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In Italia c’è una strage silenziosa che solo di rado arriva in prima pagina. Sono le vittime degli incidenti stradali. Quattromila ogni anno che si sommano ai tanti altri che non entrano nelle statistiche perché muoiono un mese dopo gli incidenti. Una strage con condanne di carta perché chi uccide sulle strade vittime innocenti non fa neanche un giorno di prigione. A Speciale Tg1 "La grande ingiustizia" racconta la storia di nove incidenti stradali tutti conclusi senza che vittime e sopravvissuti possano dire di aver ottenuto giustizia
Osservatorio Vittime LIDU
Ore 14,00 Apertura del convegno e indirizzo di saluto
- Prof.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni Presidente della AIFVS
- On. Alfredo Arpaia Presidente della LIDU Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo
- Dott. Mario Giorgio Genovese Vice Presidente AIFVS

A tutti gli amici farà piacere sapere del grande successo riscosso dalla manifestazione di ieri pomeriggio a Frosinone.

Bando Terzo Premio Letterario Giacomo Massoli


Campagna promossa dall'AIFVS sede di Milano. Video che documenta la bellissima operazione che ha avuto luogo nel centro di Milano il 14 Dicembre 2013. E' un video che testimonia la buona fede e l'integrità dell'operazione a cui tutti i protagonisti hanno partecipato pro-bono. Il Comune di Milano ha deciso di patrocinare in quanto evento assolutamente trasparente

OMICIDIO STRADALE: CANCELLIERI RICEVE 30.000 FIRME PER LA PROPOSTA DELLA ASSOCIAZIONE ITALIANA FAMILIARI VITTIME STRADA DI AUMENTARE LE PENE NON SOLO CONTRO CONSUMATORI DI DROGA E DI ALCOOL MA ANCHE CONTRO CHI AZZARDA ALLA GUIDA E CHI OMETTE IL SOCCORSO Roma, 29 GENNAIO Il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri ha ricevuto presso il suo ufficio in Via Arenula la Presidente della AIFVS Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Giuseppa Cassaniti accompagnata dall’Avvocato della associazione Gianmarco Cesari e dal Prof. Dario Vangi della Università di Firenze che ha consegnato 30.000 firme per sostenere la proposta di legge della AIFVS per l’inasprimento delle pene nei casi di omicidio stradale senza istituire una figura autonoma di reato. Il Ministro che ha confermato l’ impegno a portare al Consiglio dei Ministri la proposta di riforma dell’omicidio colposo stradale ha convenuto con la Presidente della AIFVS che attualmente le pene per i criminali stradali si attestano sempre al minimo della pena e non sono congrue rispetto alla entità del danno arrecato alle vittime, non consentendo alcuna riconciliazione ed espiazione effettiva; un fatto da risolvere al più presto con un intervento legislativo d’urgenza che non introduca una fattispecie autonoma di reato doloso, ma inasprisca le pene dell’omicidio colposo e selezioni le violazioni del codice della strada in cui possa ravvisarsi azzardo e temerarietà con consapevolezza della pericolosità della condotta. L’Avv. Gianmarco Cesari ha illustrato assieme al Prof. Dario Vangi al Ministro le norme del codice della strada cui ricollegare una grave pericolosità sociale ed una condotta criminale tale da comportare, secondo la proposta della AIFVS, una condanna detentiva non inferiore a 14 anni: guida in stato di alterazione psicofisica (art. 187 c.d.s.), guida in stato di ebbrezza (art. 186 c.d.s.), mancato arresto a un posto di blocco e inseguimento (art. 43 c.d.s.), le gare in velocità (art. 9 bis c.d.s.), un'elevata velocità di marcia (art. 141 C.d.S.), il passaggio col rosso da almeno due secondi (art. 146 c.d.s.), l'inversione di marcia in corrispondenza o in prossimità di intersezioni, curve e dossi (art. 154 c.d.s.), l'uso improprio di cellulari alla guida (art. 173 c.d.s.), il sorpasso di un altro mezzo in corrispondenza di un dosso, di curve, di strisce pedonali (art. 148 c.d.s.) e la marcia contromano (art. 143 c.d.s.), quando si marcia completamente all'interno di una corsia o carreggiata destinata all'opposto senso di marcia e l'imbocco contromano deve essere stato effettuato deliberatamente e non dovuto a cause di limitata visuale.
Per l’imputazione in riferimento a queste violazioni del codice della strada, ha consigliato il Prof. Dario Vangi, sarà necessario che il pubblico ministero ricostruisca l’incidente stradale con l'ausilio di un consulente tecnico, di un ingegnere legale formato in ricostruzione della dinamica e della biomeccanica degli incidenti stradali. La Presidente Cassaniti ha proposto al Ministro Annamaria Cancellieri sia di inserire nella riforma una condanna non inferiore a 15 anni di pena detentiva per chi uccide sulla strada e poi omette il soccorso e di estendere l’inasprimento delle pene anche a chi non uccide ma riduce le vittime in stato di coma vegetativo permanente ed in gravissimo stato di invalidità permanente, sia di fare alla Magistratura un forte richiamo affinché la nuova norma dell’omicidio stradale colposo non venga distorta ma applicata con rigore. |

Lettera aperta AIFVS
20 Gennaio 2013
Continua la nostra lotta per contrastare il tentativo del Governo di abbassare di circa il 50% i risarcimenti per il danno alla salute di chi ha subìto un incidente stradale. Ci siamo confrontati con i Ministeri dello Sviluppo Economico e della Salute dei Governi precedenti, abbiamo contattato diversi politici dell’attuale Governo, abbiamo partecipato il 14 novembre 2013 all’audizione presso la Commissione Finanze per sostenere il diritto delle vittime al giusto risarcimento, e l’11 gennaio 2014 abbiamo partecipato a Bologna ad un incontro di mobilitazione perché il Decreto Destinazione Italia sulla Rc Auto non venga utilizzato a vantaggio delle assicurazioni e a danno dei diritti degli assicurati e delle vittime.