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La morte di Clay Regazzoni - il 17/12/2006 • 00:19 da Tonino_Morreale_AIFVS_onlus_Parma

A 15 in A1.jpgClay Regazzoni QUANTI ANCORA
Anche questa volta al solito km 101 ci sarà stato un camion che scende dalla Cisa (A 15), che immettendosi in A 1 a costretto tutti i veicoli della corsia di destra a spostarsi nella corsia centrale in maniera improvvisa, e i veicoli che procedono in corsia centrale o si scagliano subito in terza o si schiantano contro i veicoli provenienti dalla corsia di destra. Tutto ormai consolidato, ormai la dinamica degli incidenti al km 101 è prassi. Certo l’avvallamento che cera il 15 12 2006 alle 15.40 entrando sul ponte e una variante che può aver contribuito alla perdita di controllo del veicolo, ma la prassi no! Ormai la si conosce.

Come sempre nessuno parlerà della responsabilità dell’infrastruttura, cioè il fatto che in quel punto la corsia di accelerazione è cortissima, e che si tratta della fine di un altra autostrada sempre a pagamento, che la corsia di emergenza in quel punto non esiste e che quindi chi proviene dalla Cisa o si butta in corsia di marcia o finisce contro il guard-rail che lo protegge dal fiume Taro.
In quel punto quando è stata fatta la terza corsia doveva essere allargato anche il ponte di almeno due corsie, una per la corsia di accelerazione per chi proviene dalla Cisa e una come emergenza. Naturalmente mi direte che non ci sono i soldi, ( spero che i dividendi per gli azionisti finiscano nelle farmacie ). Voi delle Autostrade avete il controllo dei Media e degli Editori, e io sono meno di niente, ma se non mi dite a quanti morti volete arrivare prima di allargare quel ponte, mi impegno a fare una manifestazione contro la gestione delle autostrade in autostrada.
da Tonino Morreale