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STRAGE VIADOTTO “RITIRO” AUTOSTRADA MESSINA-PALERMO: - il 25/11/2005 • 14:57 da AIFVS_ONLUS

A GIUDIZIO IL COMMISSARIO STRAORDINARIO, IL DIRETTORE GENERALE, IL DIRETTORE TECNICO ED IL DIRETTORE DEI SERVIZI TECNICI DEL CONSORZIO AUTOSTRADE SICILIANE PER OMICIDIO COLPOSO PLURIMO MESSINA.


Una ’Audi A4 percorreva la tangenziale A/20 con direzione Messina-Palermo, sul viadotto denominato “Ritiro”, verosimilmente a causa di un colpo di sonno o di una distrazione, andava a strisciare con la parte laterale destra contro il guard-rail posto sul margine destro della corsia di emergenza;a seguito di tale urto l’auto sbandava repentinamente verso sinistra e andava a collidere contro la barriera posta sul margine sinistro, fino a sfondarla, abbattendo 12 m di barriera e 5 pannelli di rete metallica, tutto ciò dopo aver lasciato impresse sul piano viabile due lunghe tracce gommose di scarrocciamento; Successivamente allo sfondamento della barriera, l’autovettura effettuava un volo nel vuoto di 52 metri, andando prima a collidere con la parte anteriore contro la pila n.9 della carreggiata opposta (direzione Palermo-Messina), quindi andava a schiantarsi, dopo un volo in verticale di circa 52 m, nel terreno sottostante nelle immediate vicinanze del centro abitato di Via Palermo; Conseguentemente a tale violento impatto i quattro occupanti decedevano sul luogo di quiete dell’autovettura, Giacoppo Alberto, Pino Antonino e Paone Cesare venivano proiettati fuori dall’abitacolo, mentre il passeggero Ordile Salvatore rimaneva incastrato all’interno delle lamiere. Accadde alle ore 4.00 del 2 maggio di due anni fa in prossimità del chilometro 11+307 e 11+379 sopra il centro abitato di Messina; il processo si è svolto questa mattina avanti al Tribunale di Messina avanti al Giudice per l’udienza preliminare Dottore Massimiliano Micali. Sul banco degli imputati tutti i responsabili del Consorzio Autostrade Siciliane al tempo del sinistro, la cui difesa aveva richiesto il non doversi procedere: il Commissario Straordinario Dragotta Benedetto, il Direttore generale Luxi Ubaldo, il Direttore Tecnico e di Esercizio Siracusa Felice, il Direttore dei Servizi Tecnici Sceusa Gaspare. I genitori di Ordile Salvatore, uno dei trasportati deceduto all’età di 31 anni, difesi dall’Avvocato Gianmarco Cesari del Foro di Roma, l’avvocato della Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, hanno strenuamente lottato insieme ai familiari delle altre vittime per la ricerca della verità, esclusivamente per l’obiettivo di sensibilizzare i responsabili della rete autostradale al problema della protezione degli utenti correlato al rispetto degli obblighi normativi e dei contratti di servizio attraverso il l’adeguamento delle barriere e dei dispositivi di sicurezza ai margini delle strade, problema che ha acquistato sin dagli anni 80 un‘ importanza sempre maggiore per il continuo incremento dei veicoli in circolazione e per il crescente numero dei sinistri mortali per barriere pericolose ed inadeguate e salti da viadotto. Il Giudice, dopo aver valutato negativamente le risultanze di un incidente probatorio elaborate dal CTU Ing. Antonio Carlo Cucinotta, alla luce di quanto dedotto dal perito del Pubblico Ministero Ing. Salvatore Cafiso di Catania e del perito delle vittime Ing. Stefano Moretti di Vasto Marina, specialista in ricostruzione della dinamica di sinistri autostradali, ed aver sentito il Pubblico Ministero Dott. G. Farinella ed i difensori, dopo una lunga camera di consiglio protrattasi fino al tardo pomeriggio, ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati alla prossima udienza dibattimentale del 13 giugno 2006.