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Comunicato stampa mancata sicurezza delle infrastrutture - il 28/09/2012 • 20:40 da AIFVS_onlus

 

Roma, 28 settembre 2012.

La Cassazione conferma la condanna penale per i dirigenti amministrativi e tecnici del Cas per la Strage Viadotto Ritiro di Messina del 2 maggio 2003.

Sbagliato non procedere all’ammodernamento viario per ragioni economiche. Per la sostituzione delle infrastrutture stradali con nuovi mezzi di protezione ed evitare incidenti mortali non serve una norma, specifica, basta il buon senso.


Comunicato stampa


L’attenzione dell’Europa ai diritti delle vittime - il 19/09/2012 • 10:36 da AIFVS_onlus
L’attenzione dell’Europa ai diritti delle vittime
Il Parlamento Europeo vota la proposta della Commissione Giustizia dell’Unione Europea di adottare una direttiva che fissi standard minimi per i diritti delle vittime, ovunque si trovino nell'UE. Un risultato sorico:  mettere le vittime al primo posto.
L'approvazione definitiva del Consiglio dei Ministri è prevista entro le prossime tre settimane. Gli Stati membri avranno poi due anni per attuare le disposizioni della direttiva nel diritto nazionale.

Standard minimi ITA

Minimum standards ENG

 


Incidenti stradali-Vergogna nazionale - il 11/09/2012 • 20:37 da Cesare

Il numero e la gravità degli incidenti della strada che si verificano nel nostro Paese costituiscono al solito uno dei tanti record negativi che ci connotano nel contesto europeo. 
I fattori che determino gli incidenti sono tre: comportamento umano, veicoli, infrastrutture.
L'analisi di questi tre fattori deve essere effettuata con rigoroso raziocinio, senza preconcetti emotivi.
1°) i veicoli oggi sono molto più sicuri di quanto non lo fossero pochi anni orsono, tuttavia per fare accettare alla gente tanti dispositivi di basilare importanza si è reso necessario imporli ope legis e irrogando sanzioni. Esempio l'obbligo di indossare le cinture.
A trenta anni di distanza dell'invenzione dell'ABS pochi sanno cos'è  e pochissimi sanno come si usa.
Gli pneumatici tubeless hanno faticato assai per imporsi.
Quello che ancora si può fare per rendere più sicuri i veicoli è eliminare le console centrali che obbligano il guidatore a distogliere lo sguardo dalla strada.
Le indicazioni per la guida devono essere poste al di sopra della corona del volante, poche, ben chiare, non devono generare incertezze. Molto utili i sistemi "head up" che proiettano i dati sul parabrezza.
Infrastrutture. Questo è un fattore determinante eppure non viene mai citato fra le cause degli incidenti.
La percentuale di incidentalità sulla SR 207 NETTUNENSE in provincia di Roma nel Lazio la colloca al primo posto soprattutto a causa dei platani che la costeggiano a pochi centimetri di distanza dal limitare delle carreggiate in difformità dalle prescrizioni di legge che indicano una distanza minima delle alberature in sei metri e che pertanto la connotano come una strada illegale tra l'indifferenza generale dei cittadini che anzi pensano che la vita di quegli alberi sia più importante delle vite umane che stroncano e delle istituzioni, in primis il Ministero delle Infrastrutture e l'ASTRAL. Il sottoscritto ha depositato per questo un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Roma.
3° Il fattore umano. Al primo posto la conoscenza delle regole. La fonte primaria sono le scuole guida che lasciano molto a desiderare. Occorrerebbe un costante controllo su cosa e come educano i futuri guidatori e soprattutto maggiore severità nella concessione delle patenti.
In occasione di un sinistro i guidatori coinvolti dovrebbero essere assoggettati ad una verifica del persistere della idoneità.
Polizia stradale e vigili urbani - Quanti etilometri hanno in dotazione? Quante contravvenzioni vengono elevate per guida sotto l'influenza di sostanze psicotrope? Quante contravvenzioni vengono elevate per l'uso del telefono durante la guida? Vedo normalmente moltissime auto rottami ambulanti che circolano impunemente e con le targhe rese illegibili fraudolentemente.
CESARE ZACCARIA

Tabelle del danno alla persona: lettera aperta al Ministro Passera - il 18/08/2012 • 10:25 da AIFVS_onlus

Tabelle del danno alla persona: lettera aperta al Ministro Passera
Venga rispettata la volontà del Parlamento:si utilizzino le tabelle di Milano! L’AIFVS promuoverà azioni di protesta contro l’ingiusta ed iniqua diminuzione del risarcimento alle vittime


lettera aperta al Ministro Passera

 


Tabelle risarcitorie del danno biologico: L'ìinterlocuzione dell'AIFVS - il 06/08/2012 • 20:41 da AIFVS_onlus

L’interlocuzione dell’AIFVS con il Ministero dello Sviluppo Economico relativa alle tabelle risarcitorie del danno biologico
1) Lettera al Sottosegretario Claudio de Vincenti: rispettare la volontà del Parlamento per l’adozione integrale dei valori monetari delle tabelle del Tribunale di Milano
2) Rapporto Tecnico: indicazioni dell’AIFVS al Governo in seguito all’incontro

 

 


Tabelle richieste AIFVS


Rapporto Tecnico tabella unica naionale ex art.

 


Caso Casalboni - il 03/08/2012 • 00:36 da AIFVS_onlus

 

L’ingiusta sentenza del Tribunale Norvegese sulla morte di Roberto Casalboni
L’AIFVS ha coinvolto la Federazione Europea delle Vittime della Strada per rafforzare il giudizio popolare contro una sentenza ingiusta, e per affermare i diritti delle vittime alla verità ed alla giustizia.
Si trascrive il testo inviato dall’AIFVS al presidente della FEVR Jannot Mersch e la risposta del presidente Jannot


Casalboni - notiziario FEVR


Casalboni - FEVR ita

Casalboni - FEVR eng

 


L'AIFVS aderisce all'iniziativa "Vacanze coi fiocchi" - il 01/08/2012 • 23:11 da AIFVS_onlus

"Insieme al motore accendi la testa" L’appello di Piero Angela per la campagna "Vacanze con fiocchi" promossa con la partecipazione dell’Associazione dei Familiari e Vittime della Strada.

In un periodo di grandi esodi estivi giunge l’appello di Piero Angela che invita chi viaggia a dare un passaggio alla sicurezza. "Insieme al motore accendi la testa" ricorda ai tanti che si mettono in auto o in moto per giungere raggiungere o tornare dai luoghi di vacanza.  

 


Vacanze coi fiocchi

Depliant

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


iniziata la discussione del ddl 5361 il testo - il 25/07/2012 • 20:00 da avvocatocesari

http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/schedela/apriTelecomando_wai.asp?codice=16PDL0061630

La proposta di legge C 5361 presentata il 13 luglio scorso dall'On. Valducci che vede come relatrice l'On. Silvia Velo  rispettivamente Presidente e vicepresidente della Commissione trasporti della camera viene subito discussa, prevede 

 - una riduzione del 20% dell’importo delle sanzioni pecuniarie se il pagamento avviene entro 5 giorni anche online con carte di credito e terminali mobili e la notifica a mezzo Pec per la gestione automatizzata dei verbali e l’aggiornamento “in tempo reale” delle banche dati

-    Omicidio colposo e revoca della Patente: introduzione della revoca obbligatoria della patente  e non solo in presenza di tasso superiore a 1,5 gr/l o di sostanze stupefacenti/psicotrope.

La patente potrà essere riacquisita  solo trascorsi 5 anni dalla data di accertamento dell’omicidio colposo (art. 589/2 c.p.)  elevati a 15 anni in caso di commissione  sotto l’effetto di un tasso alcolemico superiore a 1,5 gr/l o sostanze stupefacenti/psicotrope (art. 589/3).

Il provvedimento introduce una revoca molto lunga di 15 anni ma solo per chi uccide alla guida da ubriaco o drogato.

-    Autocaravan : viene introdotto un nuovo calcolo  della massa a pieno carico tecnicamente ammissibile” (3,5 t) che non tiene conto del peso delle apparecchiature interne (es. mobilio, apparecchiature di cottura etc.), entro il limite  di 1,5t.


21 anni di carcere per Ilir Beti - il 22/07/2012 • 16:42 da AIFVS_onlus_

21 anni di carcere per Ilir Beti
Le leggi esistenti non hanno impedito una condanna esemplare

Una condanna che punta i riflettori sulla cultura dei magistrati e riconferma il punto di vista dell’AIFVS: più che di leggi nuove, per quanto riguarda il crimine stradale, c’è bisogno di una cultura migliore negli operatori della giustizia, perché quest’ultima non venga delegittimata da decisioni superficiali ed arbitrarie, con ricadute negative sulla stessa civiltà: decisioni, per quanto ci riguarda e come indica anche il caso in questione, spesso  frettolose e burocratizzate, frutto di un esercizio improprio del potere, dal quale la magistratura deve necessariamente uscire anche per la pressione esercitata dalla base sociale.
Proprio in questo caso, con la morte di quattro giovani francesi ed il ferimento di un quinto, il magistrato Sara Pozzetti aveva subito ritenuto di lasciare il colpevole in stato di libertà!!!
L’AIFVS, dopo aver diffuso la propria riprovazione per tale decisione inadeguata in rapporto al comportamento scriteriato del criminale stradale, non ha mancato di rimarcare come la magistratura sia stata costretta in seconda battuta a rimediare all’errore sotto la pressione dell’indignazione sociale, dando luogo alla carcerazione di Ilir Beti.
Infine una condanna esemplare di 21 anni, che indica ancora una volta ai magistrati la strada da seguire, già preceduta da altre significative condanne:15 anni e mezzo per l’uccisione di Rocco Trivigno, 14 anni in appello ad Alessandro Mega per l’uccisione di Roberta Caracci.
Ma non possiamo tacere di condanne addirittura al di sotto dei due anni, con la sospensione condizionale della pena, per casi egualmente gravi
Pertanto, pur non facendo di tutta l’erba un fascio, riscontriamo un uso incomprensibile della discrezionalità a cui bisogna porre fine: insistiamo sulla necessità di pene certe e congrue, sul miglioramento della formazione e della cultura dei magistrati, ed anche sull’invio degli Ispettori Ministeriali allorquando le sentenze registrino una forte dissonanza sociale.
Ma insistiamo anche sul miglioramento della formazione degli avvocati che, privi di una cultura vittimologica, tendono a sconsigliare ai familiari delle vittime la partecipazione dell’AIFVS al processo!

22/07/2012


Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS


Condannato a 21 anni e 4 mesi per la strage compiuta guidando sull'A26 in contromano - il 22/07/2012 • 12:13 da redazione_AIFVS

Condannato a 21 anni e 4 mesi per la strage compiuta guidando sull'A26 in contromano

Concluso il processo a Ilir Beti che nell'agosto scorso con il suo Suv provocò la morte di quattro ragazzi francesi e il ferimento di un quinto.

E' stato condannato oggi pomeriggio a 21 anni e 4 mesi di reclusione Ilir Beti, l'imprenditore albanese che nell'agosto dello scorso anno, viaggiando ubriaco in contromano sull'A26 con il suo Suv, aveva centrato l'auto di cinque ragazzi francesi in vacanza, uccidendone quattro e ferendo gravemente il quinto.

Vent'anni per il quadruplice omicidio più un anno e mezzo per il ferimento del quinto ragazzo e gli reati: questa la richiesta del pm Ghio stamane al processo in abbreviato.

In camera di consiglio oltre all'imputato (in carcere da allora) anche i parenti delle vittime e il difensore, dell'avvocato Mario Boccassi. Quest'ultimo ha chiesto di derubricare l'omicidio da colposo con dolo eventuale (tesi sostenuta da Ghio) a solo colposo.

Il giudice ha però accolto la tesi della pubblica accusa.