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Un tir travolge Francesca Fiancato
Un grave dolore anche per l’AIFVS
14/7/2012
Sconvolti per la tragica fine di Francesca Fiancato, che a 23 anni e già laureata, ha visto finire i suoi sogni sull’asfalto, tutti noi dell’associazione Italiana Familiari e Vittime della strada siamo dolorosamente vicini alla famiglia.
Conosciamo per esperienza il vuoto incolmabile della perdita e non ci resta che impegnarci perché il sacrificio di quella vita così cara e così essenziale agli affetti familiari faccia riflettere persone ed istituzioni per gestire il traffico e le infrastrutture in funzione della sicurezza della persona umana, il cui percorso non può essere interrotto da comportamenti superficiali, distratti e irresponsabili.
Nel nome di Francesca che ha perduto la sua giovane vita, intensifichiamo il nostro impegno per fermare la strage stradale ed offriamo il nostro aiuto solidale alla famiglia, costretta a sopportare gli effetti devastanti della strage stradale.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS
Questa Famiglia merita di avere voce da parte di tutti coloro che si impegnano e credono in questa Associazione. Ritengo che alle lettere formali, che in rappresentanza della A.I.F.V.S. il Presidente debba notificare agli organi istituzionali preposti, dobbiamo fermare nel tempo in forma pubblica nel nostro sito come tragica e triste bandiera delle vergone la foto di questa speldida, sfortunata famiglia con le dichiarazioni alla stampa fatte, per giustificare una sentenza che uccide il diritto oggettivo alla vita di una intera famiglia, dal presidente del Tribunale di Marsala Gioacchino Natoli:
"........ presidente del Tribunale di Marsala Gioacchino Natoli. Dice che lo fa «per ristabilire la oggettiva correttezza della pubblica informazione» e poi entra nel merito della vicenda processuale affermando che «lo stato di ebbrezza contestato all'investitore Gulotta:.." era di poco superiore al limite consentito dalla legge (0,72 invece che 0,50), non costituisce illecito penale (bensì amministrativo) e non ha comunque impedito che reagisse, con sufficiente immediatezza, all’attraversamento dell’incrocio da parte dell’autovettura condotta dal Quinci, il quale peraltro non si è fermato al ben visibile segnale stradale di stop che avrebbe potuto consentire a dire del consulente tecnico di ridisegnare completamente l’evoluzione di quella tristissima serata». E ancora che l’autovettura di «Gulotta lungi dall’essere lanciata a 120 all’ora andava ad una velocità stimata dal consulente tecnico del Pm pari a km/h 75-80, in luogo del limite di 50 km/h imposto dalla segnaletica stradale». Infine lamenta che alcuni giornali «hanno addirittura menzionato il nome del Gip procedente come se si fosse trattato dell’imputato che ha patteggiato la pena».
sede di Torino
Giuseppe Santagada
Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.
(Giovanni Falcone)
Iniziative dell’AIFVS del 23 maggio 2012
Amnistia per gli autori del reato .
. Giustizia negata alle vittime!
L’AIFVS chiede che si faccia luce su questa palese ingiustizia e promuove a Roma il 23 maggio presso la Camera dei Deputati nella Sala della Mercede la
GIORNATA DELLA LEGALITA’ E DELLA CERTEZZA DELLA PENA
e chiede ai parlamentari di istituirla in tale giorno per riproporre alla società, ai magistrati ed alle istituzioni, il tema della legalità e dei diritti delle vittime, proprio nella ricorrenza in cui il giudice Giovanni Falcone, la moglie e la scorta venivano uccisi nel 1992 in un feroce attentato, eseguito da mano criminale ma consentito come la cronaca recente ha chiarito dalla complicità, dalla connivenza, o a volte anche da un semplice ma colpevole silenzio delle Istituzioni.
Giovanni Falcone è stato ammazzato perché testimoniava in prima persona che attraverso l’impegno responsabile di ciascuno e di tutte le forze migliori delle istituzioni si può davvero realizzare una società più giusta, abbandonando comode logiche di compromesso.
Affascinato dalla valutazione oggettiva dei fatti in contrasto con certi meccanismi di giustizia farraginosi e bizantini, era portato ad affermare che Possiamo sempre fare qualcosa: massima che andrebbe scolpita sullo scranno di ogni magistrato e di ogni poliziotto
Uno stile professionale ed umano di reale attenzione ai problemi che vorremmo trovare nei magistrati impegnati nei processi delle vittime.
Nel ventennale della strage di Capaci, l’AIFVS ribadisce l’attualità delle parole di Giovanni Falcone e la loro validità in ogni settore: la silenziosa strage che quotidianamente si consuma sulle nostre strade, causando ogni anno oltre 4.000 morti e circa 20.000 disabili permanenti, è resa possibile non solo dalle gravi responsabilità di chi guida in maniera scriteriata, ma anche dagli interventi inadeguati delle istituzioni, compresi quei magistrati tornati come diceva Falcone alla vecchia routine. Indignati dal clemenzialismo dei giudici di fronte a gravi trasgressione delle norme che colpiscono i diritti inviolabili dell’uomo, vogliamo riaffermare il diritto alla giustizia per le Vittime di qualunque reato, eliminare le discriminazioni presenti nel nostro sistema processuale per garantire i diritti e le facoltà delle vittime dei reati e non solo e soltanto quelli degli imputati, far corrispondere alle richieste di amnistia quelle della sicurezza dei cittadini e della certezza della pena.
Promuoviamo a tal fine a Roma il 23 maggio dalle ore 15 alle 19
- la Conferenza presso la Sala della Mercede sul tema Vittima ed imputato: parità delle parti nel processo?,
- la Manifestazione delle Croci a Piazza San Silvestro,
chiamando a partecipare tutti coloro che hanno a cuore il problema, politici, cittadini, associazioni, per condividere un documento comune e sostenere l’istituzione della Giornata della legalità e della certezza della pena.
Senza certezza della pena e garanzie per i diritti e le facoltà delle vittime non c'è né giustizia, né libertà dal crimine, né democrazia.
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AMNISTIA per gli AUTORI del ReATO... ...GIUSTIZIA NEGATA alle VITTIME! |
Mentre si progettano nuove amnistie per i colpevoli, nel nostro Paese si continua a negare la giustizia alle vittime. L’AIFVS chiede che si faccia luce su questa palese ingiustizia, il Patto Sociale è sbilanciato a favore dell’imputato e a danno delle Vittime! Per riconoscere priorità ai diritti della persona e porre fine all’impunità Per migliorare le norme che reggono la civile convivenza Perché sui diritti prevalgano il senso del dovere e della responsabilità Per essere uniti in questa battaglia di civiltà L’AIFVS PromuoVe a romA le iniziative del 23 maggio e dell’8 giugno prossimi ed invita a partecipare Parlamentari, Istituzioni, cittadini, Associazioni 23 maggio, ore 15,00 -19,00 giornata della legalità e della certezza della pena - conferenza Sala della mercede, camera deputati - Via della mercede n. 55 - manifestazione delle croci - Piazza S. Silvestro |
Torna dal 18 aprile "Siamo tutti pedoni".
In dieci anni sono stati uccisi sulla strada 8.000 pedoni e più di 200.000 feriti.
La campagna vuole far crescere la consapevolezza che questa strage può essere drasticamente ridotta. L’Associazione Familiari e Vittime della Strada tra i promotori.