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BUONA PASQUA
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Essere con gioia a servizio della vita
Buona Pasqua
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS
Sede AIFVS Brescia resp. RobertoMerli
Backstage del cortometraggio *M603 La Folle Corsa
Backstage del cortometraggio *M603 La Folle Corsa
(*M603 è il codice delle forze dell’ordine x dire incidente mortale)
Due giovani ragazzi, una serata normalissima, un'uscita con gli amici.
Andrea va oltre il limite in tutto, e dopo essere salito sul suo "centauro" trascina anche Elena nello scontro con la realtà.
Da qui in poi quelle che scorrono sono le sensazioni ed emozioni di un agente che deve diventare ambasciatore presso i genitori di una tremenda notizia, la peggiore.
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Aggiornamento del comunicato del 24 Marzo 2015: Una riforma inutile
26/3/2015
Omicidio stradale
una riforma inutile in discussione oggi al Senato
Il disegno di legge unificato, in discussione oggi presso la Commissione Giustizia del Senato, costituisce una riforma inutile, che non recepisce le istanze sociali di giustizia.
Con una pena minima di 5 anni per guida in stato psicofisico alterato, e con le attenuanti generiche e le riduzioni di un terzo per il patteggiamento o il rito abbreviato, le pene finali torneranno sotto i 3 anni e così non cambierà nulla, garantendo ai criminali stradali di non andare in carcere.
Chi può impedire al giudice di partire dal minimo nell’applicazione della pena?
Inoltre, per l’eccesso di velocità la pena minima prevista è di 4 anni e si applica allorquando la velocità raggiunga il doppio del consentito! Si vuole forse dire che si può sottovalutare la trasgressione delle norme sulla velocità, basta che non si arrivi al doppio?
Facciamo appello a tutti i Senatori della Commissione Giustizia di emendare senza ritardo il testo di legge per garantire sulla strada vita e giustizia, ed evitare che la riforma si traduca in una beffa per tutti coloro che, come la nostra AIFVS, l’hanno promossa e sostenuta.
Proponiamo che la manifestazione di oggi si trasformi in una mobilitazione generale fino alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di una legge soddisfacente che garantisca un passo in avanti alla civiltà e alla giustizia.
Giuseppa Cassaniti
Presidente AIFVS
24/3/2015
Omicidio stradale discussione calendarizzata il 24 marzo
L’AIFVS esprime soddisfazione per avere appreso che la discussione sul testo dell'omicidio stradale è stata già calendarizzata il 24 marzo presso la Commissione Giustizia del Senato.
L’impegno dell’AIFVS è costante, e si auspica che insieme alla manifestazione pacifica, promossa da Marina Fontana, possa accelerare la riforma, perché diventi al più presto legge.
L’AIFVS partecipa all’iniziativa del Movimento delle Vittime della Strada del 24 marzo 2015


L’altalena tra la colpa ed il dolo: i percorsi schizofrenici della giustizia
La Cassazione non riconosce il dolo ma la colpa, la Corte d’Appello dovrà rifare il processo.
Il caso di Ilir Beti
Sappiamo che Ilir Beti ubriaco ha percorso 30 km contromano ed ha ucciso quattro giovani francesi il 13 agosto del 2011.
Eravamo rimasti sconcertati quando abbiamo appreso che il magistrato Sara Pozzetti dopo due giorni dalla strage aveva lasciato in libertà il criminale stradale. Una decisione che registrava una forte dissonanza sociale.
Ma in appello la condanna esemplare di 21 anni ci aveva restituito fiducia nella giustizia.
In Cassazione ieri, 11 marzo 2015, di fronte a tortuose discussioni tra colpa e dolo, il procuratore generale Gabriele Mazzotta ha affermato che la categoria della colpa non è residuale nel diritto e se applicata in un caso così estremo avrebbe consentito di infliggere la stessa condanna comminata all’imputato con tutte le aggravanti possibili, senza forzare la categoria del dolo.
Tenuto conto di tali affermazioni, la Corte d’Appello che dovrà rifare il processo, dovrà egualmente arrivare ad applicare una pena di 21 anni. In attesa che il Procuratore Generale Mazzotta chiarisca quale calcolatrice utilizzare per arrivare ad una condanna equivalente, ci aspettiamo che, almeno per il giudizio di rinvio, la magistratura sappia essere coerente, applicando il massimo della pena prevista per l’omicidio colposo comprensiva delle aggravanti.
Da quanto sopra emergono i reali problemi: il dolo può sempre essere ribaltato in colpa e costringere a rifare il processo allungando i tempi della giustizia e così danneggiando le vittime; le diverse sensibilità culturali e sociali dei magistrati rendono schizofrenica la giustizia, disorientando i cittadini, ai quali, invece, interessa che venga riconosciuta la gravità del reato, desumendola dalla gravità della colpa, dalla gravità del danno e dal comportamento del reo, al fine di applicare una pena congrua e da espiare.
Purtroppo stiamo ancora ad aspettare che si apportino modifiche migliorative all’omicidio colposo stradale, che già esiste nel codice penale e che annulla ogni controversia interpretativa, stabilendo però pene commisurate alla gravità del danno e della colpa.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS
Comunicato stampa
Il DDL sulla Concorrenza abbassa i risarcimenti alle Vittime della strada
"Vorremmo che la vita reale informasse di più la discussione sulla giustizia".
Con queste parole il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel suo discorso programmatico, ha voluto indicare la via del cambiamento. L’AIFVS, tuttavia, rileva che il ddl sulla concorrenza, per quanto riguarda il risarcimento del danno alla persona, non segue la strada del cambiamento, ma quella, tentata sin dal 2011, di riproporre l’abbassamento del risarcimento alle vittime della strada, annullando quanto affermato dalla Cassazione, e cioè che le Tabelle di Milano, in uso nei tribunali, sono congrue e costituiscono un punto di riferimento generale per il risarcimento del danno.
L’AIFVS si chiede come possa un Governo che parla di semplificazione impegnare le proprie energie per elaborare una specifica tabella unica, mentre dispone già di Tabelle elaborate e testate dagli organismi giudiziari e condivise dai familiari delle vittime, e dalle quali bisogna partire per ulteriori incrementi risarcitori.
Se poi l’obiettivo, neanche nascosto, perché chiaramente indicato dal Ministro Federica Guidi in occasione dell’assemblea dell’ANIA del 2014, è quello di abbassare i risarcimenti per ridurre le tariffe assicurative, noi suggeriamo, come dice Renzi, di tener conto della vita reale per assicurare giustizia: gli incidenti sono diminuiti di circa il 50%, ma le tariffe non sono diminuite; le vittime hanno definitivamente perduto diritti fondamentali e verso di loro incombe il dovere della solidarietà sociale; le assicurazioni hanno i loro utili che, secondo gli ultimi dati Ania, hanno raggiunto il record di 2,5 miliardi di euro nella Rc auto e di oltre 5 mld nell’intero comparto assicurativo.
Pertanto, se vogliamo dare una svolta reale al cambiamento, non sono le vittime che debbono essere private del loro giusto risarcimento, ma sono le imprese di assicurazione che, in una società civile, debbono fare un passo indietro, facendo gravare sui loro utili l’abbassamento delle tariffe.
Un Governo che si ritiene di sinistra non può essere a favore della diminuzione dei risarcimenti alle vittime, anello debole della catena, piuttosto si deve impegnare perché tale scelleratezza venga impedita!
Anche l’AIFVS promuoverà azioni a sostegno dei diritti delle vittime, aperte a tutti coloro che intendono partecipare.
Giuseppa Cassaniti
Presidente AIFVS