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Il 23 Ottobre 2004 alle ore 19,00 circa, LUCIANO, rientrava tranquillamente a casa, senza fretta perché la sua ragazza e i suoi amici erano ad un matrimonio. Luciano avrebbe cenato a casa e alle ore 22,00 dopo aver dato le medicine alla nonna sarebbe uscito per rincontrarsi con la sua ragazza e gli amici. Nel percorrere la statale 113 con la sua moto in direzione MESSINA_PALERMO in un lungo rettilineo Luciano effettua una lunga frenatadiritta,perfetta,ragionata, una frenata da ostacolo.
Dopo altri metri di frenata il volo dalla moto, sull’asfalto del lato opposto alla carreggiata di marcia. Luciano è morto istantaneamente .
L’incidente è stato dichiarato autonomo in quanto due persone che percorrevano quella strada uno direzione MESSINA_PALERMO e l’altro direzione PALERMO_MESSINA hanno dichiarato ai carabinieri che conducevano i rilievi di rito che Luciano è caduto da solo e su quella strada non vi erano altre persone o mezzi coinvolti . Dopo indagini private compiute dagli amici di Luciano è risultata la presenza di un altro mezzo.
I carabinieri dopo le nostre dichiarazioni conducono altre indagini che consegnano alla Procura di Patti la quale apre un procedimento penale contro ignoti, ad oggi continuano le indagini.
Questo fino a pochi giorni fà
adesso cè stata consegnata la notifica dove si evince che una persona (appartenente Alle forze di Polizia) e stata rinviata a giudizio per omicidio colposo per aver causato l'incidente in cui Luciano a perso la vita.
ritengo necessario che per evitare ancora il succedersi di altre storie come queste sia creato un centro di ascolto dove qualcuno di noi sia pronto ad intervenire, con la collaborazione di medici, avvocati e/o personale abbastanza preparato ad affrontare delle situazione dove un familiare preso dallo shoc non puo sapere cosa sia giusto fare nei momenti successivi agli incidenti specialmente se mortali.
questo eviterebbe di aspettare tre lunghi anni per sapere la verità
"NON SEMPRE CHI VA IN MOTO HA TORTO"
L’Associazione Capodanno in Paradiso, firmataria della Carta Europea della Sicurezza Stradale, in collaborazione con l’AIFVS , il Comune di Cariati, il CIF, Gli Istituti Superiori di Cariati, l’Associazione Libere Note , l’Associazione Disabilità malattie neurologiche Jonio, i giovani del Gruppo Parrocchiale Madonna delle Grazie e con il Patrocinio della Provincia di Cosenza e della Comunità Montana Sila Greca, dopo un lungo lavoro di sensibilizzazione svolto durante l’estate nella principale discoteca della zona e partecipando a molti eventi artistici e culturali , dopo diversi incontri di formazione svolti con gli alunni del Liceo e dell’Istituto Professionale, il 15 ed il 16 dicembre 07 organizza due momenti di forte impatto sociale.
Rimossi da YuTube i filmati sulla manifestazione di Cremona
MESSAGGERO Abruzzo 03 dicembre 2007
"VASTO - Ha chiesto aiuto al Papa Eliana Passucci, la mamma di San Salvo che il 24 maggio 2007 aveva perso il suo unico figlio, Stefano D'Adamio, 17 anni, in un incidente stradale verificatosi in pieno centro urbano a Vasto. Stefano, studente dell'Itis, era in sella ad una moto con un suo compagno di scuola in attesa di prendere l'autobus. Lo scontro con un'auto gli era stato fatale.
Stefano era l'unico figlio di Eliana Passucci.
In una lunga lettera che vorrebbe fosse recapitata a Sua Santità Benedetto XVI, la mamma di Stefano si rivolge al Santo Padre affinché la sua autorevole voce torni a richiamare l'attenzione sulle tante vite che, ogni giorno, vengono stroncate sulle strade italiane. «Lei che lotta tanto per far abolire la pena di morte nei Paesi dove ancora vige - scrive Eliana Passucci al Papa - torni a parlare delle vittime della strada perché sembra che in Italia viga una pena di morte legalmente riconosciuta dallo Stato con il rilascio della patente di guida». Eliana torna a sottolineare la necessità di educare tutti, giovani e adulti, alla prudenza, al rispetto della vita degli altri ma, al contempo, invoca anche pene più severe per chi, al volante, possa causare la morte di qualcun altro.
Sul tragico incidente costato la vita a Stefano D'Adamio la Procura della Repubblica di Vasto ha aperto un'inchiesta."
30/11/2007
Strage di Appignano linea di moda
Strumentalizzazione di un reato per sporchi fini di guadagno e a danno della dignità umana
Un caso che denuncia lo scarso senso di responsabilità con cui spesso nei diversi settori di lavoro si portano avanti le decisioni, a cominciare dalla magistratura. Si sottovalutano i diritti da tutelare e si tutelano coloro che trasgrediscono, addirittura poi si tenta di valorizzare la trasgressione e la si giustifica facendola diventare un modello, che serve a compattare coloro che trasgrediscono, conferendo così spazio e possibilità di riconoscimento sociale.
Per contrastare tali comportamenti non basta solo non comprare quella linea perché è un’operazione che disonora le persone civili e la società, calpesta il valore delle vite distrutte e offende la dignità del dolore ma è necessario fare qualcosa di più: l’AIFVS presenterà un esposto alla Procura della Repubblica per chiedere se nei comportamenti del colpevole di Appignano e di chi lo sta gestendo ci siano estremi di reato, come istigazione a delinquere (art. 414 c.p.) per la pubblica esaltazione di un’azione riconosciuta reato dalla legge, e mancato rispetto dell’articolo 41 della Costituzione.
L’AIFVS, inoltre, vicina ai familiari delle vittime di Appignano, partecipa a tutte le azioni di protesta che i parlamentari vogliono portare avanti per dare giustizia alle vittime. E ciò in continuità con la manifestazione organizzata dalla stessa AIFVS il 30 ottobre scorso a Roma, alla quale hanno partecipato anche i genitori di Appignano e molti altri cittadini e finalizzata a chiedere Giustizia per le Vittime.
dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS
Comunicato stampa
Le istituzioni scelgano la strada dell’impegno responsabile
Non trasgrediscono solo i conducenti
L’iniziativa presa dalla nostra Associazione di far illuminare con un fascio di luce il Campidoglio, in occasione della Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada, aveva il significato di puntare sulle istituzioni per fermare la strage stradale, e cioè sul loro impegno responsabile.
Il Tg3 Regionale del Lazio del 25 novembre 2007 ha dato la notizia che il Sindaco Veltroni ha revocato l’incarico al Comandante dei Vigili Urbani di Roma, per aver trasgredito una disposizione amministrativa posteggiando la propria auto, utilizzando un permesso di un portatore di handicap.
Lo stesso Tg3 Regionale ha successivamente comunicato che i dati dell’incidentalità stradale nel Lazio sono impressionanti: nella Capitale dal 2000 al 2005 gli incidenti, i morti ed i feriti sono praticamente raddoppiati.
Di fronte al permanere di una situazione così grave che mette a repentaglio la vita di tutti e se non affrontata con energia non permetterà di raggiungere l’obiettivo europeo, veramente minimo, del dimezzamento degli incidenti entro il 2010, plaudiamo al provvedimento del Sindaco Veltroni, e ci attendiamo da lui eguale determinazione nell’individuare e sanzionare quanti con comportamenti omissivi sono responsabili del mantenimento della strage stradale.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
25 novembre 2007 dalle 9 alle 17 Manifestazione delle croci Verona Piazza Bra
UscitaVerona Sud, prendere per il centro, sono circa 5 km in linea retta, sempre dritti, si arriva in Piazza Bra, dove c'è l'Arena.