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Roma la città in corto - il 05/10/2008 • 18:55 da Redazione_AIFVS
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Roma / La città in
corto / Premi per lavori sulla sicurezza stradale


Nell'ambito de "La città in corto", 5° festival nazionale del cortometraggio universitario, quest'anno la Regione Lazio ha previsto un premio in denaro per il miglior film o videospot sulla sicurezza stradale.

Ricordo che la nostra associazione partecipa all'"Osservatorio per l'educazione stradale e la sicurezza nella circolazione" della Regione Lazio.
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logoaifvsnero.pngOmicidio Salvatore Alfano - il 03/10/2008 • 20:12 da Ufficio_stampa_AIFVS

Omicidio Salvatore Alfano

Contestato a Bodac il dolo eventuale

3/10/2008

Tre mesi fa a Salerno, Bodac ubriaco, fermato per guida aggressiva, riprendeva la marcia sgommando e sulla centralissima via dei Principati schiacciava il corpo di Salvatore Alfano, feriva la fidanzata Veronica Siniscalco  e si dava alla fuga.
Oggi la prima udienza nella stanza del Gup Gaetano Sgroia del Tribunale di Salerno.
Il p.m. Vincenzo Senatore ha contestato l’omicidio volontario ed ha richiesto la pena di 15 anni di reclusione, insistendo sulla tesi del dolo eventuale, condivisa dagli avvocati di parte civile e dall’AIFVS, ammessa senza eccezioni nel processo.
L’AIFVS ha sostenuto la tesi della volontarietà della condotta di guida e della responsabilità per l’assenza di frenata, che sarebbe stata possibile attuare.
È stata rigettata l’istanza di scarcerazione avanzata dall’avv. dell’imputato.
Il Gup ha rinviato per la replica da parte del p.m. e per la decisione all’udienza del 10 ottobre prossimo.
La partecipazione dell’AIFVS si è rivelata utile anche per le ulteriori argomentazioni a sostegno della tesi del dolo eventuale.

Ufficio stampa AIFVS

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Articolo stampa de il mattino

logoaifvsnero.pngSalerno: Costituzione parte civile della AIFVS - il 01/10/2008 • 20:45 da Redazione_AIFVS

OMICIDIO GIUSEPPE DI PAOLA

Travolse commerciante: condannato
Patteggia giovane di Capaccio
responsabile dell’incidente

      SALERNO . Un anno ed otto mesi col patteggiamento: la pena inflitta al 23enne di Capaccio Angelo D. S., accusato di omicidio colposo per aver provocato la morte in un incidente stradale avvenuto nel giugno di un anno fa del 63enne di Serramezzana Giuseppe Di Paola. Ieri davanti al gup Vito Di Nicola l'udienza preliminare nel corso della quale si sono costituiti parte civile i familiari del commerciante e l'Associazione vittime della strada. Il legale dell'imputato, l'avvocato Carmine Giovine, col consenso del pm Cristina Giusti, ha ottenuto dal gup il patteggiamento della pena, con la condanna del 23enne ad un anno ed otto mesi e la sospensione della patente per due anni, oltre al risarcimento dei danni nei confronti delle parti civili costituite. Il gup ha inoltre trasmesso gli atti alla Procura per verificare la sussistenza o meno della contestazione dell’omissione di soccorso.

        L'incidente in cui perse la vita il 63enne di Serramezzana avvenne a Campolongo, in Litoranea. Di Paola viaggiava a bordo del suo furgone Toyota in direzione di Salerno per raggiungere il locale mercato all'ingrosso del pesce dove avrebbe acquistato il prodotto che poi rivendeva a Serramezzana e nei paesi del circondario.     In direzione opposta, invece, viaggiava il fuoristrada Tuareg guidato da Angelo D. S. di Capaccio, figlio di un noto professionista del luogo. L’incidente avvenne alle 3,15 della notte tra giovedì e venerdì 22 giugno del 2007. Di Paola morì sul colpo, mentre il giovane conducente dell’altra auto riportò ferite giudicate guaribili in 15 giorni.

        Nel corso delle indagini gli inquirenti ricostruirono l'esatta dinamica dell'incidente, attribuendo al guidatore dell'auto la responsabilità del sinistro.      In particolare, secondo la tesi accusatoria, il giovane alla guida aveva superato la velocità di 120 km/h, in un tratto di strada dove il limite era fissato a 50. E proprio l'elevata velocità, secondo il pm, determinò l'invasione della corsia opposta dove intanto procedeva il furgone guidato dal 63enne. Al termine delle indagini il pm aveva chiesto il rinvio a giudizio del giovane. Ieri mattina l'udienza preliminare con la costituzione di parte civile oltre che dei familiari del 63enne di Serramezzana anche il legale dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada. Udienza che si è conclusa col patteggiamento dell’imputato, con la relativa condanna ad un anno ed otto mesi, col beneficio della sospensione della pena; il gup ha sospeso per due anni all’imputato l’utilizzo della patente di guida.

 

la novita’
Vittime stradali
Debutto in aula 

        SALERNO . Per la prima volta, nel procedimpento concluso ieri mattina, un giudice salernitano ha accolto la costituzione di parte civile dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada, già riconosciuta e legittimata in una cinquantina di processi tutta Italia. E’ anche per l’intervento dell’associazione che il procedimento giudiziario a carico del 23enne Pietro D.S. andrà a avanti per verificare se, oltre all’omicidio colposo, vi sia stata omissione di soccorso. Al giudice sono state sottoposte le indagini difensive del legale dell’associazione, l’avvocato Gianmarco Cesari, che  ha eseguito rilievi e raccolto testimonianze e che ha sottolineato l’allontanamento del giovane dal luogo dell’incidente. «Siamo soddisfatti della sentenza - commenta l’avvocato Cesari - Nonostante il pm non avesse considerato le circostanze aggravanti che ponevamo, il giudice ha deciso di acquisire le indagini difensive e far partire un nuovo procedimento per omissione di soccorso».

        Per la delegazione salernitana dell’associazione, quella di ieri è una giornata storica: «Sia perché viene accolta la nostra costituzione, nonostante le eccezioni della difesa, sia perché vediamo tenute in conto le nostre indagini. Abbiamo fatto notare che il giovane è andato via e che solo un’ora più tardi si è recato in ospedale, dove non gli sono state fatte le analisi».


"LA VITA E' UNA RICCHEZZA, CONSERVALA" - il 29/09/2008 • 23:26 da Biagio

Vi ricordo che dal 24 al 26 ottobre 2008, a Comiso (RG), si svolgerà una manifestazione per tutte le vittime della strada,  per sensibilizzare i ragazzi alla sicurezza stradale  per svilluppare in loro l'attenzione alle insidie ed ai pericoli presenti sulle strade, parteciperanno numerosi personaggi dello spettacolo, inviati di striscia la notizia con il gabibbo. Si andrà a concludere il giorno 26 presso lo stadio Comunale di Comiso, con l'incontro di calcio Nazionale calcio tv e una locale squadra, mcomposta da Sindaci, Avvocati, Carabinieri, ecc).
Il ricavato della partita sarà  per il 75% verrà versato all'Associazione Italiana Familiari Vittime della strada, il restante 25% verra utilizzato per la la nuova  sede AIFVS di Comiso.
Siete tutti invitati a partecipare.

Biagio LISA (3313661841)

logoaifvsnero.pngComunicato stampa 29.09.2008 - il 29/09/2008 • 20:12 da Gruppo_prevenzione_Roma_AIFVS

  COMUNICATO STAMPA

 Roma 29 settembre 2008

  Incidenti stradali: Comune inadeguato, occorre la Protezione Civile per fermare la strage a Roma. 

  Ancora tanti, troppi, morti sulle strade della Capitale, non possiamo restare inermi.

  In più occasioni abbiamo chiesto un incontro con l’Assessorato, almeno per inquadrare il problema “incidentalità” nella giusta luce, individuando percorsi prioritari di contenimento: mai ricevuta risposta e nessuna azione concreta si è vista.

  In questo modo Roma continuerà a battere i record negativi che già la caratterizzano: 8 incidenti gravi per 1000 abitanti contro 0.5-1 delle altre Capitali europee.

  Le nuove 500 assunzioni di VVUU, come già avvenuto in occasione delle precedenti, non sono state impegnate dall’Amministrazione e dal Corpo dei Vigili Urbani per raggiungere una significativa riduzione della incidentalità stradale.

  Roma continua così, inesorabilmente, a restare al primo posto, per numero di vittime sulle strade, tra le Capitali europee. Un primato vergognoso. 

  La nuova amministrazione sembra ancora sottovalutare il problema e non dà cenno percettibile di discontinuità rispetto ai comportamenti che hanno negativamente caratterizzato anche l’amministrazione precedente:

  - a mesi di distanza dalla dichiarazione dell’Assessore alla viabilità di volere eliminare i pericolosi cordoli delle corsie preferenziali non si registrano interventi significativi in atto;

  - la segnaletica orizzontale, continua ad essere spaventosamente carente;

  - la segnaletica verticale spesso non è visibile, obsoleta e comunque non manutenzionata;

  - presenza di buche in strada particolarmente insidiose specie per gli utenti che in sempre maggior numero utilizzano gli scooter per i loro spostamenti;

  - incapacità dei mezzi pubblici di fornire un servizio adeguato alla richiesta dell’utenza;

  - nessuna ipotesi di programma per la costruzione di parcheggi “ecocompatibili” che riducano l’attuale impatto di macchine in sosta in strada;

  - rami e cespugli non potati rendono difficile la reciproca percezione tra utenti; spesso ricoprono completamente le luci dei semafori;

  - ghiotte ostruite che causano un lungo e pericoloso ristagno di acqua in strada dopo la pioggia;

  - cartelloni pubblicitari, molti dei quali abusivi, spesso posizionati in corrispondenza degli incroci in sempre maggiore quantità;

  - cassonetti della raccolta rifiuti mal posizionati in strada e ancor peggio evidenziati;

  - sono in corso e sempre più lo saranno in futuro cantieri (tangenziale est; Metro C) che produrranno (producono!) grave impatto sulla viabilità cittadina senza che siano state previste efficaci misure preventive: spesso neppure quelle minime previste dal C.d.S. 

  Per salvare le vite dei nostri familiari, dobbiamo invocare l’intervento del Presidente del Consiglio per affidare il problema alla Protezione Civile come per la mondezza di Napoli? 

  Gruppo Prevenzione di Roma AIFVS

 

   Ufficio stampa AIFVS 


in merito all'atto di pirateria di trento - il 29/09/2008 • 08:42 da SABINOPREZIOSI

Questo ennesima tragedia mi riconferma nell'idea che la giustizia e l'importanza della notizia varia a seconda della giornata,di un eccesso di altre notizie che si impossessano delle prime pagine,del giudice di turno,anche in questo caso due giovani sono stati travolti da un altro ragazzo 22enne ed ebbro in quella stessa zona in cui era stato condotta l'esperienza Giovanardi,un giorno solo dalla pubblicazione dei complicatissimi poster etilici in pub e discoteche,è scappato,poi rintracciato grazie alla targa ancora ubriaco 2gr/lt a distnza di ore.....omissione di soccorso,omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza....ma allora questa è l'<italia dei Vernarelli, del moldavo ubriaco che fa analoga strage sulla nomentana ma la giustizia è differente,o meglio la proposta perchè parlar di giustizia è termine troppo abusato e spesso brutalmente violentato. Non concordo con l'inasprimento di pene giudiziarie in cui 7 processi su 10 non vedono l'arrivo,dove basta una mancata notifica del messo per rimandare tutto di mesi...tutto ciò  a me NON interessa,io attendo da tre anni di essere convocato dal PM che però a farlo fare avrebbe archiviato tutto in pochi mesi,tanto chi è morto è morto,io vorrei vedere patenti sospese per sempre,senza possibilità di ricorsi, sequestro di autovetture che sfrecciano in barba a velox e tutor non rendendosi identificabili ma soprattuutto non vedendosi privati per sempre del prezioso automezzo.Ecco vorrei vedere un inasprimento accessorio anche per coloro che solo per caso non provocano morti....ed allora anche una permanenza in carcere per svariati mesi non ha senso perchè si applicano due pesi e due misure, salvo poi ricordarsi a distanza di cinque mesi di non essere alla guida per mandare a carte all'aria tutto il castello accusatorio...infliggendo solo una ennesima delusione,un ennesimo dolore a persone che non torneranno mai a vivere normalmente. C'è qualcuno concorde con questa posizione?o continuiamo a credere in questo sistema giudiziario in cui la bilancia piega sempre dalla parte del più danaroso e disponibile in appoggi politici e no. Sabino

Trento, 17enne investito e ucciso da un ubriaco - il 28/09/2008 • 19:21 da maria1956


TRENTO (28 settembre) - L'ennesima strage sulla strada causata da un ubriaco al volante. Vittima, questa volta, un ragazzo trentino, 17 anni ancora da compiere, di Darzo, in provincia di Trento. Era in motorino con una ragazza di 18 anni  di Ponte Caffaro (Brescia) e un'auto li ha investiti. La ragazza è rimasta ferita ed è in prognosi riservata all'ospedale di Trento. L'automobilista è fuggito senza prestare soccorso, poi è stato individuato e arrestato. Risultava in stato di ebbrezza.

L'incidente è accaduto poco prima dell'una a Darzo. I carabinieri di Riva del Garda stanno cercando di accertare la dinamica dell'impatto, forse un tamponamento da parte dell'auto. L'automobilista, S.M., 22 anni operaio trentino, grazie alla segnalazione della targa da parte di alcuni passanti è stato trovato dai carabinieri nella sua abitazione, a pochi chilometri di distanza. Deve rispondere di omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. Nel sangue gli è stato infatti riscontrato un tasso alcolico intorno ai 2 milligrammi per litro, pari a circa quattro volte il consentito


Poliiotti morti - il 27/09/2008 • 14:57 da Pierina_Guerra

POLIZIOTTI MORTI:  

Questa  è una giornata di lutto per l'intero paese, loro sono vittime tre volte: della strada, del dovere, del lavoro.

Un lutto grave per le famiglie, la società e l'intero paese.

Nessuno meglio dei familiari delle vittime della strada può testimoniare quanto grave e irrimediabile sia il lutto e la perdita del proprio caro: sogni, attese e speranze di vita spezzate e frantumate in un attimo.

E per questo noi oggi stringiamo in un forte abbraccio i genitori, le mogli, i figli, i fratelli e tutti coloro che hanno conosciuto e amato queste persone, esprimendo una forte dolore e cordoglio.

Un particolare abbraccio e un vivo augurio di pronta guarigione al poliziotto ferito gravemente e un profondo riconoscimento e ringraziamento a tutte le forze di polizia per l'impegno costante sul territorio, a difesa della vita dei cittadini.

Associazione Italiana familiari e Vittime della Strada

Pierina Guerra


"NEO PATENTATO SBANDA IN CURVA.COPPIA A PIEDI TRAVOLTA E UCCISA" - il 25/09/2008 • 17:44 da Biby

ARCUGNANO(VICENZA). Una passeggiata per portare in regalo al nipote un libro di scuola è costata la vita a una coppia vicentina travolta da un'auto sul ciglio della strada.La tragedia ieri,poco prima delle 19,tra Torri e Pianezze nel comune di Arcugnano.I destini di Cecilia Calcara,operaia orafa di 35 anni e del suo convivente Alessandro Bianchini,40 anni,si sono incrociati mortalmente con quello di Diego Michelazzo,18 anni.Il giovane neo patentato,affrontando una curva non è riuscito a controllare la Focus sull'asfalto viscido per la pioggia:l'auto ha travolto la coppia,uccidendola.Il ragazzo,che non sarebbe stato sotto effetto di alcolici o sostanze stupefacenti,avrebbe detto di non essere stato in grado di controllare la vettura in sbandata. 

 


tragedia sulla FI-PI-LI - il 25/09/2008 • 10:13 da carla

Dal Tirreno: 
TRAGEDIA SULLA FI-PI-LI

Inferno in autostrada: Tir travolge auto. Muore professoressa

SAN MINIATO. L'inferno in superstrada arriva poco prima delle 8, un orario di punta, con migliaia di automobilisti in marcia per lavoro. In prossimità di uno dei numerosi cantieri di adeguamento e messa in sicurezza della superstrada, tra Santa Croce e San Miniato, un tir impazzito piomba su alcuni veicoli che sono fermi o procedono a rilento.
 Un incubo: l'autoarticolato, carico di sabbia, spazza via le vetture che si trova davanti. Una Opel viene scaraventata contro un altro autotreno e la conducente resta intrappolata. Poi il mezzo pesante, condotto da un giovane di 21 anni, nato in Romania e dipendente di un'azienda di Cagliari, spezza in due il new jersey e piomba sulla corsia opposta, mentre sta arrivando un'auto.
 La scena ricorda quella di un'esplosione, detriti dappertutto, macchine ripiegate su se stesse. Gli automobilisti coinvolti, anche se feriti, scendono dalle loro macchine. Solo Daniela Settesoldi, 59 anni non ancora compiuti, resta intrappolata nella Opel nera. È gravemente ferita, non riesce neppure a sentire le urla disperate dei primi soccorritori che cercano di capire se la donna può sentirli. Morirà qualche ora più tardi.
(24 settembre 2008)