, a detta dei miei avvocati, una compagnia può non rispondere ad una lettera relativa ad una pratica ancora aperta?
Questo mi sembra paradossale, poiché penserei che, anche non entro un termine stabilito, una risposta almeno debba esserci, non essendo appunto ancora chiusa la pratica.
Come spesso in tutta questa vicenda di nuovo mi riemerge la sfiducia, o meglio la diffidenza: non dimentico che al tempo fu solo a seguito del Suo chiarimento, relativo al fatto che l'acconto doveva essere corrisposto entro un certo termine dopo la sua formulazione, che tale acconto, che inspiegabilmente languiva da tre anni, fu corrisposto.
All'epoca infatti, dopo il Suo suggerimento, mi recai subito dai miei legali ed imposi che scrivessero immediatamente all'ufficio reclami: non passarono nemmeno dieci giorni (dopo tre anni!), che quanto dovuto venne accreditato.
Adesso, anche a seguito di quanto sono andata leggendo sul sito dell'IVASS, penserei di seguire lo stesso iter (ufficio reclami). Sempre più penso infatti che una risposta, a pratica sempre aperta, mi sia dovuta (fusione o non fusione di Compagnie; non regge l'ipotesi che una compagnia si blocchi per una fusione).
Altrimenti, se si segue questa logica, mi si potrebbe non rispondere ad oltranza anche alla richiesta di chiusura della pratica (con conseguente liquidazione del residuo, ovvero le parcelle dei legali che erano state conteggiate a parte e non corrisposte in attesa di chiusura, e che io al tempo ho anticipato).
Di nuovo la ringrazio per l'attenzione e la sua eventuale risposta.