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Un film già visto troppe volte quello che si è svolto nel tribunale di Lecce dove con il rito ignobile del patteggiamento della pena, è stata letta una sentenza che premia ancora una volta chi non rispetta le regole e uccide.Sono vicina alla famiglia di Marco, so cosa si prova. Il nostro dolore sarebbe già tanto,troppo, a rivere quei momenti e poi quando ci aggiungono l'offesa alla dignità, al valore unico e irrepetibile della vita sottovalutando questo reato, è insopportabile.
Almeno se ci fosse prevista la revoca della patente, la revoca come atto dovuto per chi irresponsabilmente uccide, no, devono essere ubriachi e recidivi., o avere abusato di sostanze. E' essere sobri è un diritto inalienabile.
Nonostante che la pena non sia stata congrua rispetto al reato, questa famiglia a avuto il sostegno dell'associazione in aula con la presenza e al loro fianco l'avvocato Cesari - vorrei dirle che è tanto- non essere soli, e se tutti avessimo la lucidità e la forza di realizzarlo, forse faremmo un passo in avanti per essere sostenuti, e sensibilizzare così nell'interesse collettivo dove in questo rito la vittima è lasciata sola senza il diritto sacrosanto di una difesa.Come diciamo sempre, sottovalutando questo reato, culturalmente il messaggio che passa è che in fondo uccidere irresponsabilmente con un auto non è così grave, la prevenzione sulla strada così viene meno perchè è un tutt'uno con le aule di ingiustizia.
Un anno di reclusione, con pena sospesa. Ovvero, non ci sarà il carcere. E’ la sentenza emessa questa mattina in Tribunale a Lecce dal giudice per l’udienza preliminare Annalisa De Benedictis, nel corso di un’udienza per la morte di un motociclista. Marco Presicce, 32 anni di Nardò, rimase vittima di un tragico sinistro sulla provinciale 112 Taranto- Nardò il 30 maggio dello scorso anno, in seguito all’impatto con la Opel Frontera condotta da Cosima Tiziana Calabrese di Nardò (http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=1935). La donna, per entrare in un’area di servizio sita nella corsia opposta, sbarrò la strada non accordando la precedenza allo scooter. Presicce si arrestò contro il muro della fiancata del Frontera e morì sul colpo.
Particolare di rilievo, nel processo penale si è costituita parte civile per la prima volta a Lecce l’Associazione italiana familiari e vittime della strada (http://www.vittimestrada.org/) assieme a tutti i congiunti superstiti. La loro intenzione era quella di rappresentare la gravità del danno nell’interesse collettivo, con particolare riferimento alla pericolosità delle strade del Salento.
Una sentenza che non raggiunge un effetto di riconciliazione del reo con le vittime e dimostra che la Procura e la magistratura a Lecce è ancora orientata a partire per il patteggiamento dal minimo della pena per il reato di omicidio colposo stradale a differenza di tanti Tribunali Italiani che hanno iniziato a concedere patteggiamenti più orientati verso il massimo che verso il minimo contro la criminalità stradale; una occasione persa per far valere a Lecce una pena esemplare. E’ questo il commento dell’avvocato Gianmarco Cesari, di Roma, legale dell’Associazione italiana familiari vittime della strada che ha preso le difese anche dei familiari.
In aula era presente tutta la famiglia di Presicce: mamma Luciana Cucci, che è scoppiata più volte in lacrime, gli altri due figli Serena e Luca, il marito Vito. Secondo l’avvocato Gianmarco Cesari la pena patteggiata non sarebbe dunque congrua rispetto al reato. L’imputata era assente dall’aula del processo.
Salve a tutti...mi presento, sono Andrea ho 23 anni e il 7 Agosto del 2007 ho perso un fratello in un incidente stradale...sono passati 11 mesi proprio oggi, è da molto che leggo questo forum ma solo oggi ho deciso di iscrivermi perchè ho bisogno di chiarezza e di consigli..credo che aprirò un post sperando che qualcuno mi aiuti...
Graziè a tutti e a chiunque mi dedicherà qualche minuto del suo tempo...
Andrea
-Forlì- Un salasso di punti sulla patente,un pò meno nel portafoglio.La sicurezza stradale ai tempi del caro petrolio potrebbe passare anche da quì.ASAPS propone:"Sarebbe bene congelare il rincaro delle multe e prevedere,piuttosto,un più consistente prelievo di punti dalle patenti di guida dei trsgressori". Una richiesta spedita ai ministri della giustizia ,Angelino Alfano,dell'Interno,Roberto Maroni,Infrastrutture e Trasporti,Altero Matteoli,con lettera aperta firmata dal Presidente dell'ASAPS,Giordano Biserni.Come previsto dal codice della strada-rileva l'ASAPS-le sanzioni amministrative pecuniarie vengono adeguate ogni 2 anni in relazione alle varianti Istat..tanto che le infrazioni sono aumentate di circa il 40%,tanto che un divieto di sosta da £50.000 è passato agli attuali 36 Euro,pari a 69.707 lire,mentre superare il limite di velocità fino a 40 km/h costa 286.568 vecchie lire (148 euro).nel 93 era prevista di 200.000 lire.Da quì la proposta per il biennio in corso di congelare l'aumento delle sanzioni attuali.Un regalo per o trasgressori? "Più che altro -spiega Biserni-un atto dovuto verso la categoria degli automobilisti,dei motociclisti,degli autotrsportatori,i quali,nonostante il consistente calo della sinestrositànon hanno beneficiato di significativi sconti da parte delle assicurazioni.Sarebbe invece opportuno un maggiore e più puntuale prelievo di punti piuttosto che un lievitare costante delle sanzioni" che pesa sopratutto sui meno abbienti ma anche sulle stesse forze dell'ordine costrette a continui approvvigionamenti di prontuari e codici.Biby