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(18/03/2024 • 17:45)

Caso Pioltello, Valditara: "Le scuole non possono stabilire nuove festività" 

 

Pioltello, verifiche dell'Ufficio scolastico regionale Sul caso di Pioltello, l'Ufficio scolastico regionale della Lombardia sta effettuando verifiche in merito alla scelta dell'istituto comprensivo statale Iqbal Masih di chiudere il 10 aprile. Dopo aver detto di aver chiesto accertamenti, Valditara ha spiegato che "l'Ufficio scolastico sta verificando innanzitutto se la delibera" con cui è stata fatta questa scelta di calendario "è stata motivata, perché le delibere in deroga al calendario regionale devono essere sempre motivate". 

 

"Controlli sui contenuti della deroga" In secondo luogo, ha aggiunto, si sta verificando "se effettivamente questa deroga corrisponda a esigenze di natura didattica legate al piano dell'offerta formativa. Dopo di che l'ufficio scolastico farà le sue valutazioni. E' un problema di rispetto di legge e regole". Le scuole insomma, ha chiarito, "devono fare valutazioni esclusivamente di natura didattica". Nel caso di Pioltello, "se le decisioni sono state di natura didattica, nulla questio. Se invece sono state del tipo 'dobbiamo includere tutti, perciò bisogna fare una festività nuova, allora ritengo che con la legge questo abbia poco a che fare". Il ministro ha poi spiegato di non aver ancora letto il provvedimento e quindi di non poter dare un giudizio. 

 

Il preside: "Abbiamo chiuso perché la metà degli alunni stava a casa" Il dirigente scolastico Alessandro Fanfoni spiega così al "Corriere della Sera" la sua decisione di chiudere per il Ramadan: "Abbiamo un 43% di alunni di altre nazionalità (1300 il totale), ma anche tra gli italiani ce ne sono almeno un centinaio di seconda generazione e si arriva quindi al 50%. Non sono tutti legati alla cultura araba, ma la parte più consistente proviene da Egitto, Marocco, Pakistan". Ecco quindi che il giorno della fine del Ramadan metà degli alunni restavano a casa. La decisione quindi nasce da questa situazione: e infatti gli alunni di questo istituto hanno iniziato la scuola un giorno prima rispetto al calendario regionale, per recuperare la chiusura del 10 aprile. 

 

"Insultato" Il preside dice poi di essere stato insultato sui social, "come se avessi fatto un atto sacrilego. Noto che gli adulti non sanno mettere in pratica ciò che insegniamo agli alunni. Ovvero la comunicazione non ostile, l'accettazione del punto di vista dell'altro. In realtà, nella nostra comunità scolastica c'è una grande serenità nei rapporti tra famiglie di origine diversa". 

 

 

Il sottosegretario: "Non ledere il diritto allo studio" Il sottosegretario all'Istruzione Paola Frassinetti condivide "quanto detto dal ministro" sul caso di Pioltello e commenta: "E' giusto che gli uffici competenti del ministero verifichino le motivazioni di carattere didattico che hanno determinato a deliberare la deroga al calendario scolastico regionale e la loro compatibilità con l'ordinamento. La prima nostra preoccupazione è quella di non ledere il diritto allo studio di alcuno". 

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(18/03/2024 • 16:54)

Congedo di paternità obbligatorio, richieste più che triplicate: ecco chi ne usufruisce di più e dove 

Ancora forte squilibrio nella cura dei figli Se oggi sono ancora le donne a dover rinunciare alla carriera o addirittura al posto di lavoro perché il carico di cura risulta spesso un impedimento alla loro vita professionale, qualcosa nell'universo della paternità si muove e anche in maniera costante. Nonostante ci sia ancora un forte squilibro di genere tra i due genitori nella cura dei figli, i dati mostrano che la percentuale di padri che usufruisce del congedo di paternità si è più che triplicata fra il 2013 e il 2022. Nel 2013, infatti, poco meno di un padre su cinque ne ha usufruito (pari al 19,25%), cioè 51.745 padri, mentre, mentre nel 2022, sono stati più di tre su cinque (pari al 64,02%), cioè 172.797 padri, con poche differenze a seconda che si tratti di genitori del primo (65,88%), secondo o successivo figlio (62,08%). Alla sua introduzione, nel 2012 il congedo di paternità prevedeva un solo giorno obbligatorio e due facoltativi, mentre oggi garantisce 10 giorni obbligatori e uno facoltativo ai neo papà ed è fruibile tra i due mesi precedenti e i 5 successivi al parto. Esistono tuttavia ancora forti differenze nell'utilizzo del congedo di paternità, che varia a seconda dell'età, della tipologia contrattuale, della dimensione aziendale, del reddito e dell'area di residenza. 

 

Italia divisa a metà Come già anticipato, a usufruirne sono soprattutto i padri residenti nelle province del Nord, mentre il tasso si abbassa al Mezzogiorno Valori di fruizione inferiori al 30%, si riscontrano nelle province di Crotone (24%), Trapani (27%), Agrigento e Vibo Valentia (29% in entrambe le province), mentre valori superiori all'80% (i più elevati), si registrano nelle province di Bergamo e Lecco (81% in entrambi i casi), Treviso (82%), Vicenza (83%) e Pordenone (85%). A utilizzare maggiormente il congedo sono gli uomini nelle fasce d'età comprese fra i 30 e i 39 anni (65,4%) e fra i 40 e i 49 (65,6%). Inoltre, è più probabile che il padre usufruisca del congedo di paternità se lavora in aziende medio-grandi. Fra quelle con oltre 100 dipendenti, infatti, l'utilizzo è pari al 77%, mentre scende al 67,8% in quelle che hanno fra i 51 e i 100 dipendenti, al 60% fra quelle che hanno fra i 16 e i 50 dipendenti, fino ad arrivare al 45,2% nelle aziende con 15 dipendenti o meno. Eppure, è proprio in questa ultima tipologia di azienda che si è registrato l'aumento maggiore nell'utilizzo del congedo di paternità tra il 2021 e il 2022 (più 8,7%). Nella fruizione dei congedi di paternità si rilevano forti disuguaglianze tra le diverse tipologie contrattuali, a favore di chi ha un contratto di lavoro più stabile. Se infatti, tra i lavoratori con un contratto a tempo indeterminato la percentuale sfiora il 70% (69,49%), tra quelli con contratto a tempo determinato scende al 35,95%, mentre tra gli stagionali arriva solo al 19,72%. Per quanto riguarda le fasce di reddito, invece, l'utilizzo del congedo di paternità è più diffuso tra i padri con un reddito compreso fra i 15mila e i 28mila euro (73,3%) e fra quelli con reddito superiore a 28mila euro e inferiore a 50mila (85,68%). La correlazione positiva tra reddito e utilizzo del congedo di paternità, pero', si interrompe a partire dai redditi di 50mila euro (tra chi ha un reddito superiore a questo importo ne usufruisce il 78,63%).

 

Il ruolo dei padri nella cura dei figli "Il coinvolgimento dei padri nella cura dei figli sta cambiando, anche se lentamente, anche in Italia, a favore di una maggiore condivisione delle responsabilità. È necessario sostenere questo cambiamento, andare nella direzione di un congedo di paternità per tutti i lavoratori, non solo i dipendenti, garantendo che i datori di lavoro adempiano all'obbligo di riconoscere tale diritto, e fino ad arrivare all'equiparazione con il congedo obbligatorio di maternità. Una misura, questa, anche a sostegno delle neomamme, in un periodo della vita che troppo spesso si rileva difficile e caratterizzato da sentimenti di inadeguatezza e solitudine, come emerge anche da una indagine campionaria promossa nel 2023 da Save the Children" afferma Giorgia D'Errico, Direttrice Affari pubblici e Relazioni istituzionali di Save the Children

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(18/03/2024 • 15:51)

Pisa, violenta lite in famiglia: un bimbo di 8 anni chiama il 112 e salva la madre 

 

La lite tra padre e figlio e l'intervento della donna In casa della coppia, che sta per separarsi, la donna era intervenuta durante una lite tra il padre, già denunciato in passato dalla moglie, e il figlio maggiore per cercare di evitare che la situazione precipitasse, secondo il racconto del "Tirreno". Ma l'uomo, anziché calmarsi, se l'è presa anche con la donna, l'avrebbe minacciata e strattonata fino a farla crollare a terra, priva di forze. E' a questo punto che il bambino ha fatto la telefonata perché qualcuno venisse a salvare la sua mamma. 

 

Per la donna il percorso protetto All'arrivo del 118 e delle forze dell'ordine, il piccolo ha chiesto di poter salire con la madre in ambulanza e le ha tenuto la mano. Ha chiesto anche rassicurazioni sulle condizioni del fratello, rimasto a casa con il padre e i carabinieri. La donna ha ricevuto assistenza al Pronto soccorso di Pontedera e poi per lei si è aperto il percorso protetto, previsto nei casi di violenza di genere e in famiglia. 

 

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(18/03/2024 • 15:39)

Investì e uccise 15enne a Porcia (Pordenone): soldatessa Usa condannata a 2 anni e 6 mesi 

 

 

Secondo i carabinieri, in piena notte la donna accelerò nei pressi di una rotatoria, della cui presenza sostenne di non essersi accorta per l'assenza di illuminazione. Travolse quindi il 15enne, Giovanni Zanier, che stava tornando a casa a piedi assieme a un amico, rimasto illeso, dopo una serata in discoteca.

 

 

Nei mesi scorsi era stato trovato l'accordo risarcitorio attraverso l'assicurazione Usaf, che copre la responsabilità civile per i militari americani.

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(18/03/2024 • 15:21)

(18/03/2024 • 13:51)

(18/03/2024 • 13:27)

(18/03/2024 • 13:22)

(18/03/2024 • 13:04)

Foggia, torture su due detenuti: arrestati 10 agenti di polizia penitenziaria 

 

 

Nel corso delle indagini sarebbe stata accertata "la predisposizione e la sottoscrizione di atti falsi, finalizzati a nascondere le violenze compiute e a impedire che venissero emesse le diagnosi delle lesioni riportate dai detenuti".

 

 

Le indagini avrebbero inoltre evidenziato anche minacce e promesse di ritorsioni, attraverso le quali due indagati avrebbero "costretto le vittime a sottoscrivere falsi verbali di dichiarazioni in cui fornivano una versione dei fatti smentita dagli esiti delle indagini".

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(18/03/2024 • 13:00)

Alessia Pifferi, la sorella Viviana: "Mette il rosario al collo, ma non è mai andata in chiesa" 

Mentre in aula si discute sulle condizioni psichiche di Alessia Pifferi, la donna che ha fatto morire di stenti la figlia di 17 mesi dopo averla abbandonata a casa da sola, la sorella Viviana vuole che l'attenzione si concentri sulla piccola Diana che non c'è più. Raggiunta dalle telecamere di "Mattino Cinque News" dichiara: "Non si sente più nominare Diana, Alessia ha scelto di lasciare questa bambina in casa per andare a divertirsi, più di una volta. Il punto della situazione è questo. Bisogna focalizzarsi su quello. Questa bambina è morta di fame e di sete in sei giorni. In giornate caldissime in cui lei è tornata anche a due passi da casa e non è tornata da sua figlia. Queste sono decisioni". 

Viviana Pifferi non crede nell'incapacità di intendere e di volere della sorella e sul parere del prete che ha celebrato il matrimonio di Alessia che dice che "la donna era una bambina che soffriva", considera: "Non abbiamo mai frequentato così tanto la chiesta, quindi non so come faccia a descriverla così bene". Anche sulla fede di Alessia, Viviana nutre i suoi dubbi e riferisce: "Il rosario che ha al collo lo ha messo adesso che viene in tribunale, non è mai andata a messa", conclude. 

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(18/03/2024 • 11:26)

Video hot, un business da sei miliardi di euro 

 

Nella puntata di domenica 17 marzo di "Zona Bianca" si parla del business dei video hot, un giro d'affari che ha sfiorato nel 2022 quota sei miliardi di euro, con una crescita esponenziale negli ultimi quattro anni.

Solo in Italia, secondo le stime più recenti, ci sarebbero oltre 350 mila creatori di contenuti per adulti, con potenziali ricavi di 2,5 miliardi di euro e guadagni in forte aumento.

 

Proprio per questo, sono nate delle agenzie ad hoc, specializzate nella cura dell'immagine. "Lo si voglia o meno, questo è diventato un lavoro a tutti gli effetti, che genera un giro d'affari gigantesco", racconta all'inviata della trasmissione di Rete 4 Fabio Filiziano, fondatore di una di queste realtà. "È un business molto redditizio, ogni creator fattura dai cinque ai diecimila euro al mese".

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(18/03/2024 • 09:49)

Treviso, cagnolina malata viene lanciata dal finestrino dell'auto in corsa: morta dopo ore di agonia 

Un fagotto avvolto in un lenzuolo rosso da cui spuntava una testolina bianca. E quei lamenti, quei guaiti provenienti da un fossato lungo via Antiga Sud, poco lontano dal Rifugio del Cane e dal Servizio Veterinario di Ponzano (Treviso). Il recupero della cagnolina ormai agonizzante, la corsa dai veterinari che subito hanno dato poche speranza.

 

Fino alla notizia del tragico epilogo: "Sfortunatamente, nonostante tutti gli sforzi profusi, la cagnolina è deceduta nel pomeriggio a causa della gravissima condizione clinica. Buon viaggio, piccola", scrive Enpa Treviso sulla sua pagina Facebook.

 

"Vogliamo capire cosa è successo esattamente e vogliamo che il responsabile venga punito", hanno aggiunto i volontari.

 

 

"Come si fa a non pensare di farsi aiutare nel momento del bisogno? Se una persona non ha più la possibilità di accudire il proprio animale di affezione può rivolgersi agli organi e agli enti competenti", conclude il sindaco di Ponzano, che ringrazia i carabinieri che si stanno occupando delle indagini, vagliando anche le telecamere della zona. 

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(18/03/2024 • 09:38)

Ossessione magrezza, l'ex Miss Italia Alice Sabatini: "Non lotto più con il peso" 

 

"Non lotto più con il peso". Nella puntata di domenica 17 marzo di "Zona Bianca", in cui si parla dell'ossessione della magrezza delle giovanissime, alimentata dalla moda e dai social network, l'ex Miss Italia Alice Sabatini racconta la propria esperienza.

"Faccio la modella e ho ricevuto tanti no a causa del mio corpo, molto più muscoloso di quello delle modelle che sfilano in passerella", ammette la ragazza, che in passato è stata ricoverata in ospedale a causa di un'alimentazione scorretta.

 

"Dopo il concorso di bellezza, ho preso 15 chili. Il mio corpo è cambiato ed è stato difficile per me accettarlo", ricorda Sabatini, che si è rivolta a una nutrizionista da cui è rimasta profondamente delusa. "Mi aveva dato una dieta folle, con pochissima acqua. Diceva che, trattenendo i liquidi, mi avrebbe fatto venire la cellulite. È per questo che sono finita in ospedale".

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(18/03/2024 • 09:27)

Bobbio (Piacenza), 20enne si butta dal tetto ma un carabiniere attutisce la caduta col suo corpo e lo salva: "Mi è venuto istintivo" 

La dinamica Secondo quanto riporta La Repubblica, sabato verso mezzogiorno i carabinieri avevano ricevuto una segnalazione da un familiare del ragazzo. Nella chiamata i militari erano stati messi al corrente che il giovane aveva pubblicato sui social un messaggio in cui diceva di essere intenzionato a farla finita. Il maresciallo, comandante della stazione dei carabinieri di Bobbio, che conosce il ragazzo e sa dove abita, a quel punto si è precipitato con un collega nella casa di campagna dove il ventenne vive col padre.

 

Arrivati sul posto, i due hanno visto il giovane sul tetto, molto probabilmente ubriaco. Dopo aver cercato invano di convincerlo a rientrare, il maresciallo ha detto al collega di raggiungere il ragazzo sul tetto mentre lo teneva impegnato parlandogli. In pochi minuti, però, la situazione è precipitata. "Il giovane ha iniziato a lasciarsi andare aggrappandosi con le mani alla grondaia. Il resto del corpo dondolava nel vuoto", si legge sul quotidiano. Quando il 20enne è precipitato, il maresciallo si è tuffato di schiena nella traiettoria del volo del giovane, che lo ha centrato. "Ho avuto l'istinto di andargli incontro per attutire il colpo e così ci siamo scontrati. È stato come dare una spallata forte a qualcuno. Poi lui è caduto a terra e io pure", ha raccontato.

 

 

"Non mi sento un eroe" Sono rimasto emozionato perché quando è stato caricato in ambulanza prima di partire ha ringraziato tutti e si è ricordato persino del mio nome - ha aggiunto il maresciallo -. Non penso di aver fatto nulla di particolare, non mi sento un eroe. Spero di avere presto buone notizie sulla sua salute".

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(18/03/2024 • 08:11)

(18/03/2024 • 07:34)

Gaeta (Latina), scontro frontale sulla Flacca: un morto e due feriti 

Sul posto, oltre ai sanitari del 118, è intervenuta la polizia locale, i vigili del fuoco e la polizia stradale. Gravissimi anche i disagi alla viabilità, con il tratto di strada chiuso al traffico per permettere l'intervento dei soccorsi.

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(17/03/2024 • 21:51)

Femminicidio Roma, la vittima se n'era andata di casa ma poi era tornata 

In una stanza accanto, dormiva la bambina, inconsapevole del dramma che si era appena consumato. Subito individuata l'arma del delitto, un coltello, ancora sporco di sangue. Coetaneo della donna, Yu Yang ha cercato di sfuggire all'arresto.

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(17/03/2024 • 20:32)

(17/03/2024 • 19:59)

Orosei (Nuoro), scontro frontale tra due auto: muore neonato di 3 mesi | Altro schianto nel Sassarese: tre morti 

Frontale nel Nuorese, muore neonato Il neonato morto nello schianto di Orosei viaggiava nel sedile posteriore dell'auto insieme alla mamma. A bordo della Panda c'erano altre due donne, l'autista e una passeggera. Dall'altro lato della carreggiata è arrivata una Golf Volkswagen: violento l'impatto frontale tra le vetture e ad avere la peggio sono stati i passeggeri della Fiat Panda. Sul posto sono arrivati i medici del 118 con le ambulanze e l'elisoccorso, ma nonostante i tentativi di rianimazione per il piccolo non c'è stato nulla da fare. La madre del neonato e le altre due donne sono state estratte dalle lamiere dai vigili del fuoco e trasportate all'ospedale nuorese in gravissime condizioni. Nel luogo dell'incidente anche i carabinieri della Compagnia di Siniscola e di Dorgali e Orosei per i rilievi di rito. I militari cercano di ricostruire la dinamica dell'impatto e accertare eventuali responsabilità. 

 

 

Carambola mortale tra tre auto nel Sassarese Tre morti e due feriti è invece il bilancio di un incidente stradale verificatosi poco dopo le 19 lungo la strada statale 291 Sassari-Alghero, nel nord ovest Sardegna. Nello scontro frontale fra una Mercedes e una Fiat Seicento hanno perso la vita due uomini e una donna, di cui, al momento, non sono state rese note le generalità. Sui due veicoli è poi piombata una terza auto, una Fiat Cinquecento che non è riuscita a evitare lo scontro. I feriti sono tre, tra cui una bambina, tutti trasportati al pronto soccorso del Santissima Annunziata di Sassari. Lo scontro frontale è avvenuto al bivio per la frazione di Tottubella. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Alghero, il 118 e i Vigili del fuoco di Sassari. I nomi delle vittime non sono stati ancora resi noti, mentre i tre feriti, fra cui una bambina, sono stati estratti dalle lamiere e trasportati al Pronto soccorso dell'ospedale Santissima Annunziata di Sassari. 

 

Sono una ragazza di 17 anni, il 20enne Christian Foddai, e Antonio Luigi Murineddu, di 41 anni, tutti nati a Sassari, le tre vittime dell'incidente stradale verificatosi poco dopo le 19 lungo la strada statale 291 Sassari-Alghero. Foddai e la diciassettenne viaggiavano a bordo di una Fiat
600 in direzione Alghero, mentre Murineddu era alla guida della Mercedes che si è scontrata frontalmente con l'auto dei due ragazzi. Un terzo veicolo, una Fiat 500, con a bordo una famiglia originaria di Cagliari, è piombata sui due mezzi: padre, madre e la loro figlia di 10 anni sono rimasti feriti in maniera non grave e sono stati trasportati al Pronto soccorso dell'ospedale Santissima Annunziata di Sassari.

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(17/03/2024 • 19:57)

Ultimo aggiornamento: 18/03/2024 &b000000MondayMonday; 18:24