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Incidente stradale a Licata: muore un ragazzo di 25 anni - il 24/02/2008 • 23:05 da Francesca

Un giovane licatese, Vincenzo Famà, di 25 anni, è morto in un incidente stradale avvenuto  lungo la Statale 115, tra Licata e Torre di Gaffe. La vittima era alla guida di una Seat Ibiza che si è scontrata con un camion. Il giovane è morto sul colpo. Illeso il conducente del mezzo pesante.

Nell'incidente è stata coinvolta anche una Fiat Panda con alla guida donna di Agrigento, di 64 anni, rimasta ferita in maniera non grave.

Tre persone sono morte in un incidente stradale - il 24/02/2008 • 12:20 da redazione_AIFVS

(ANSA) - PAVIA, 23 FEB - Tre persone sono morte in un incidente stradale sulla provinciale 192, all'altezza del Comune di Parona Lomellina in provincia di Pavia. Hanno perso la vita un motociclista di 24 anni e due coniugi di 81 e 78 anni. Secondo i carabinieri, l'auto sulla quale viaggiavano gli anziani si sarebbe immessa da strada Cascina Manfreda sulla provinciale mentre sopraggiungeva la moto del giovane. L'impatto e' stato violentissimo e tutti e tre sono morti sul colpo.

Nota: Le vittime tutte lomelline:
Carlo Inglese 24 anni Meccanico di Vigevano PV, Santino Ubezio 81 anni e la moglie Maria Bambina 77anni di Mortara PV.
-Sede AIFVS Pavia.


tgcom.pngVigevano (PV) scontro tra bus e Suv - il 16/02/2008 • 17:56 da Redazione_AIFVS

Pavia, scontro tra bus e Suv

Nell'incidente nessun ferito grave

Un altro scontro tra un Suv e un autobus si è verificato in Lombardia. E' accaduto a Vigevano, nel Pavese, ma non ci sono stati feriti gravi. A Milano, giovedì scorso, un caso analogo aveva provocato un morto e una ventina di feriti. Come riporta la  Provincia Pavese, il Suv non avrebbe rispettato uno stop, e per la conducente dell'autobus sarebbe stato impossibile evitare l'altro veicolo. Nessun passeggero era presente sui due mezzi.

Il conducente del Suv è stato trasportato all'ospedale e ha riportato una prognosi di pochi giorni. La conducente del mezzo pubblico, una 36enne, è illesa.

Il Suv ha una fiancata schiacciata e il bus, nell'impatto, ha perso il parabrezza e la parte bassa del frontale.


Frontale tra bus e tram - il 16/02/2008 • 08:45 da mark59

E' ora di dire basta,a certi incidenti vorrei che questi automobilisti vengano processati per direttissima e sbattuti dentro a vita,per me certa gente è paragonabile a quelli che chiamiamo terroristi e come tali vanno giudicati!!!!
MILANO - Una sterzata improvvisa, un gran botto e poi l’inferno. Fumo, vetri infranti, chi può scappa dai finestrini rotti, chi rimane intrappolato fra i sedili urla, piange e chiede aiuto. Sono da poco passate le tre del pomeriggio e corso di Porta Vittoria, via centralissima di Milano su cui si affaccia il palazzo di giustizia, si trasforma in una scenario di devastazione. Una Porsche Cayenne con targa svizzera cerca di immettersi sulla corsia riservata ai mezzi pubblici, taglia la strada a un autobus che per evitare il suv sterza e centra in pieno il jumbo tram che procede sulla corsia opposta.
«Sembrava l’apocalisse», dice Luca, 32 anni, seduto sul marciapiede con la testa fra le mani. Lui era sul tram numero 12, da cui è sceso sulle sue gambe e cavandosela con una botta alla fronte. Ma sul bus della linea 60 è stata una strage: Giuliana Grossi, 52 anni compiuti due giorni fa, sposata, era seduta dietro al posto di guida ed è morta sul colpo, schiacciata dal muso del tram che ha disintegrato le lamiere del pullman. Gravissima al Fatebenefratelli una donna filippina di 32 anni, che ha riportato un trauma facciale ed è stata intubata, a un’altra donna incastrata tra una sbarra e la macchinetta per timbrare i biglietti è stata amputata una gamba, una giovane turca di 27 anni è rimasta per ore in sala operatoria e i medici sperano di salvarla. Gravissimi anche i conducenti dei due mezzi pubblici: Domenico Ressa Jolmann, 26 anni, alla guida del bus, si è spezzato entrambe le gambe e ha riportato un trauma toracico. «Non poteva muoversi. Era disperato, piangeva: ”Tiratemi fuori da qui - gridava - non ce la faccio più”», racconta Andrea, giovane testimone che ha assistito all’incidente a dieci metri di distanza. Non ha fatto in tempo a dire nulla invece il guidatore del tram Marco Momentè, 32 anni: «Ha subito una frattura cranica con fuoriuscita del cervello ed è stato immediatamente operato», riferisce il medico del Policlinico Francesco Della Croce. I feriti sono 26, alcuni dei quali in terapia intensiva.
Solo una botta all’occhio sinistro invece per Marco Trabucchi, 38 anni, l’agente di commercio nato a Venezia ma residente a Friburgo al volante della Porsche. Risultato negativo al test del palloncino è stato interrogato per due ore dai pm Cecilia Vassena e Roberta Brera, uscendo in serata da palazzo di giustizia con l’accusa di omicidio colposo cui potrebbero aggiungersi anche le lesioni colpose plurime. L’uomo ha cercato di difendersi, ripetendo ciò che - ancora sotto shock e seduto al posto di guida nei minuti successivi all’incidente - ha spiegato a chi gli si avvicinava: «All’improvviso mi sono trovato davanti due passanti, per evitarli sono stato costretto a sterzare». Ma uno dei testimoni oculari ribatte: «Non ho visto nessun pedone attraversare la strada». Chi ha assistito ricorda piuttosto la manovra azzardata del suv, che per immettersi nella corsia riservata ai mezzi pubblici sarebbe passato con il rosso proprio nel momento in cui arrivava il bus. Una telecamera collegata con vigili e forze dell’ordine sospesa sopra il luogo dell’incidente, in funzione giorno e notte, dovrebbe aver ripreso tutto e fornire così le prove inconfutabili sulle responsabilità del disastro. «Aspettiamo la ricostruzione del magistrato, di più al momento non posso dire. Solo che siamo vicini alle vittime e alle loro famiglie», dice il sindaco Letizia Moratti stringendosi nel cappotto davanti ai due mezzi distrutti.
di CLAUDIA GUASCO
Tratto da Il Messaggero

Trasmissione mi manda RAI 3 - il 14/02/2008 • 18:41 da AIFVS_onlus

Venerdì 15 febbraio, alle ore 21 a mi manda RAI 3 “Dibattito sui tempi della giustizia” sarà presente Pierina Guerra, responsabile della Sede di Venezia dell’AIFVS


Hotel a fine pista Aeroporto di Verona - il 13/02/2008 • 20:33 da ViViCaselle

Nel Comune di Sommacampagna - VR, il 13 Dicembre 1995 c'è stato un incidente aereo, un Antonov 24 che era decollato dall'Aeroporto Valerio Catullo di Verona si schiantò a poche centinaia di metri dalla pista.
In quella funesta occasione... ci furono 49 morti.
Da pochi giorni sono a conoscenza che a fine pista, sulla linea di decollo degli aerei, sarebbe stata autorizzata la realizzazione di un Hotel da 140 stanze.
Chi potrebbe darmi informazioni in merito "al come poter tentare di fermare" questa costruzione, può visitare il mio sito: www.vivicaselle.eu e scrivermi in posta elettronica.
Distinti saluti e grazie anticipatamente.

Beniamino Sandrini


tgcom.pngVicenza, auto in un canale: 4 morti - il 09/02/2008 • 16:23 da Readazione_AIFVS

Vicenza, auto in un canale: 4 morti


-Le vittime si chiamavano Claudio Contarin, Francesco Figliomeni, Matteo Ertolupi e Riccardo Frigo. I quattro giovani erano su una Alfa 166 che, stando ad un primo accertamento, avrebbe affrontato una curva forse a velocità sostenuta e per questo il conducente non sarebbe riuscito piu' a governare il mezzo che è finito violentemente contro il ponticello in cemento di una roggia. Poi la vettura si è ribaltata finendo in un canale.

All'interno dell'auto, tre dei quattro ragazzi erano già morti all'arrivo dei soccorritori che hanno tentato di salvare, inutilmente l'ultimo ancora in vita.La strada è stata chiusa per alcune ore, mentre sul luogo si sono assiepati decine di curiosi.


Le vittime erano giovani 19enni
Quattro giovani vicentini sono morti la notte scorsa in un incidente stradale avvenuto a Camisano Vicentino. I quattro, tutti giovani tra di 19 anni residenti a Camisano erano a bordo di una Alfa 166 che, per causa ancora in corso di accertamento è uscita di strada finendo in un canale. Inutili i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco.

asaps.it.jpgEra ebbro dopo l’incidente, ma la colpa è dello sciroppo della tosse - il 06/02/2008 • 23:38 da Redazione_AIFVS
ASAPS.IT (www.asaps.it)
-Roma
Era ebbro dopo l’incidente, ma la colpa è dello sciroppo della tosse, alcolico al 96%
Ma una sbronza medica non è uguale alle altre? Le perplessità dell’Asaps
(ASAPS) ROMA, 5 febbraio 2008 – Ci si può ubriacare di sciroppo per la tosse? Pare proprio di sì, ma la necessità di sottoporsi a cure mediche con la bevanda medicamentosa legittima qualcuno, risultato poi ebbro all’etilometro, a mettersi al volante di un’auto? O meglio: se uno è ebbro di vino, birra o superalcolico, non può esserlo anche di sciroppo della tosse, con tutti gli effetti della “ciucca”? Ad occhio e croce diremmo di sì, ma un’altra sentenza destinata a far discutere, emessa da un Giudice di Pace, sembra smentire quella che a noi pare un’ovvia conseguenza. Ci riferiamo al caso di un artigiano romano di 58 anni, risultato positivo all’etilometro a seguito di un incidente stradale: l’evento, avvenuto il 19 gennaio scorso, sarebbe stato dovuto – secondo il suo racconto – ad un improvviso malore occorsogli mentre stava percorrendo il Grande Raccordo Anulare di Roma, a seguito del quale la sua auto, priva di controllo, andò a schiantarsi sul New Jersey. La pattuglia della Polizia Municipale giunse sul posto e come prescrive l’ordine di servizio l’uomo venne sottoposto a controllo etilometrico, che evidenziò una soglia alcolica superiore a quella prevista dalla legge: dunque, ritiro di patente e denuncia a piede libero. Gli avvocati dell’indagato, però, hanno presentato un ricorso al Giudice di Pace per richiedere la sospensione della sanzione accessoria relativa alla patente, ritirata in attesa delle decisioni della Prefettura ed avviata alla decurtazione di 10 punti, motivando l’istanza una spiegazione piuttosto insolita: l’uomo risultò in ebbrezza alcolica perché aveva appena ingurgitato uno sciroppo sedativo della tosse, di quelli composti al 96% di alcol.

(*) Dunque, se doveva curarsi con quello sciroppo, la sua ebrietà era perfettamente spiegata. Bene: ma allora, aggiungiamo noi, la sua ebbrezza è diversa da quella delle altre? Insomma, non avrebbe dovuto l’indagato, al quale il GDP ha restituito la patente (ma resta pendente il procedimento penale per guida in stato di ebbrezza, per il quale è competente il Giudice Monocratico), esimersi dal mettersi alla guida di un veicolo sapendo di essere ubriaco, anche se per un giustificato motivo? Insomma, la sua tosse poteva costare davvero cara a qualcun altro, rafforzando la nostra idea che su questo argomento ci sia un bisogno tremendo di informazione. Peraltro, se l’uomo deve l’incidente ad un malore (e non all’ebbrezza), non dovrebbero esser venute meno le condizioni psicofisiche relative al mantenimento del diritto alla guida? La parola dovrebbe passare, secondo noi, agli esperti. E magari, sulle avvertenze e modalità d’uso di farmaci come questi, scrivere chiaramente che la loro assunzione interagisce con attività come la guida. (ASAPS) (*)
 
(*) Nota di Roberto Argenta: non esistono sciroppi per la tosse con una gradazione alcolica del 96%. Questo definizione è un artificio verbale dell’avvocato, in cui è caduto il Giudice di Pace. L’alcol usato come eccipiente è titolato al 96%, ma questo non significa niente per la gradazione alcolica dello sciroppo. Ciò che conta è ovviamente la sua diluizione. Ho fatto una breve ricerca o non ho trovato nessun sciroppo, contenente destrometorfano con una gradazione superiore a 10°. (Neoborocillina 5% , Tossoral 7%). Il farmaco in questione è probabilmente l’Honeytuss, in quanto indica come eccipiente l’alcol al 96%, senza peraltro indicarne la quantità per 100 grammi.
I dosaggi indicati degli sciroppi non superano, di regola, i pochi millilitri per assunzione. Nel caso specifico il principio attivo (destrometorfano bromidrato) ad un dosaggio più alto da spesso delle vere e proprie allucinazioni, non è molto facile abusarne.
Nella mia nota su questo caso, nella rassegna stampa del 1 febbraio, non avevo specificato questa osservazione pensando fosse scontata. Poi ho visto che questo errore è spesso riportato in un gruppo di discussione http://groups.google.com/group/it.discussioni.consumatori.tutela/browse_thread/thread/a1da93e660d428a5, .
A ben vedere, tuttavia, non dovrebbe neppure essere questo l’argomento di discussione. La questione fondamentale rimane che, così come non ha importanza la modalità e la qualità degli alcolici, per la addivenire ad uno stato di ebbrezza, allo stesso modo non è pensabile che si possa fare delle eccezioni, per la guida in stato di ebbrezza, in relazione a come è stato assunto l’alcol. Non volendo pensare che da parte dei Giudici di Pace ci sia troppa faciloneria, può essere che la confusione derivi dal ritenere l’uso dei farmaci prescritti non punibile. Per gli psicofarmaci di fatto è così.

OLTRE LA GIUSTIZIA: TRASFORMARE IL DOLORE IN IMPEGNO SOCIALE - il 01/02/2008 • 23:59 da BLINDSIGHT

Ho ricevuto un invito, che mi sento di inoltrare e di diffondere, anche qui, dove il dolore è qualcosa che si conosce purtroppo bene, quindi sono sicura che, un'iniziativa così intelligente e sicuramente nuova, possa interessarci tutti.
Nel caso ci sia qualcuno che vuole segnalare un'esperienza inerente i temi dell'iniziativa può farlo all'email sotto all'invito (un pdf che ho tradotto in testo, nel caso poterte sempre richiederlo, come altre informazioni) ciao a tutti Laura Raffaeli

Oltre la giustizia.
Testimonianze di chi ha trasformato il dolore in impegno sociale e nuova umanità.

Al di là della Vendetta.
5 aprile 2008 - Ore 17.00 Università degli Studi di Milano - Bicocca
Piazza dell'ateneo Nuovo 1 - Milano - Edificio U 6
Interverranno:
Paolo Bolognesi -  Associazione familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980
Rita Borsellino - Un'altra Storia - Pina Grassi - ADDIO PIZZO - Libero Futuro - Giovanni Impastato Associazione Peppino Impastato - Casa Memoria di Cinisi. Nurit Peled Docente Universitaria Israele Hebrew University of Jerusalem

Invitati: Jesus Abril

Asociación 11M Afectados del Terrorismo Federica Ciardelli Nicola Ciardelli o­nlus Rossanna Scopelliti, Sonia Alfano Ammazzateci tutti

"Riconciliare non è dimenticare né perdonare, è riconoscere tutto quello che è accaduto e proporsi di uscire dal circolo vizioso del risentimento".

Segreteria Organizzativa: Barbara De Luca - Tel 349 645 12 11 - badelu@tin.it
 


Adnkronos.pngBIMBO MUORE DECAPITATO - il 01/02/2008 • 23:21 da avvocatocesari

PALERMO: INCIDENTE CON LA MOTO,

Palermo, 1 feb. - (Adnkronos) - Un bambino di 10 anni, di cui non si conoscono ancora le generalita', e' morto questa sera a Palermo decapitato a causa di un incidente stradale. Il piccolo, secondo una prima ricostruzione, si trovava a bordo di una moto guidata dal padre e sulla quale si trovava anche la sorellina in via Martin Luther King. Per motivi da accertare, la moto si e' schiantata contro un palo e il bambino e' stato decapitato da una lamiera di ferro. Feriti, anche se non in modo grave, il padre e la sorella. Entrambi sono stati ricoverata in ospedale.