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ROMA: MORTE FIDANZATI, AIFVS : MAI PIU’ ALTRI STEFANO LUCIDI PER LE STRADE DI ROMA, APPELLO PER CONTROLLI PATENTI A TAPPETO
Il processo Lucidi rappresenta un segnale di forte allarme sociale dato che Lucidi guidava abitualmente per le strade di Roma senza patente in stato di tossicodipendenza dal 2001 approfittando della mancanza di controlli.
Dagli atti del processo risulta che Lucidi il 22 maggio 2008 non era in possesso di valida patente di guida: emerge infatti che a seguito di provvedimento prefettizio di sospensione per tre mesi ex art. 75 comma IV DPR 309/90, e senza mai sottoporsi a programma terapeutico riabilitativo, denunciò di aver smarrito il documento impedendone di fatto il ritiro; la patente (che in realtà era in possesso dell’indagato) gli venne ritirata il 2 luglio del 2001; dopo quella data il Lucidi ha sostituito per due volte il suo documento e ne ha nuovamente denunciato lo smarrimento da ultimo il 15 11 2007. Sul punto lo stesso indagato, che ha dichiarato che ultimamente gli esami delle sue urine erano risultati positivi, ha mostrato di essere consapevole di non poter riottenere la patente di guida fintanto che non fossero risultati negativi; comunque l’indagato non ha mai proceduto al rinnovo della sua patente di guida scaduta di validità dopo dieci anni.
I controlli sulla validità delle patenti dei romani che l’AIFVS chiede a gran voce garantiranno la salvezza di altre vite umane come quella di Alessio Giuliani e di Flaminia Giordani.
Nell'udienza di oggi il gup ha ammesso la costituzione di parte civile dei genitori delle due vittime nonche' dell'associazione italiana familiari e vittime della strada Onlus difesa dall’Avv. Gianmarco Cesari nonostante l’opposizione dell’Avvocato del Lucidi escludendo invece la costituzione del Comune di Roma, l'intervento dell'Universita' La Sapienza e della Associazione Europea Vittime della Strada per mancanza di legittimazione ed inammissibilità delle richieste a seguito del parere negativo del PM Salvi che ha sostituito per l’udienza il Pm Carlo Lasperanza.
La Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada affianca idealmente ai genitori superstiti tutti i familiari delle vittime che hanno subito uguale sorte e collaborerà attivamente nel processo per la realizzazione del diritto alla verità ed alla giustizia.
Il processo per l’omicidio commesso da Lucidi riguarda non solo una tragedia di due famiglie finite ma anche una gravissima lesione dell’interesse collettivo alla vita sulla strada ed alla sicurezza stradale di cui l’AIFVS è in Italia l’unico ente collettivo esponenziale.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS
MONTE SAN GIUSTO - Più di 1500 persone ieri sera fino a tarda notte in Piazza Aldo Moro per la seconda edizione del Memorial Stefano e Fabio quest'anno dedicato al tema Alcool, giovani e incidenti stradali. La formula del talk show con gli esperti, i personaggi televisivi e del mondo della cultura è servita per incollare alle poltroncine tantissimi spettatori anche giovanissimi su un argomento molto difficile come lo è quello dell'abuso di alcolici alla guida. Il conduttore Attilio Romita, popolare volto televisvo del Tg1 delle 20 con grande equilibrio ha saputo alternare momenti di grande commozione nel ricordo dei due ragazzi Stefano e Fabio scomparsi tragicamente nel
Sede AIFVS Bergamo
CONCERTO PER LA VITA - III Edizione
CONCERTO PER LA VITA, una serata in musica in ricordo delle vittime della strada, è giunta alla sua terza edizione. Anche per l’anno 2008, la FONDAZIONE TALIA BONADEI - Onlus di Castro (BG), insieme ad alcuni amici di Talia Anna Bonadei scomparsa in un incidente stradale il 28 ottobre 2004, ha organizzato la III Edizione dell’evento musicale Concerto per la vita che si svolgerà sabato 20 settembre 2008 in Costa Volpino nell’area antistante il PALACBL .
Si esibiranno vari gruppi locali formati da giovani che presenteranno diversi generi musicali: i Mad’s Heads (rock), i Limite Infinito, i New Sintony (musica leggera), i Liberi di Sognare (Tributo ai Nomadi) e Luca Cattaneo (Tributo a Renato Zero).
Aveva percorso in Vespa oltre trecentomila kilomteri in tutto il mondo andando dall'Alaska alla Terra del Fuoco, da Roma a Saigon, e fino ad esplorare tutte le 33 provincie della sterminata Cina dove ora viveva con la moglie. Dimostra come con la testa si può arrivare dappertutto senza lasciare striscie di sangue sull'asfalto. Ha scritto libri e pubblicazioni varie oltre a migliaia di fotografie. Visitate il suo blog, c'è da imparare
Mobility DAI!
mobilitazione cittadina per la sicurezza stradale
sabato 20 Settembre 2008 ore 17 Colosseo Roma
Il Bicycle Mobility Forum vi invita a partecipare alla prima mobilitazione per la sicurezza stradale cittadina, organizzata nell’ambito delle iniziative promosse in occasione della settimana europea per la mobilità, sfileremo per le vie del centro a piedi e in bicicletta per chiedere maggiore sicurezza sulle strade e sensibilizzare cosi quanti più cittadini possibili, una marcia colorata e pacifica partirà dal Colosseo per raggiungere Piazza Navona attraverso le vie del centro finalmente libere dal traffico automobilistico.
La Romea uccide ancora
Questa volta le vittime della strada della morte sono due fidanzatini ravennati, Luca Ricci e Micaela Marchiani. Nove i feriti. Le associazioni familiari: ora basta |
Emilia net
LIDO DEGLI SCACCHI (FERRARA), 14 SET. 2008 Si chiamavano Luca Ricci, 25 anni, studente, e Micaela Marchiani, 23 anni, impiegata, entrambi residenti a Ravenna, i due giovani morti ieri in un incidente stradale sulla statale Romea.
Poco dopo le 14, sulla statale Romea, nel tratto fra Lido degli Scacchi e l'ingresso della superstrada Ferrara mare, i due viaggiavano su una Fiat Punto, condotta dalla ragazza, diretti verso Ravenna, quando la vettura si è scontrata con un furgone Ford Transit bulgaro con a bordo nove persone, per la maggior parte donne, che procedeva in direzione opposta. I due ravennati sono morti sul colpo, mentre gli occupanti del furgone sono rimasti feriti; due persone, le cui condizioni sono state giudicate gravi, sono state trasportate all'ospedale Sant'Anna di Ferrara, le altre sette sono state condotte per accertamenti all'ospedale del Delta di Lagosanto. In altre due auto a poca distanza c'erano anche i genitori e la sorella di Micaela (agente di polizia municipale a Ravenna) con marito e figli. La Romea è rimasta interrotta alla circolazione nel tratto dell' incidente. E' il terzo grave incidente in meno di due settimane nel tratto emiliano-romagnolo della statale. La sera del primo settembre un autoarticolato e un'autocisterna si sono scontrati frontalmente per un salto di carreggiata, provocando la morte di entrambi i conducenti. Tre giorni dopo un uomo di 78 anni e il nipotino di quattro sono morti a bordo della loro Panda Van che si è scontrata con un Tir. Il 5 settembre alcuni comitati per la sicurezza stradale hanno protestato a Mesola, nel ferrarese, chiedendo più sicurezza per la Romea e minacciando, in caso contrario, l'occupazione della strada. Due giorni fa, in un incontro a Roma con i presidenti delle Province di Ravenna e Ferrara, Francesco Giangrandi e Pier Giorgio Dall'Acqua, e l'assessore regionale ai Trasporti, Alfredo Peri, Anas ha annunciato altri 15 milioni di (oltre ai 15 già investiti nell'ultimo biennio per la sicurezza della statale) per interventi di manutenzione straordinaria, sia già programmati che aggiuntivi. QUELLA STRADA ASSASSINA "Sos Subito Occorre Sicurezza sulla Ss 309 Romea": è il messaggio ribadito dalle due associazioni che la settimana scorsa avevano promosso l'iniziativa di protesta nel ferrarese per chiedere la messa in sicurezza della Romea - il Comitato 'F. Paglierini' e l'Associazione italiana familiari vittime della strada - dopo l'ennesimo incidente mortale sulla statale, costato la vita nel primo pomeriggio a due fidanzati ravennati. "La nuova tragedia a Vaccolino - affermano - deve far ulteriormente riflettere sull'urgenza della messa in sicurezza dell'arteria e tenere alta la guardia degli Enti locali sulle rassicurazioni date dall'organo gestore". Le associazioni lamentano inoltre di essere "sistematicamente escluse" dagli incontri sulla questione-sicurezza della Romea, "forse perché - rilevano - non sensibili e non aduse a tempi e metodi di quella politica che ha avallato, fino all'attuale degenerazione, questa mostruosità ormai cinquantennale" |
Mini car 97 enne investe due pedoni
Varese, 97enne investe due donne: tre feriti
Finisce la sua corsa contro un albero
Roma, 12 set. (Apcom) - Guidava una minicar sulla via che da Taino porta ad Angera, nel varesotto, il 97enne che ha investito due donne che camminavano sul ciglio della strada: una 92enne e la figlia di 45 anni.
La donna più giovane è quella in condizioni peggiori: l'elisoccorso è giunto a prenderla e l'ha trasportata all'ospedale di Varese, dove si trova in prognosi riservata. Stessa diagnosi per il 97enne ricoverato all'ospedale di Gallarate. La signora di 92 anni è quella che sta meglio con una prognosi di dieci giorni.
Forse viaggiava troppo vicino al bordo della strada, l'anziano che ha perso il controllo dell'auto e dopo aver preso le due signore ha continuato a camminare per altri 800 metri finendo la corsa contro un albero.
La patente dell'uomo era scaduta qualche mese fa, ma per guidare la minicar non è necessaria la licenza di guida.
sicuramente gli spot antiviolenza da soli non sono sufficienti per contrastare e educare a dei comportamenti di convivenza civile; ma intanto in un giorno li hanno programmati e li faranno vedere .Perchè non fanno altrettanto per la prevenzione e la sicurezza sulle strade?
dal sole 24 ore 12/ 9/ 08
In campo, goal bellissimi, dribbling da applausi e pezzi da fuoriclasse e, sugli spalti o fuori lo stadio, lanci di fumogeni contro poliziotti e tifosi «avversari», fino ad arrivare, quando manca il bersaglio umano da colpire, a sfasciare treni, locali o quant'altro e marcare, così, la propria identità «ultras». Si presenta così, contrapponendo le «buone azioni calcistiche» alle «cattive azione dei tifosi violenti», lo spot televisivo anti-violenza, presentato al Viminale, alla presenza del ministero dell'Interno Roberto Maroni e dei vertici del mondo calcistico italiano, che, assieme ad altre iniziative di comunicazione, intende raggiungere gli oltre 42 milioni di tifosi sparsi in tutta Italia per sottolineare come il sano gesto sportivo nulla abbia a che fare con i gesti brutali della parte «malata» delle tifoserie di calcio.
Lo spot durerà in totale 30 secondi, e andrà in onda sulle reti Rai e, on line, sui siti di Lega Calcio e di tutti i clubs di serie A e B e, dal 12 al 19 settembre, anche sull'home page dei principali quotidiani sportivi nazionali. «È un'iniziativa straordinaria di comunicazione - spiega il ministro dell'Interno Roberto Maroni - che nasce come risposta del Governo alla violenza manifestata da alcune frange di tifosi
Ulteriori informazione e partecipazione contattare l'organizzatore generale Biagio LISA cell. 3313661841
Grazie