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Per fermare la strage stradale! - il 08/08/2007 • 17:56 da Redazione_AIFVS

Per fermare la strage stradale!

 incrementiamo il senso di responsabilità nelle istituzioni
 
Ciascuno faccia la propria parte per porre fine alle vittime innocenti che cadono ogni giorno sulle nostre strade per mano di chi guida ubriaco o sotto l'effetto di droghe. Smettiamola con le interpretazioni benevole a favore di chi trasgredisce, e piuttosto esercitiamo il potere che ci conferisce la legge con rigore e determinazione. Non fermiamoci alla prima difficoltà, la Polizia accompagni  chi appare in condizioni psicofisiche alterate al posto di comando più vicino per essere sottoposto a controllo, e trattenga in carcere chi provoca un disastro, perchè può farlo, prima ancora che intervenga con tempi lunghi il pubblico ministero.
Non è vero che la legge non permette di applicare pene consistenti, sono coloro che controllano e che amministrano la giustizia ad esercitare spesso con superficialità il loro ruolo, sottovalutando il reato della trasgressione delle norme del c.d.s.  e scardinando così la civiltà dalla nostra società.
Sosteniamo la linea del rigore e della non sottovalutazione del reato che alcuni pubblici ministeri stanno intraprendendo: nel Tribunale di Bologna il pm Giovannini ha contestato l'omicidio doloso all'imputato che ubriaco ha ucciso una persona; a Roma il procuratore aggiunto Italo Ormanni ha arrestato un ubriaco che ha ucciso Renato Scovazzi; a Venezia è stata arrestata la donna che, sotto l'effetto di sostanze, ha ucciso una coppia di turisti.
L'AIFVS, quale ente esponenziale degli interessi collettivi, si costituirà parte civile in questo processo per la tutela della salute e della vita sulla strada.
E' tempo che la polizia ed i magistrati si decidano a riconoscere la gravità del reato compiuto con l'arma impropria del mezzo di trasporto e diano un chiaro segno di difesa dei diritti costituzionalmente garantiti. 
E' tempo che i politici si decidano ad affermare per legge che è obbligatorio sottoporsi all'accertamento dello stato psicofisico, quando esso appare alterato: la totale libertà individuale ha senso in un'isola deserta, non in una società organizzata.

dott.ssa
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente  AIFVS