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logoaifvsnero.pngBOLOGNA: IMPRENDITORE SENZA PATENTE FUGGE DOPO INCIDENTE, DENUNCIATO - il 18/03/2008 • 21:14 da Ufficio_stampa_AIFVS

BOLOGNA: IMPRENDITORE SENZA PATENTE FUGGE DOPO INCIDENTE, DENUNCIATO =

Bologna, 18 mar. - (Adnkronos) - E' fuggito dopo aver tamponato
una Fiat 600 con a bordo due donne, madre e figlia, di 43 e 22 anni
entrambe residenti a Pegola di Malalbergo, in provincia di Bologna.
L'incidente e' avvenuto ieri pomeriggio in via Nazionale in localita'
Altedo di Malalbergo. Grazie alle informazioni fornite dai testimoni,
pero', poco dopo i carabinieri della Compagnia di Molinella e della
stazione di Altedo sono riusciti a rintracciare il responsabile del
sinistro nella sua abitazione di Pegola di Malalbergo dove c'era pure
la Bmw di proprieta' del padre.

      Si tratta di 33enne del posto, imprenditore, che non si era
fermato non solo perche' era ubriaco al volante (il suo tasso
alcolemico era quasi quattro volte superiore al limite consentito) ma
anche perche' non aveva la patente che gli era stata revocata nel
dicembre del 2006 per due volte. L'uomo e' stato nuovamente denunciato
per omissione e fuga in caso di incidente stradale con danni alle
persone, per guida in stato di ebbrezza e per guida con patente
revocata. Le due donne, invece, sono state trasportate al pronto
soccorso dell'ospedale di Bentivoglio e giudicate guaribili in 10 e 15
giorni.

(Mea/Zn/Adnkronos)
18-MAR-08 17:55


logoaifvsnero.pngAncora vite umane distrutte da chi guida ubriaco! - il 18/03/2008 • 21:11 da Ufficio_stampa_AIFVS

18/03/2008
Comunicato

Ancora vite umane distrutte da chi guida ubriaco!
 
             Non vogliamo che i nostri comunicati assumano il significato di un rito.
Chiediamo ai media un fronte comune con i familiari delle vittime per fermare la strage.
 
Due ragazze irlandesi non possono più tornare a casa perché un giovane si è ubriacato, si è messo alla guida, le ha uccise, è scappato!
Un fatto che si è ripetuto già infinite volte sulle nostre strade, con vittime italiane o straniere, e richiama la responsabilità delle persone e delle istituzioni.
La nostra Associazione si è messa in contatto con l’Ambasciata Irlandese per dichiarare la propria disponibilità a dare un aiuto ai familiari nella tragica situazione del dopo incidente.
L’AIFVS ritiene che ormai siano maturi i tempi perché le istituzioni si decidano ad applicare con rigore le norme esistenti prima ancora di pensare a nuove norme, perché la strage è anche frutto di un modo superficiale di vivere i compiti di servizio.
Non lo diciamo solo per gli enti che gestiscono il territorio, ma anche per coloro che gestiscono il reato: la sottovalutazione del danno, della colpa e del comportamento del reo ad opera di professionisti della giustizia contribuisce a mantenere la strage, tanto che la stessa può chiamarsi STRAGE DI STATO.
Non possiamo accettare che i giudici applichino sempre la sospensione condizionale della pena, e né che questa nostra richiesta sia da molti di loro ancora considerata vendetta.
Deve esser chiaro che in Tribunale si chiede giustizia, e cioè la seria applicazione della legge per i diritti distrutti delle vittime. La vendetta non ha bisogno di richieste in Tribunale!
Non possiamo inoltre accettare che ci siano sanzioni per i cittadini che trasgrediscono e non ce ne siano per le istituzioni che con le loro inerzie ed omissioni mantengono le condizioni perché la strage si verifichi!
Chiediamo ai media e specie alla Tv, che ha la capacità di raggiungere larghe fasce di popolazione, di far fronte comune con l’AIFVS per costruire la cultura della sicurezza e del rispetto della vita umana: non interessarsi della strage stradale solo sull’onda della tensione emotiva, ma trattare in modo sistematico il problema per dare ampio spazio alle cause che la generano e la sostengono ed agli impegni da assumere per la sua soluzione.
La ritualità allorquando succede l’incidente non risolve il problema, trasformiamola piuttosto in un impegno sistematico per prevenirlo.
 
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
 Presidente AIFVS


STAMINALI PER GIORGIO - il 15/03/2008 • 10:31 da BLINDSIGHT

Pubblico un articolo, è del fratello di una vittima della strada, con preghiera di diffusione, oltre l'aiuto per chi può (su www.myspace.com/blindsightproject ho aperto un blog per altre notizie in merito), grazie, Laura Raffaeli
da "L'Unione Sarda" del 12 marzo 2008

'Vorrei potermi legare le scarpe, da solo, senza l'aiuto di nessuno'. Un gesto semplice, anche per un bambino. Non per Giorgio Piras, che di anni ne ha 27 e da tre combatte contro un dramma: un'ischemia cerebrale in sede temporo-ippocampale ed occipito parietale, asettico termine medico per definire i tremendi effetti di una vena del suo cervello che, un giorno, d'improvviso, ha smesso di irrorare sangue alle cellule nervose e l'ha lasciato con tutto il lato sinistro del corpo insensibile e paralizzato. E con una vita ancor più difficile da affrontare. Ma Giorgio insegue l'ultima e flebile speranza di una vita normale: un viaggio in Cina per sottoporsi a un trapianto di cellule staminali, terapia su cui la scienza medica ufficiale nutre ancora molti dubbi. Un sogno per il quale chiede aiuto, un sostegno economico per affrontare le spese di un viaggio e di un intervento costoso e difficile.
La Storia. Il mondo per Giorgio è crollato un maledetto lunedì mattina. 'era il 21 novembre del 2005. Mi sentivo stanco, fiacco. La sera prima - racconta - ero andato a letto con un leggero mal di testa'. Nulla poteva far presagire cosa gli sarebbe capitato di lì a poche ore. I vestiti pronti, da indossare per un'altra giornata da manovale in un cantiere edile. Ma al lavoro Giorgio non ci andrà. La madre, quando rientra a casa da una notte trascorsa ad accudire un'anziana, si rende subito conto che il figlio non sta bene. Avverte il 118 e il giovane viene accompagnato al Pronto Soccorso dell'Ospedale Sirai di Carbonia.
La madre: 'dopo la risonanza magnetica - racconta Luisella Arimondi, la madre - i medici ci dicono che gli esami hanno evidenziato un'ischemia vastissima'. Giorgio allora viene accompagnato al Brotzu dove la diagnosi non solo è confermata, ma è pure aggravata. 'Paralizzato, dalla testa al piede, tutto il lato sinistro, e con il campo visivo dell'occhio sinistro dimezzato', aggiunge il giovane. Per lui comincia il calvario della riabilitazione, prima a Oristano e poi a casa. Per lavarsi e vestirsi, per compiere anche i gesti più naturali, deve fare affidamento sulla madre e sui fratelli. Gli viene riconosciuta l'invalidità totale, ma con la famiglia deve lasciare Santadì e si trasferisce a Villaperuccio.
Il trapianto: Nella testa del giovane prende sempre più piede l'idea di sottoporsi ad un trapianto di cellule staminali. 'Per riprendere parte della mia vita, poter fare almeno in parte le cose che fanno tutti', spiega. Chiede ai medici: 'ma non mi danno grandi speranze. La medicina ufficiale ancora nutre forti dubbi su questo tipo di terapia', ammette. Trascorre ore al computer alla ricerca di siti e notizie in merito. Sino a quando non scopre che in Cina, da qualche anno, la terapia è praticata. Ma Giorgio, con la sua pensione d'invalidità da 248 euro al mese, una madre che si arrangia assistendo signore anziane a domicilio e un fatello alle prese con le conseguenze di un grave incidente stradale, di soldi per il suo viaggio della speranza non ne ha. Da qui, l'appello. 'Per un trapianto standard occorrono circa 24 mila euro a cui - conclude - bisogna aggiungere la somma per il viaggio di due persone, io ed un accompagnatore. Ma sono disposto a tutto pur di andarci. Rivoglio un po' della mia vita'.  


tgcom.pngIncidenti,quattro morti nel Salento- - il 12/03/2008 • 20:31 da Redazione_AIFVS

-Incidenti,quattro morti nel Salento
Terribile scontro frontale tra due auto
Quattro persone sono morte in uno scontro frontale avvenuto sulla provinciale tra Tricase e Andrano, nel basso Salento. Le vittime, quattro donne anziane (tre sono sorelle) che stavano tornando da alcune compere assieme, viaggiavano a bordo di una Fiat 500 scontratasi frontalmente con una Opel che proveniva in senso opposto e sulla quale c'erano una donna e suo figlio. Queste ultime sono rimaste ferite e sono state ricoverate in ospedale.


Sul luogo sono intervenuti i carabinieri di Tricase e i Vigili del fuoco. Nel pauroso schianto hanno perso la vita tre sorelle di Marittima, frazione di Diso (Lecce), Amalia, Maria e Damiana Tronci, di 77, 71 ed 80 anni, e la cognata di Maria, Michela Nuzzo, 62 anni. Le quattro anziane stavano tornando da Tricase. Il pm ha disposto che le salme siano condotte nell'obitorio di Lecce.

L'altra vettura, una Opel Zafira, era guidata da una donna che viaggiava insieme con il figlioletto di tre anni: ora sono entrambi ricoverate nell'ospedale di Tricase. Le loro condizioni però non sono gravi.

Sarebbe stata proprio la Zafira ad invadere l'altra corsia, dopo aver zigzagato più volte: dopo la sbandata, la vettura è finita in pieno contro la 500, che è stata sbalzata fuori dalla sede stradale, scaraventata contro un muretto e catapultata poi su una stradina privata in un campo agricolo.

Le quattro anziane donne sono rimaste incastrate nel groviglio di lamiere in cui, dopo l'impatto, si è trasformata l'utilitaria.


Incidente a Frosinone: muoiono due fratelli - il 11/03/2008 • 19:32 da Redazione_AIFVS

Incidente a Frosinone: muoiono due fratelli di 16 e 18 anni, gravissimi due amici coetanei


FROSINONE (10 marzo) - Due fratelli di 16 e 18 anni, Carlo e Pietro Alonzi, sono morti nella tarda serata di ieri in un incidente stradale avvenuto in via Roma Alta nel Comune di Sora (Frosinone). Gravissimi altri due ragazzi, Manuel Cocco di 16 anni e Christian Di Ruscio, 18 anni, che erano nella stessa vettura. Manuel Cocco è stato ricoverato all'ospedale Bambin Gesù di Roma con la frattura della base cranica, mentre Christian Di Ruscio è ricoverato al Policlinico Umberto I di Roma con un'emorragia celebrale. Ieri sera sul luogo dell'incidente, oltre alle ambulanze del 118, sono intervenuti i Vigili del fuoco che hanno estratto dalle lamiere i feriti.

Dalla ricostruzione effettuata, sembra che i ragazzi, a bordo di una Renault Twingo, stessero procedendo in direzione della superstrada per Frosinone, quando Christian Di Ruscio, che era alla guida, e aveva la patente solo dal primo marzo, ha perso il controllo del mezzo uscendo fuori strada. Sembra che l'auto si sia schiantata prima contro un palo dell'alta tensione e poi contro una centralina del gas. I quattro ragazzi avevano trascorso la serata in un pub di Sora e stavano rientrando a casa in località San Giorgio a Sora: l'incidente è avvenuto a 500 metri dalle loro abitazioni.

Carlo e Pietro Alonzi erano figli di un operaio edile e di una casalinga, lasciano una sorella di 12 anni. I loro cadaveri si trovano all'obitorio dell'ospedale di Sora, a disposizione dell'autorità giudiziaria: ancora non è stata fissata la data dei funerali.


Trasmissione TV Rai news e yutube- - il 10/03/2008 • 20:45 da Redazione_AIFVS
A seguito della scarcerazione della pirata della strada di Ardea RAI NEWS 24 dedica uno speciale sulla giustizia per le vittime e le pene pe ri pirati della strada dalle ore 23,00 alle 24.00. Ospite in studio l'Avv. Gianmarco Cesari della AIFVS.
 
per seguire online in internet la trasmissione live
 
 
 
 
su you tube
 
 
e su live tv channel
 

tgcom.pngMilano, scontro tra auto: tre morti- - il 09/03/2008 • 12:34 da Redazione_AIFVS

-Milano, scontro tra auto: tre morti
Nell'impatto ferite altre due persone
Tre persone sono morte e altre due sono rimaste ferite in un incidente stradale a Robecco sul Naviglio nel Milanese: Due auto, una Seat e una Peugeot, si sono scontrate frontalmente sulla strada provinciale 117. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e le ambulanze. La dinamica dell'incidente non è ancora stata accertata, ma lo schianto è avvenuto in un tratto poco illuminato.


Poco prima della mezzanotte, in base a quanto ricostruito dalla Polizia stradale di Magenta, una Peugeot 106 con a bordo tre kosovari si è scontrata frontalmente con una Seat Ibiza che trasportava due giovani italiani sulla strada provinciale 117, che unisce Robecco e la frazione di Magenta Pontevecchio. I tre, due già identificati mentre il terzo era privo di documenti, sono rimasti uccisi. I due italiani, un uomo e una donna, sono invece ricoverati e non sono in pericolo di vita. Le loro ferite sono state giudicate guaribili in 30/40 giorni.

Al momento la Polizia stradale è ancora al lavoro per ricostruire la dinamica dell'incidente, che è avvenuto in un tratto di strada poco illuminato.


Trasmissione Rai news - il 07/03/2008 • 20:45 da Redazione_AIFVS
L'Avvocato Gianmarco Cesari della AIFVS sarà ospite questa notte dalle ore 23.00 alle ore 24.00 a RAINEWS 24 il quotidiano online con tutte le notizie in tempo reale RAI per uno speciale sulla sicurezza stradale e certezza della pena a seguito degli ultimi gravi incidenti stradali mortali.
 
 
per vedere lo speciale live online collegarsi a
 

tgcom.pngInvestita da auto,fermata una donna- - il 07/03/2008 • 20:23 da Redazione_AIFVS

Investita da auto,fermata una donna
Roma: nell'impatto morta una 13enne
Una giovane di 27 anni, di Ardea (Roma), è stata fermata dai carabinieri perché ritenuta responsabile dell'investimento di giovedì sera ai danni di una ragazzina. La 13enne, di origine tunisina, sarebbe stata urtata con violenza da una vettura che l'ha sbalzata nella corsia opposta. La giovane è poi morta per aver sbattuto la testa sull'asfalto. La donna, che avrebbe confessato, sarebbe fuggita dopo l'investimento per paura.


logoaifvsnero.pngI Politici della Regione Veneto fanno marcia indietro?- - il 07/03/2008 • 08:45 da AIFVS_onlus
Comunicato stampa
7 marzo 2008
I Politici della Regione Veneto fanno marcia indietro?

 Dopo aver letto che anche la Regione Veneto è disponibile a modificare la legge che limita la somministrazione di alcolici, verrebbe da dire che i politici non si smentiscono, qualunque sia il loro livello di appartenenza. Eppure, dopo aver criticato i componenti della Commissione Trasporti della Camera che hanno votato l'emendamento per l'abolizione del divieto di somministrazione di alcolici dopo le ore due nei locali di divertimento, e dopo averli esposti alla pubblica denuncia sul nostro sito www.vittimestrada.org, avevamo ancora di più apprezzato la decisionalità dei politici della Regione Veneto, ritenendoli uomini più affidabili. E invece hanno lo stesso tallone di Achille: lo scarso senso di responsabilità e la propensione alla connivenza che li porta a piegarsi agli interessi di parte, pur essendo consapevoli che il vino e gli altri alcolici fanno male, danneggiano la salute, fanno perdere la lucidità e l'autocontrollo, sono causa non solo di incidenti stradali, ma anche di risse, di uccisioni, di stupri. Una civiltà ridotta ad una poltiglia non può avere che politici da strapazzo. E tuttavia bisogna avere il coraggio di cambiare, per non essere, come diceva Sciascia, dei quacquaraquà.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS