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Omicidio Giulia Tramontano, il gip convalida il fermo per Impagnatiello ma esclude la premeditazione 

Impagnatiello, durante l'interrogatorio di convalida del fermo, ha nuovamente confessato l'omicidio, negando però la premeditazione.

 

Riconosciuta l'aggravante dei futili motivi "L'indagato ha riferito di aver agito senza un reale motivo perché stressato dalla situazione che si era venuta a creare, menzionando tra l'altro, quale fonte di stress, non solo la gestione delle due ragazze ma anche il fatto che altri ne fossero venuti a conoscenza, per esempio sul luogo di lavoro". Così il gip che ha riconosciuto l'aggravante dei futili motivi.

 

Giulia all'amica: "Alessandro mi ha rovinato la vita" "Alessandro le aveva rovinato la vita e adesso", dopo la scoperta del tradimento "sarebbe stata costretta a tornare in meridione dopo tutti i sacrifici fatti per lasciarlo". Sono le confidenze di Giulia Tramontano, raccolte da un'amica qualche ora prima che la 29enne venisse uccisa dal suo fidanzato. Come si legge nel verbale agli atti dell'indagine, la testimone ha raccontato di una telefonata di sabato pomeriggio in cui Giulia, "scioccata" le ha raccontato dell'incontro con la donna con cui Impagnatiello, "visto male" sul lavoro e "soprannominato lurido", aveva da tempo una relazione parallela.

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(02/06/2023 • 17:56)

(02/06/2023 • 16:18)

(02/06/2023 • 15:32)

Giulia Tramontano, una raccolta fondi in suo nome per supportare la famiglia 

 

"L'importo sarà in parte devoluto all'associazione Penelope (associazione delle famiglie e degli amici delle persone scomparse, ndr), che ha curato il caso di Giulia Tramontano. Sarà inoltre impiegato per coprire eventuali costi aggiuntivi che il caso potrebbe richiedere e per sostenere iniziative antiviolenza sul territorio italiano. Tutti i contributori saranno informati dettagliatamente su come vengono spese le loro donazioni. Grazie in anticipo per la vostra generosità", continuano gli organizzatori della raccolta fondi. 

 

 

I ringraziamenti di Chiara Tramontano e il messaggio per la sorella: "Troppo ingenua per capire in che trappola ti trovassi" - "Sei bellissima in tutte le foto che le persone riportano. È difficile trovare una foto in cui tu non splenda. Hai il viso di chi non conosce cattiveria. Troppo ingenua per capire in che trappola ti trovassi. Ma ti guardo in questa foto e penso a quanto Thiago ti potesse somigliare. Avrebbe preso i tuoi occhi, questi occhi mi tormenteranno per sempre. Non potrebbe esserci immagine più bella per questa raccolta fondi. Questa foto esprime tutta la tua bontà d'animo e tenerezza, la stessa che ha guidato l'apertura di questa bella iniziativa. Grazie ai miei amici, colleghi dell'Istituto Italiano di Tecnologia e a tutti coloro che stanno supportando questa iniziativa in ricordo della mia bellissima e insostituibile sorella maggiore Giulia", ha scritto Chiara Tramontano su Instagram come didascalia a corredo di uno screenshot della raccolta fondi.

 

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(02/06/2023 • 14:44)

Roma, a fuoco un palazzo in ristrutturazione a Colli Aniene: un morto e diversi feriti 

 

 

Nell'edificio andato a fuoco, all'incrocio con Largo Nino Franchellucci, sono in corso lavori di ristrutturazione. Le fiamme hanno coinvolto sette piani. I vigili del fuoco sono all'opera con varie squadre e diversi mezzi, tra cui due autobotti e due autoscale. Hanno estratto persone con "complicazioni respiratorie", mentre altre sono state affidate ai sanitari. Medici e soccorritori con le bombole d'ossigeno hanno allestito un mini pronto intervento sul posto. Diversi uccelli sono morti a causa della colonna di fumo nero che si erge dal palazzo.

 

Sul posto dove si è sviluppato l'incendio è arrivato il pm di turno esterno della procura di Roma per un sopralluogo. I testimoni riferiscono di aver sentito un "grosso botto" come si trattasse di un'esplosione e di aver sentito persone gridare.

 

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(02/06/2023 • 14:36)

(02/06/2023 • 13:06)

Giulia Tramontano, l'altra donna del killer si era offerta di ospitare la vittima 

 

L'altra compagna di Impagnatiello: "Preoccupata per Giulia" - Inoltre, la sera di sabato 27 maggio, la donna era ulteriormente "preoccupata" per Giulia perché non riusciva a contattarla e aveva chiesto ad Alessandro Impagnatiello sue notizie. Verso le 23:30, quando la 29enne era già morta, l'uomo le avrebbe detto prima che "si trovava a letto a dormire" e poi che "non era in casa in quanto avrebbe passato la notte da un'amica". Lo si legge nel decreto di fermo dei pm a carico del 30enne. "Gli ho chiesto di farmi vedere se effettivamente in casa non ci fosse Giulia (con una videochiamata, ndr) e lui con il telefono ha ripreso solo la camera da letto e il soggiorno ove effettivamente non vi era la presenza di Giulia", ha messo a verbale la teste, che ha raccontato anche di quando quel pomeriggio di sabato lei e Giulia si sono "confidate e abbiamo convenuto che Alessandro ci avesse mentito a entrambe".

 

Quando Giulia era già morta dal suo telefono arrivarono, scritti da Impagnatiello, una serie di messaggi all'altra donna, tra le 20:30 circa e le 21:52, con scritto "non sono stata pienamente sincera con te", "io ti ringrazio ma lasciami in pace ora", "ho le mie faccende a cui devo badare". La donna le aveva scritto alle 20:29 per chiederle se fosse "tutto ok" quando era rientrata a casa a Senago e dopo le 22 le aveva mandato anche un altro messaggio: "Voglio sapere solo che stai bene". Così non era. La domenica, ha messo a verbale ancora la teste, ha incontrato "Alessandro sul luogo di lavoro" e ha notato "fuoriuscire dallo zaino del lavoro" di lui "dei guanti in lattice di colore azzurro".

 

In uno dei messaggi che Impagnatiello avrebbe mandato dal telefono di Giulia all'altra donna era scritto: "Voglio solo tornarmene a casa mia". Per i pm, in pratica, l'uomo così aveva segnalato la falsa "volontà di Giulia di tornare a casa sua, evidentemente al fine di precostituire la giustificazione dell'allontanamento successivamente denunciato". La 23enne italo-inglese, tra l'altro, era talmente preoccupata il 28 maggio della sorte di Giulia che aveva deciso di contattare anche via Facebook la sorella della 29enne. Come ha messo a verbale Chiara Tramontano, la donna le aveva raccontato dell'incontro che le due avevano avuto e che Giulia poi "sarebbe tornata a casa per confrontarsi con Alessandro". E le aveva parlato anche di "quei messaggi strani" arrivati dal suo telefono la sera prima. La 23enne ha detto che quella notte di sabato non fece entrare in casa il 30enne perché aveva "paura" e "non sapeva che fine avesse fatto Giulia e di cosa fosse capace lui".

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(02/06/2023 • 12:32)

Giulia Tramontano, la commozione della gente: "Una mamma non merita questa fine" 

Fa commuovere la storia di Giulia Tramontano, la 29enne incinta uccisa dal compagno Alessandro ImpagnatielloSenago, nel Milanese. Alle telecamere di "Mattino Cinque News" sono molte le donne, ragazze e mamme che si stringono nel dolore della tragica perdita. "Io sono madre e so che a breve lo sarebbe stata anche lei, sono qui per solidarietà. Una mamma non merita questa fine" ha commentato una ragazza sul luogo del ritrovamento.

"Giulia andava in palestra con mio figlio, neanche tra le bestie succede una cosa del genere" ha commentato una signora mentre in lacrime una donna si domanda il perché di tanto orrore. Sul luogo del ritrovamento anche molte giovani ragazze, rimaste scioccate dall'accaduto, che hanno deciso di portare un fiore in memoria di Giulia. "Quello che è successo è inaccettabile. Credo che a livello sociale dobbiamo tutti porci delle domande sull'irresponsabilità che questo ragazzo ha avuto nei confronti di più donne" ha concluso una mamma.

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(02/06/2023 • 11:33)

Omicidio Giulia Tramontano, Impagnatiello: "Togliermi la vita è l'unica forma di pentimento" | Il barman reo confesso nega la premeditazione 

 

L'accusa di omicidio volontario - Il 30enne è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale per aver accoltellato la ragazza e poi tentato di darle fuoco con alcol e benzina nella vasca da bagno e nel garage. Per i pubblici ministeri Alessia Menegazzo e Letizia Mannella aveva già deciso di uccidere la 29enne prima che questa tornasse a casa, come dimostrerebbero, fra i vari elementi raccolti dagli investigatori, le stringhe di ricerca sul web alle 19 di sera di sabato 27 maggio con le parole-chiavi "ceramica bruciata vasca". 

Il racconto - Impagnatiello ha raccontato che durante la lite con la giovane rientrata a casa, dopo che lei aveva scoperto del tradimento con un'altra donna rimasta anche lei incinta prima di interrompere la gravidanza, "si era inferta già qualche colpo all'altezza del collo e io arrivato vicino a lei, per non farla soffrire le ho inferto tre o quattro colpi all'altezza del collo". "Il coltello è caduto a terra - ha dichiarato durante la sua confessione - davanti al divano, lei era stremata a terra e io le dicevo che era finita e che doveva riposarsi".
 

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(02/06/2023 • 10:58)

Verona, 15enne corista in chiesa violentata da uno dei musicisti 

 

 

Gli incontri in chiesa Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, per i pm l'uomo avrebbe "costretto con la violenza" la 15enne "a subire atti sessuali dopo aver guadagnato il suo affetto con lusinghe amorose". Il musicista avrebbe infatti prima conquistato la fiducia della ragazza durante gli incontri del coro, poi la avrebbe convinta a vedersi anche fuori dalla chiesa. E proprio negli incontri a due, ci sarebbero stati degli "avvicinamenti intimi".

 

 

La fine dell'incubo I fatti sono andati avanti dall'inverno 2019 all'ottobre dell'anno successivo quando un giorno il musicista, trovandosi a casa della 15enne da solo, l'avrebbe "toccata e baciata ovunque contro la sua volontà". La ragazza avrebbe reagito violentemente all'ennesimo approccio, urlando e tentando in ogni maniera di allontanare il proprio aggressore. Al rientro a casa dei genitori, la ragazza avrebbe infine trovato la forza di raccontare tutto, ponendo fine al suo incubo.

 

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(02/06/2023 • 10:55)

Giulia Tramontano, i messaggi mandati da Impagnatiello per depistare le indagini 

 

 

Emergono nuovi dettagli sul femminicidio di Giulia Tramontano, la 29enne incinta al settimo mese e uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello a Senago. Il 30enne è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale per aver accoltellato la ragazza e poi tentato di darle fuoco con alcol e benzina nella vasca da bagno e nel garage. Per depistare le indagini Impagnatiello ha inviato a Giulia dei messaggi dal suo telefono con un tono preoccupato. La sua idea, infatti, era quella di inscenare una scomparsa volontaria da parte della ragazza e, per questo motivo, ha provato a sviare le ricerche facendo credere di non aver mai ricevuto una risposta da Giulia che, in realtà, era già morta.

 

 


"Hey io sono arrivato a lavoro, ora scendo a cambiarmi, faccio colazione e attacco" - si legge nei messaggi mostrati da "Mattino Cinque News" - "Baby, sei ancora a letto". I messaggi di Impagnatiello al telefono di Giulia sono andati avanti a lungo per tutta la giornata. Alle 11.30 scriveva: "Mi chiami per favore?", e alle 18.10 continuava: "Baby dove sei? Ci stiamo preoccupando tutti". 

 

 

 

La ricostruzione del femminicidio e la confessione - Giulia Tramontano è stata uccisa con un paio di coltellate. Lo ha rivelato lo stesso Alessandro Impagnatiello, che ha confessato l'omicidio nella notte tra il 31 maggio e il primo giugno. "Si era già inferta qualche colpo all'altezza del collo con il coltello. Ho ucciso Giulia per non farla soffrire", è la "versione" del killer. Il 30enne è stato fermato e portato nel carcere di San Vittore. Stando a quanto emerso, dopo l'omicidio, l'uomo ha poi tentato per due volte di bruciare il corpo della 29enne, incinta di sette mesi. Avrebbe inoltre trasportato il cadavere nel bagagliaio della sua auto, nella quale sono state rinvenute tracce di materiale organico.

 

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(02/06/2023 • 10:53)

Chirurgia estetica, il medico dei social che esercita senza laurea 

"Striscia la Notizia" va a trovare il sedicente Dr. Skin che sui social si dice "esperto di chirugia estetica" mostrando molti dei suoi interventi estetici. Sul suo canale Instagram infatti abbondano le foto di rino filler, filler labbra e zigomi ma anche gluteo plastica, esportazioni di escrescenze, otoplastica ed esportazioni di silicone in diretta. "In realtà sto ancora cercando di prendere la laurea, a breve farò la tesi" ha ammesso il "dottore" all'inviato del Tg satirico, anche se ai clienti si presenta come medico estetico.

Il sedicente Dr. Skin, che ha ammesso di tenere anche lezioni di medicina all'estero, ha dichiarato alle telecamere di "Striscia la Notizia" di essere iscritto a una università in Romania e di aver richiesto il nullaosta per poter terminare gli studi in Italia. Ma alla domanda di Luca Abete sul numero di esami superati ha concluso così: "Credo che nella vita gli esami si sono già fatti. In ogni caso, anche se sono molto bravo in quello che faccio, ho deciso di ritirarmi prima della laurea".

 

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(02/06/2023 • 10:43)

(02/06/2023 • 10:24)

Torino, furto a Palazzo di Giustizia: spariti portafogli di cancellieri e magistrati 

La ricostruzione - A raccontarlo è il Corriere della Sera. Il furto è avvenuto nella giornata di mercoledì 31 maggio, con il Palazzo di Giustizia aperto al pubblico. I carabinieri, che hanno acquisito i filmati delle telecamere, stanno cercando di ricostruire il percorso compiuto dal ladro: prima è salito al quarto, quinto e sesto piano; poi si è spostato nelle stanze dei giudici per le indagini preliminari, dei pubblici ministeri e del personale. Al momento, pare che i portafogli rubati siano cinque. Una parte del malloppo è stata ritrovata in un bagno al piano terra: i contanti (ovviamente) non ci sono più, solo i documenti sono rimasti.

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(02/06/2023 • 09:48)

(02/06/2023 • 09:44)

Presa a manganellate a Milano, parla Bruna: "Picchiata solo perché sono trans" 

 

A "Dritto e Rovescio" parla Bruna, la donna trans presa manganellate dagli agenti di polizia locale di Milano, che sono stati denunciati per tortura. "Sono stata torturata, ho subito un abuso perché sono una trans - spiega la donna a "Dritto e Rovescio" -. Tutte quelle brutalità me le hanno fatte non perché fossi pazza ma perché noi trans per loro siamo il niente".

 

 

 

La legale della vittima di violenza ha presentato la denuncia-querela in Procura. I reati ipotizzati sono tortura aggravata dalla discriminazione razziale, lesioni aggravate dall'abuso di potere e minacce aggravate: "Ho denunciato per il massacro che ho ricevuto - prosegue nel racconto -, quando sono arrivata in Questura mi hanno lasciato venti minuti ammanettata e chiusa in quella macchina che bruciava per il caldo e mi mancava l'aria. Potevo morire asfissiata: è stato brutto tra manganelli, peperoncino e botte. Penso che siano un po' omofobi. Loro non mi hanno insultato, mi hanno solo picchiato. Se mi sono spogliata come dicono? No, non potevo: avevo dei pantaloni e una maglietta. Mi hanno picchiato perché mi volevano picchiare. Sono cattivi".

 

L'episodio era divenuto virale grazie ad alcuni video pubblicati sui social da diversi studenti di un'Università milanese. La donna trans è stata refertata venerdì al Pronto soccorso del Policlinico di Milano, oltre 48 ore dopo i fatti, e rilasciata con cinque giorni di prognosi a causa delle percosse, in particolare il colpo alla testa immortalato dai video che circolano online e che gli inquirenti di Milano hanno acquisito: "Sono contenta che qualcuno abbia filmato - ha concluso -, molte persone mi hanno vista: sapevo che i poliziotti volevano continuare e mi sono messa lì per questo".

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(02/06/2023 • 09:09)

Giulia Tramontano, la sorella: "Siamo morti anche noi" 

 

Il messaggio della sorella - "Siamo venuti con te - ha aggiunto Chiara Tramontano nel messaggio su Instagram in merito al bimbo che la donna portava in grembo -, per poterlo cullare, abbracciare, toccare. Perché volevo essere la zia più brava di sempre, se me lo avessero concesso. Noi avremmo voluto fare di più per portarti a casa. Ti prego... dimmi: è stato abbastanza? Tu ci hai sentito? Perché noi non sentiamo più nulla".

 

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(02/06/2023 • 08:30)

(01/06/2023 • 22:02)

(01/06/2023 • 20:50)

Cosenza, dieci indagati per la studentessa morta durante il rafting 

 

 

La procura di Castrovillari ha disposto il sequestro della "Pollino Rafting", la società che si è occupata dell'organizzazione del rafting sul fiume Lao per un gruppo di studenti e insegnanti durante il quale si è verificato l'incidente mortale. In seguito all'incidente, inoltre, il sindaco di Papasidero Fiorenzo Conte ha firmato un'ordinanza con la quale viene interdetto fino a data da destinarsi l'accesso al fiume Lao.

 

"Le indagini in corso - ha spiegato il procuratore di Castrovillari, Alessandro D'Alessio - riguardano sia l'accertamento preciso delle cause della morte della diciannovenne, sia l'esatta ricostruzione della dinamica dell'incidente e della programmazione ed esecuzione dell'attività nel corso della quale si è verificato il decesso". Stando a quanto raccontato da professori e compagni, il gruppo del liceo statale "Rechichi" di Polistena era in gita da alcuni giorni in provincia di Cosenza. Tra le attività previste dal viaggio d'istruzione c'era anche il rafting sul fiume Lao, nel comune di Laino Borgo. Proprio durante l'escursione, stando ai racconti delle compagne della 19enne, il gommone sul quale viaggiava Denise Galatà avrebbe urtato quello che lo precedeva facendo sbalzare la ragazza in acqua. Una volta finita sott'acqua, in un punto in cui il torrente è profondo alcuni metri, la giovane non avrebbe avuto la forza di risalire in superficie e sarebbe morta annegata.

 

"All'inizio - ha raccontato una delle ragazze che si trovavano insieme a Denise sul gommone - le acque erano calme, ma subito dopo la forza della corrente è aumentata. I gommoni sfioravano pericolosamente enormi massi nell'alveo del fiume. A un certo punto siamo stati sbattuti contro uno di questi massi e in tre siamo caduti in acqua. Io e un'altra mia compagna siamo stati soccorsi e portati sulla terraferma, mentre di Denise si è persa ogni traccia".

 

La procura, che ha disposto per sabato l'autopsia sul corpo della giovane, assicura che procederà nel minor tempo possibile "a tutti gli accertamenti, anche tecnici, necessari per acquisire gli elementi informativi". Contemporaneamente proseguono anche le attività del ministero dell'Istruzione che ha attende dall'Ufficio scolastico regionale i risultati delle verifiche disposte per accertare che siano state effettivamente adottate tutte le misure di sicurezza previste in questi casi.

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(01/06/2023 • 20:28)

Ultimo aggiornamento: 02/06/2023 &b000000FridayFriday; 18:24