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Finalmente - il 12/02/2009 • 18:23 da Biagio

Cassazione. Ubriaco al volante? Non sempre serve etilometro

A volte è sufficiente guardarlo per stabilire lo stato di ebrezza

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Roma, 12 feb. (Apcom) - Per accertare l'ubriachezza di un'automobilista alle volte basta guardarlo. Il richiamo al "buon senso" stavolta viene dalla Cassazione che, nel cancellare per prescrizione una sentenza del tribunale che aveva condannato un automobilista sorpreso ubriaco al volante, coglie l'occasione per dire oltre all'etilometro anche "i dati rilevati dagli agenti" possono bastare per stabilire lo "stato di ebbrezza". I giudici della quarta sezione penale della Corte, con la sentenza 6210, sottolineano che "non vi e' motivo di ritenere che il nuovo sistema sanzionatorio precluda oggi al giudice di poter dimostrare l'esistenza dello stato di ebrezza sulla base delle circostanze sintomatiche riferite dai verbalizzanti".

Non solo le dichiarazioni degli agenti possono sostituire i risultati degli accertamenti tecnici, ma il giudice può anche "privilegiarle rispetto a quelle degli testimoni" chiamati dalla difesa, a patto che spieghi le ragioni della "maggiore credibilità". Il caso esaminato dalla Corte riguarda un automobilista di Senigallia che era stato condannato dal tribunale a 2mila euro di ammenda per guida in stato di ebbrezza. Condanna contestata dalla difesa perché il giudice aveva "fondato il convincimento solo sulle dichiarazioni a verbale degli agenti senza tener conto delle altre testimonianze contrarie". Una tesi che la Cassazione ha respinto ricordando che "il principio del libero convincimento del giudice" non è stato cancellato dalle norme introdotte negli ultimi anni relative all'uso di strumenti tecnici per verificare lo stato di ebrezza alla guida. Restano dunque rilevanti "i dati sintomatici osservati dagli agenti". Insomma, come spesso accade in alcuni casi l'ubriaco "parla da solo".

Biagio LISA

AIFVS Comiso


ASSOCURAZIONI - il 12/02/2009 • 18:23 da ARIANNA

Scivo per raccontarvi brevemente cosa mi è successo ieri...

Mio padre Enzo Diaferia è morto il 27 novembre 2008 a 63 anni (opuscolo 10°) e da quel giorno abbiamo dovuto iniziare anche il calvario per le procedure burocratiche.

Mio padre a nostra insaputa aveva assicurato con una polizza di vita il suo C/C bancario con una copagnia assicurativa collegata con la sua banca.

Contattati per avvisare che mio padre era deceduto abbiamo iniziato a produrre i ducumenti per lo svincolo della polizza.... questo i primi di dicembre.

Solo ieri dopo ben 2 mesi e 1/2 ci hanno contattato, tramite la banca di mo papà, dicendoci che mia madre doveva fornire un certificato altrimenti la documentazione non era completa.

Sapete cosa deve fornire mia madre a 62 anni ... le analisi del sangue che attesti che non è incinta... per scongiurare he  che ci siano eredi prossimi futuri...e qui mi fermo e non commento lascio a voi immagunare il nostro stupore e il nostro disdegno al riguardo.

Arianna Diaferia


Oggi i funerali di Emilio Mastrojeni - il 09/02/2009 • 09:19 da AIFVS_onlus

Oggi i funerali di Emilio Mastrojeni

Si svolgeranno oggi alle ore 11,00 nella chiesa di S. Caterina a Messina i funerali del  caro Emilio, marito della nostra presidente.
I soci si uniscono al dolore della famiglia, esprimendo la loro solidarietà.
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Ancora sangue sulle strade del Cilento - il 08/02/2009 • 19:43 da renato

 sede Ogliastro Cilento.........................Incidente stradale mortale nel Cilento, muore 58enne

7 02 2009

Incidente stradale mortale nel Cilento. Un uomo di 58 anni, residente a Castel Nuovo Cilento, è deceduto in seguito ad un incidente stradale avvenuto sulla strada provinciale che collega i Comuni cilentani di Ascea e Vallo della Lucania. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo, alla guida della sua auto, sarebbe finito fuori strada dopo uno scontro frontale con un’auto che sopraggiungeva sulla corsia opposta. All’origine dell’incidente, probabilmente, il fondo stradale reso viscido dalla pioggia. L’uomo è morto sul colpo. Praticamente illeso, invece, il conducente dell’altra vettura coinvolta nello scontro.Da Teresa sede ogliastro


16 ANNI RICONOSCIUTO ANCORA IL DOLO EVENTUALE - il 06/02/2009 • 18:11 da AIFVS_onlus

ROMA, IGNATIUC VASILE:  CONDANNA 16 ANNI RICONOSCIUTO ANCORA IL DOLO EVENTUALE NELL'INCIDENTE STRADALE

 
È stato condannato a 16 anni di reclusione per omicidio volontario, lesioni gravissime, e ricettazione Ignatiuc Vasile, il moldavo di 23 anni che il 18 luglio scorso, a bordo di un furgone, risultato rubato, travolse un'auto, a Roma, uccidendo Rocco Trivigno, 20 anni, e ferendo la sorella Valentina, di 22, ed un altro passeggero, Nicola Telesca, 25. La sentenza è stata emessa dai giudici della III Corte di Assise di Roma presieduta da Angelo Gargani coadiuvato da Paolo Colella. Il processo si è tenuto con il giudizio immediato. Il pubblico ministero Nicola Maiorano aveva sollecitato la condanna dell'imputato a 22 anni di carcere. I giudici hanno ritenuto di concedere a Vasile le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti. L'incidente avvenne ad un incrocio tra via Nomentana e viale Regina Margherita, a pochi passi dal luogo di un altro gravissimo incidente avvenuto alcuni giorni prima costato la vita ad Alessio Giuliani e Flaminia Giordani, falciati mentre erano a bordo del loro scooter dall'auto condotta da Stefano Lucidi, condannato a dieci anni di reclusione con il rito abbreviato.
Ignatiuc Vasile correva in pieno centro di notte a circa 110/120 chilometri orari e stava fuggendo tentando di sottrarsi ad un inseguimento da parte di una volante della polizia , attraversava tre incroci con il semaforo rosso, non rallentando mai la velocità giungeva all'incrocio tra via Nomentana e viale Regina Margherita travolgendo la Citroen C3 che viaggiava a 60/70 Kmh facendola finire con violenza contro un palo della luce.
L'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada quale unica ed esclusiva rappresentante in Italia degli interessi collettivi lesi dal reato, ha  voluto rappresentare con la sua presenza al processo penale con l'Avv. Gianmarco Cesari la solidarietà vera e fattiva ai congiunti superstiti di Rocco Trivigno di tutti quei genitori e fratelli associati che hanno subito prima di loro la stessa tragedia umana della perdita di un familiare.
Questa sentenza che fa seguito a quella precedente nei riguardi di Stefano Lucidi del GIP di Roma Marina Finiti costituisce una conferma della fine della  radicata tradizione della magistratura di riconoscere, di regola, solo e soltanto la responsabilità per colpa e non per dolo eventuale nell'incidente stradale temendo di non essere in grado di provare, nel corso del processo, che vi è stata effettivamente volontà omicida ed accettazione del rischio.
La sentenza della Corte di Assise di Roma a seguito della imputazione ad opera del PM Nicola Maiorano costituisce un forte deterrente, un monito sociale per coloro che hanno perso il senso della loro vita ed il rispetto della vita altrui, per coloro che sono avvezzi a guidare in modo aggressivo e con arroganza, per quanti si mettono al volante in uno stato psichico alterato, per quanti adottino condotte di guida riprovevoli, criminali e sconsiderate, trasformando l'auto in arma.
Con la sentenza Ignatiuc che fa seguito ideale alla sentenza Lucidi nella collettività si dà la percezione della "certezza della pena" da parte di uno Stato moderno e di diritto che non fa sconti e fa scontare la giusta pena ai criminali stradali, specie a quelli in libertà, irriducibili e magari senza patente.
La pena ora dovrà essere espiata senza che diventi virtuale, perché senza vera espiazione non ci sarà riconciliazione per Ignatiuc, né con le vittime né con lo Stato.
Ignatiuc Vasile con la sua condotta criminale ha determinato anche la solitudine esistenziale della sua giovane moglie e di sua figlia nata appena due mesi dopo il tragico incidente mortale del 18 luglio scorso.

Rischio di emulazione - il 05/02/2009 • 18:20 da Paolo

Gli alcolisti trentini scrivono a Simona Ventura: troppi alcolici nelle immagini, c'è il rischio "emulazione"


IL TRENTINO


Bastard alcolici, X-Factor nel mirino

La denuncia: «E’ alto il rischio di emulazione»

JACOPO TOMASI

TRENTO. 03.02.09 Va bene “figli di Dioniso”, dio del vino, ma il rischio è che dai “nostri” Bastard - e più in generale dal programma televisivo X-Factor - sia trasmesso un messaggio positivo sull’uso di alcol. In alcuni momenti della striscia quotidiana, infatti, si vedono i cantanti con bicchieri di vino o lattine di birra in mano e per questo l’Associazione provinciale dei club alcolisti in trattamento (Apcat) ha deciso di scrivere una lettera a Simona Ventura, Morgan e Mara Maionchi, per chiedere che siano eliminati gli alcolici.

«Il rischio di emulazione è alto - dice il presidente Remo Mengon - perché il target è giovanile».

Bottiglie di rosso sulle tavole imbandite dei loft dove vivono i giovani cantanti, brindisi a raffica, qualche bicchiere bevuto anche prima della diretta sotto l’occhio della telecamera. La musica è senz’altro l’elemento principale del programma-culto di RaiDue X Factor, ma anche l’alcol non manca. Tanto che l’Apcat del Trentino (che conta circa 1.000 aderenti in 165 club) ha deciso di scrivere una lettera alla redazione per chiedere che siano eliminati gli alcolici dalle immagini televisive. «Quello che viene trasmesso non è certo un bel messaggio perché il target è giovanile ed il rischio di emulazione è alto», spiega il presidente Remo Mengon. «La Rai è un servizio pubblico: i cittadini pagano il canone ed è giusto che abbiano un’informazione corretta». A rilanciare la polemica è il responsabile del centro studi dell’Apcat, professor Roberto Cuni. «L’immagine che passa è che l’alcol è bello, che è utile per festeggiare e divertirsi. Un’immagine sbagliata, perché l’alcol fa male. Purtroppo davanti a certi messaggi sbagliati rischiano di cadere nel vuoto gli sforzi che si stanno facendo come quelli di vietare la vendita di alcolici agli under 18 nei supermercati Coop, oppure la discussione in Parlamento di portare a zero il limite alcolemico per i neo patentati».

Così, dopo tanti applausi ed elogi arrivano anche le prime critiche alla band trentina “The Bastard Sons of Dioniso”, protagonista del programma. «Sono dei bravissimi artisti, ma troppo spesso col bicchiere di vino in mano. In questo modo - spiega Mengon - si rischia che il Trentino faccia sempre e solo rima con vino o grappino, mentre fortunatamente fa rima anche con altro». A livello nazionale l’Apcat aveva già portato avanti una battaglia (vinta) contro la Drive Beer sponsorizzata dal pilota di Formula Uno Giancarlo Fisichella, ora l’appello va ad X-Factor per cercare di responsabilizzare i giovani ed utilizzare la popolarità per diffondere messaggi positivi anti-alcol. Il bere, infatti, è una vera e propria piaga, soprattutto nella nostra provincia. Secondo i dati, elaborati dal direttore del servizio di alcologia Roberto Pancheri e forniti dall’Azienda sanitaria, risulta che il 67% dei trentini tra i 18 ed i 69 anni fa uso abituale di alcol, dato più alto a livello nazionale. Il 12% ammette di aver guidato in stato di ebbrezza. Non solo, l’abuso di alcol si sta diffondendo soprattutto tra i giovani compresi tra i 14 ed i 21 anni: in prima media il 43% dichiara di aver già bevuto, in terza la percentuale sale al 53%.

I ragazzi dicono di bere soprattutto “per divertimento” ed “in compagnia”. Per questo scelgono occasioni particolari come il sabato sera o gli happy hour dove bevono più di 5 bicchieri di alcolici: i maschi preferiscono birra o vino, le femmine cocktail. Infine, al Trentino spetta la percentuale più alta, a livello nazionale, di incidenti mortali causati da alcol e da sostanze stupefacenti (il 14,29%) e non ci si deve dimenticare che la prima causa di morte degli incidenti stradali fino ai 29 anni è proprio l’alcol. Dati che dovrebbero far riflettere.


PIRATI DELLA STRADA NEL 2008 AUMENTANO LE VITTIME RISPETTO AL 2007 - il 03/02/2009 • 18:01 da maria1956

Pirati strada, 323 casi nel 2008

Uccise 93 persone, 331 i feriti

Nel 2008 sono stati 323 gli episodi di pirateria stradale: 93 persone sono rimaste uccise e 331 ferite. Le morti registrate nel 2007 erano state 68. Sul totale delle inchieste, 249 (vale a dire il 77%) hanno condotto all'identificazione del responsabile, arrestato in 125 occasioni e denunciato a piede libero in altre 124. Nel 43,8% dei casi è stata accertata la presenza di alcol e droghe. I dati sono dell'osservatorio Il Centauro-Asaps.

Gli episodi osservati nel 2007 erano stati 161, la metà rispetto ai 323 del 2008: si registra una netta crescita del +100,6%. Nel 2007 le vittime erano state 68 (93 nel 2008 con un aumento del 36,8%) mentre il numero dei feriti si era fermato a quota 150 (331 nel 2008, +120,7%).

Sugli incidenti pesano l'ombra dell'alcol e delle droghe: in 109 casi (43,8%) ne è stata accertata la presenza, ma è un dato che deve essere accolto con cautela: la positività dei test è riferibile solo quando il responsabile è stato identificato, 249 su 322. "Spesso quando le forze di polizia identificano l'autore - spiega Giordano Biserni, presidente Asaps - non ha più senso sottoporre il sospetto a controllo alcolemico o narcotest, perché sono trascorse ore o giorni dall'evento".


SEDE OGLIASTRO CILENTO: Incidente mortale ad Agropoli - il 31/01/2009 • 19:37 da renato

 Questa mattina alle 9 e 30 circa un violentissimo impatto tra una fiat punto ed una mercedes e avvenuto in via nuova litoranea,  strada che unisce Paestum ad Agropoli, le due auto si sono scontrate in prossimità di un incrocio ma ancora non si conosce bene la dimanica dell’incidente, ad averne la peggio e stato il conducente della fiat punto che è deceduto nell’ impatto violentissimo, sono intervenuti i vigili del fuoco per poter estrarre il corpo della vittima, la strada e stata chiusa al traffico per varie ore con la presenza dei carabiniri e della polizia stradale. la vittima Albino Vincenzo era un residente  di Agropoli.

http://agropolilive.com/2009/01/31/incidente-mortale-ad-agropoli/ 

Resp.Astone Teresa
 


Comunicato stampa del 27 gennaio 2009 - il 27/01/2009 • 20:47 da AIFVS_onlus

 Comunicato stampa

 Processo per la morte del giovane Ufficiale all’incrocio Emilia est-Scartazza


Attesa di giustizia da parte della famiglia, dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, degli amici e commilitoni


Inizia domani (mercoledì 28) con l’udienza preliminare avanti al Gup dott. Truppa il processo a carico di F.R., rinviato a giudizio per l’omicidio colposo, il 17 Luglio 2007, del S. Ten. Francesco Cricchi, Ufficiale frequentatore dell’Accademia e prossimo alla laurea in medicina e chirurgia. Le indagini giudiziarie condotte dal Pm dott. Ambrosino hanno accertato responsabilità solo a carico di F.R. di Modena che a bordo di una Fiat brava tagliò la strada al giovane ufficiale alla guida di una moto Suzuki; era trasportata T.L., anch’ella sottotenente, già laureata in medicina veterinaria.
Francesco Cricchi morì subito dopo, la trasportata riportò lesioni gravissime che non le hanno ancora consentito di riprendere il lavoro dopo un anno e mezzo di cure.


Da quanto finora accertato tanto la motocicletta quanto l’autovettura non viaggiavano a velocità elevate, ma l’improvvisa manovra di svolta a sinistra verso la via Scartazza da parte di F.R. avrebbe consentito all’Ufficiale di effettuare una frenata di emergenza troppo breve. Restano ancora da stabilire le cause di una manovra così aggressiva, giacché la Polizia stradale municipale non effettuò analisi di alcool e narcotici su F.R., mentre quelle condotte sulla salma di F. Cricchi furono negative.

 

 

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Comunicato stampa

 


Incontro con il Viceministro Reina - il 27/01/2009 • 15:57 da Biagio

Proficuo incontro nei giorni scorsi presso la segreteria dell’On. Giuseppe Reina sottosegretario del Ministero alle infrastrutture e trasporti.

Il responsabile dell’associazione Italiana Familiari e vittime della strada sede di Comiso accompagnato da Mario Presti in presenza del Professore Musumeci  docente Università di Catania e coordinatore del comitato scientifico nazionale A.I.F.V.S. Durante l’incontro si è discusso delle problematiche legate alla viabilità e allo stato di “salute” dell’asfalto Siciliano.

Il Viceministro ha ribadito che prioritaria è la realizzazione del raddoppio sulla Catania-Ragusa e si è dimostrato molto disponibile a collaborare con la suddetta Associazione anche sul tema dell’educazione stradale, che a breve  a cura della sede AIFVS di Comiso, verrà bandito un concorso Provinciale per le scuole medie inferiori. L’onorevole Reina si è reso disponibile alla partecipazione dell’inaugurazione della sede AIFVS di Comiso gentilmente concessa dal Comune di Comiso.

Biagio LISA
AIFVS Comiso (RG)