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Ancora morte sulle strade Salernitane - il 19/04/2009 • 20:41 da renato

Incidente stradale: si schiantano con l’auto contro un palo dell’ENEL, muore 22enne

Ieri notte intorno all’una circa, nella strada Provinciale 38, in località Galdo, all’altezza del civico 261 di Campagna, l’autovettura Mercedes Smart, condotta da Mario MARANTINO, di anni 21, di Eboli, con a bordo Piera AMIDEO, di anni 22, da Campagna, SS.91 – Località Varano, per cause che sono in corso di accertamento sbandava uscendo dalla sede stradale e terminando la corsa contro il palo dell’ENEL posto sul ciglio destro della carreggiata rispetto al senso di marcia della vettura (Quadrivio di Campagna – svincolo autostradale A3 SA-RC).

La ragazza, decedeva subito dopo il ricovero nell’Ospedale Civile di Eboli, per politrauma. Il conducente riportava lesioni giudicate guaribili in 10 giorni s.c..

L’autovettura veniva sottoposta a sequestro da parte dei Carabinieri della Compagnia di Eboli che hanno curato i rilievi e messo la salma a disposizione della Magistratura alla quale hanno inviato un primo rapporto sull’incidente

Sede Ogliastro Cilento...Resp.Teresa Astone


Buona Pasqua - il 11/04/2009 • 23:56 da renato

Che la luce di GESU' risorto possa illuminare la nostra vita buia e piena di sofferenza....ci possa rendere capaci di aiutare gli altri e soprattutto di far capire ai tanti di essere responsabili alla guida in questi giorni di festa....Auguri di cuore a voi amici..e ai nostri angeli meravigliosi.
Resp.Teresa Astone sede Ogliastro Cil.

Il Ministro Zaia ha cambiato idea - il 05/04/2009 • 13:13 da AIFVS_onlus

 Il Ministro Zaia ha cambiato idea
L’AIFVS sostiene il punto di vista del Presidente della Regione Veneto Galan

4/04/2009

Il 6 ottobre 2008 il Ministro Zaia affermava su La Repubblica.it Motori, “Chi guida l’auto deve avere bevuto solo analcolici… è inutile che continuiamo con lo 0,5, lo 0,2 o lo 0,4, lo ribadisco: tasso zero per chi guida, tutti gli altri facciano quello che vogliono”.
All’inaugurazione del Vinitaly si dichiara invece contrario alla riduzione del tasso alcolico consentito dello 0,5.
Ci chiediamo quale sia l’attendibilità delle fonti che gli hanno permesso di cambiare idea, dal momento che una società civile, nel prendere decisioni che riguardano il bene comune, deve fare riferimento sia alla costituzione e sia alle indicazioni degli organismi scientifici: l’OMS, massima autorità nel campo, ha chiaramente affermato che l’alcol non solo fa male alla salute, ma è causa di incidenti, di risse, di uccisioni.
Non cerchiamo di arrampicarci sugli specchi per salvare gli interessi dell’industria dell’alcol, affermando che ci sono altre cause di rischio (queste nessuno le nega e vanno anch’esse contrastate!) e che è bassa la percentuale di coloro che vengono uccisi per causa della guida in stato di ebbrezza, perché è vero che non è giustificabile neanche l’uccisione di una sola persona! O forse il Ministro Zaia la giustificherebbe?
Deve pertanto passare il chiaro messaggio non solo che l’alcol fa male, e pertanto chi guida non deve assolutamente bere, proprio come ha detto Zaia il 6 ottobre 2008, ma anche che tutti debbono ridurre sempre di più il consumo di alcol.
Ci aspettiamo che i politici la smettano di tergiversare sui problemi e siano finalmente consapevoli che le loro decisioni possono incrementare il senso di responsabilità tra i cittadini o anche deprimerlo.
Dipende dal loro orientamento sul piano dei valori. Per questo motivo preferiamo Galan, che si è schierato per la difesa della vita: “Ho pensato alle famiglie e alle vittime dell’alcol, chi guida deve essere sobrio”.


                                                                        Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
                                                                                  Presidente AIFVS


18 e 19 aprile 2009 - Assemblea nazionale AIFVS- - il 05/04/2009 • 12:41 da AIFVS_onlus

Assemblea nazionale AIFVS

Notiziario AIFVS Marzo 2009
Tutti i dettagli e l'ordine del giorno dell'assemblea nazionale AIFVS del 18 e 19 aprile 2009.

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Notiziario AIFVS marzo 2009
Il Direttivo nazionale dell’Associazione Italiana familiari e Vittime della Strada - Onlus, riunitosi il 7 Febbraio 2009 in Roma, nella sede operativa di Via A. Tedeschi, 82 ha, tra l’altro, deliberato che l’Assemblea Nazionale dell’A.I.F.V.S. avrà luogo nei giorni 18 e 19 Aprile 2009 in Roma, Via Casilina, 235 presso l’Istituto Maria S.S. Assunta.

La convocazione di detta Assemblea sarà formalizzata con il prossimo notiziario associativo, esplicandone gli orari e l’ordine del giorno.

Tutti gli associati che intendono presentarsi per la carica di Consigliere nel Direttivo Nazionale o nel Collegio dei Probiviri od in quello dei Revisori dei Conti, dovranno far pervenire la loro candidatura entro e non oltre il 28 Febbraio 2009 alla Segreteria Nazionale (Sig.ra Patrizia Quaresima) mediante fax od e-mail.

Chiunque tra gli associati voglia presentare una mozione od una modifica statutaria da sottoporre al giudizio dell’Assemblea Nazionale, dovrà farla pervenire entro e non oltre il 28 Febbraio 2009 sempre alla Segreteria nazionale (Sig.ra Patrizia Quaresima) mediante fax od e-mail.

Si rammenta a tutti i soci che potranno partecipare attivamente (diritto di voto) ai lavori dell’Assemblea Nazionale solo quelli in regola con il pagamento della quota associativa per l’anno 2009, da versare entro e non oltre il 31 Marzo 2009 (cortesemente portare la ricevuta dell’avvenuto pagamento).


PROVO DISGUSTO - il 05/04/2009 • 00:33 da renato

SEDE OGLIASTRO CILENTO

Vorrei rendere pubblica questa notizia alla aifvs.
Il dirigente scolastico Pietro Nese della scuola media Gino Rossi Vairo di Agropoli (SA)si e' rifiutato categoricamente, di far eseguire il corso di primo soccorso nel suo istituto...proposto da questa sede di Ogliastro Cil.il motivo?ci sono altre priorita',molto meglio piu' ore di matematica e inglese...non sto qui a raccontare il tutto,voglio evitare almeno a voi il disgusto che ho provato io....come Resp di questa sede..rendero' pubblica questa notizia ai giornali e al blog della citta' di Agropoli....la SENSIBILIZZAZIONE E LA PREVENZIONE deve iniziare dalle scuole,E DOVREBBERO ESSERE PROPRIO I DIRIGENTI SCOLASTICI I PRIMI A DOVER SOSTENERE QUESTI PROGETTI....
Resp.Teresa Astone

LETTERA APERTA AI GIOVANI.. - il 02/04/2009 • 20:57 da renato

AIFVS sede di Ogliastro cil... ...           Il grande dono che c' è stato dato è il libero arbitrio, cioè il poter scegliere. Scegliere vuol dire

semplicemente avere due strade davanti e decidere di imboccarne una anziché l'altra. Vuol dire anche saper rinunciare: non so cosa c'era nell'altra strada, né mai lo saprò perché l'ho lasciata alle spalle e non posso più tornare indietro.
* Perché le scelte costituiscono un percorso. Un percorso che si rivela ben più aspro del semplice farsi trasportare dalla corrente. * Viviamo ormai da troppo tempo in una società che, come unica legge, riconosce il diritto. Tutti sono pronti ad alzare la voce e a ricorrere a ogni mezzo per fare rispettare i loro diritti. Nessuno sembra invece ricordare che i diritti esistono in quanto prima sono stati assolti dei doveri.
* Per quanto si giri intorno abbiamo sempre due strade tra le quali scegliere, una che ci porta al compimento dell essere uniche creature e l'altra che ci porta alla separazione di quella che era la nostra vita. Così, per prima cosa, devi avere in mente che tipo di amore vuoi conoscere nella tua vita. Quello della confusione o quello della comunione? o quello che coinvolge la profondità del tuo cuore? Naturalmente non c'è nessuna regola, nessun percorso prestabilito, perché ogni essere umano vive della ricchezza della sua diversità. Ciò che va bene per uno, può essere estremamente negativo per un altro. Non si è più capaci di ascoltare, e né di aiutare,questa è la verità....e senza costanza, senza dedizione non si raggiunge niente in nessun campo.c è chi crede che esistere sia stare in platea a guardare uno spettacolo, senza neppure fare uno sforzo per cambiare questo nostro mondo, noi familiari delle vittime della strada abbiamo scelto quest' altra strada...quella di farci sentire..quella di intervenire per far si' che altri non debbano soffrire quello che noi soffriamo,. una pianta , per crescere rigogliosa, necessita della giusta quantità di luce e di acqua, così la vita interiore, per procedere nella verità, ha bisogno dell'immobilità e della pazienza .noi familiari ci siamo caricati di tanta pazienza oggi nell aiutare gli altri,aiutare tanti giovani nel lungo percorso della vita..dopo che accadono queste tragedie la vita ti cambia in tutto,e non si riesce a vedere o capire con chiarezza cosa ci stà accadendo. Ci si sente persi, ma soprattutto soli, si perde la visione della vita, esiste solo tristezza, apatia e tutte quelle sensazioni che ti distruggono il cuore.
ed inizi ad interrogarti..questa è una battaglia contro se stessi, questo stato di confusione incertezza che ti fa sentire il vuoto sotto i piedi, dove tutto è fragile, dove non esiste un punto di riferimento.Ma poi ci si sveglia un mattino ed inizi ad interrogarti...Ma cos'è questa continua fuga? È paura, impazienza, non voler mettersi in ascolto. Piuttosto che affrontare il vuoto, corro. Pur di non fronteggiare il silenzio, salto. Per non stare fermo, per capire qual è la strada giusta, imbocco la prima via che trovo. Dove va? Non importa! L'importante è muoversi, non farsi prendere dallo sconforto di non essere da nessuna parte. Ecco, credo che il primo passo per intraprendere la strada della purificazione del cuore sia proprio quello di rendersi conto. Il cammino interiore è simile al lavoro che una volta facevano gli uomini per accendere il fuoco..
vi lascio con una frase di una nota scrittrice… la dedico a voi giovani che siete il futuro di questa società…
Si batte e si ribatte una pietra contro l'altra, senza stancarsi,
finché scocca la scintilla.
Per nascere il fuoco ha bisogno del legno
ma per divampare deve aspettare il vento.
Cercate dunque sempre il fuoco nella vostra vita, attendete il vento,
perché senza fuoco e senza vento i nostri giorni
non sono molto diversi da chi cerca
una mediocre prigionia." combattete sempre per le giuste cause e date esempio di responsabilità nel rispetto della vita propria e altrui.....

 Resp.Teresa Astone


Tribunale di Ferrara, sentenza nella direzione del cambiamento - il 02/04/2009 • 20:43 da AIFVS_onlus

 Uccide guidando ubriaco, oltre quattro anni di carcere e deve risarcire per danni l’Aifvs

Tribunale di Ferrara, sentenza nella direzione del cambiamento

1/04/2009


L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, costituitasi con l’avv. Domenico Musicco parte civile nel processo penale per l’uccisione di Cormac Page, apprezza la sentenza pronunciata dal Giudice Silvia Marini del Tribunale di Ferrara, che ha inflitto a Marco Calura quattro anni ed un mese di reclusione, l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici, la sospensione della patente per quattro anni e tre mesi, condannandolo inoltre alla refusione delle spese processuali ed al risarcimento danni in favore della nostra Associazione.

Era la sera del 14 marzo 2007 e Cormac Page stava tornando a casa, dalla sua famiglia, quando sulla Ferrara-Mare, all'altezza di Corte Centrale, verso le ore 22, la sua vita si è incrociata con quello di Marco Calura. Quest’ultimo sopraggiungeva alle spalle di Page e il suo piede premeva sull’acceleratore. Stava andando a 135 km/h in una strada con il limite dei 90, e nelle vene aveva un tasso alcolemico altissimo (3,80 mg/dl) quando tampono’ l’auto di Cormac Page, uccidendolo sul colpo.
La sentenza pur non applicando in modo pieno il massimo della pena – cosa che noi auspichiamo quando i comportamenti sono scellerati e le conseguenze devastanti – rafforza, tuttavia, l’attenzione ai diritti delle vittime.

Il Tribunale di Ferrara ha riconosciuto all’AIFVS il merito di una battaglia a favore della civiltà e questa sentenza si pone come punto di riferimento per le ulteriori costituzioni di parte civile dell’AIFVS, vedendosi finalmente riconoscere una funzione sociale efficace nella difesa dell’interesse collettivo concernente la vita e la salute sulla strada, e quale unico ente rappresentativo delle vittime della strada in Italia.

Riteniamo che per i giudici degni di tale nome sia giunto il tempo di porre fine a sentenze aprioristiche con pene minime e sospese a fronte di danni gravissimi ed irreversibili, frutto di trasgressione delle norme e della sottovalutazione del diritto degli altri alla vita: non possiamo continuare ad accettare passivamente sentenze discriminanti pronunciate In nome del popolo italiano, che sottovalutano il danno arrecato alle vittime ed ai familiari e attenuano le responsabilità dei colpevoli! 

Tuttavia guardiamo con fiducia al cambiamento, poiché vediamo crescere il numero dei giudici che, nell’applicazione della norma, tengono conto del diritto alla giustizia delle vittime e considerano colpa grave il difetto di percezione sociale.

Auspichiamo che tutta la Magistratura, compresa la Corte di Cassazione, sappia realizzare un’inversione di tendenza, e si decida finalmente a non sottovalutare la gravità della distruzione del diritto alla vita ed alla salute sulla strada.
                               
                                                                                 Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
                                                                                           presidente AIFVS


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Il commento alla sentenza di Anna Barbieri

Ferrara, lì 10/04/09
 
Oggetto: Sentenza a carico di Marco Calura per l’uccisione di Cormac Page
 

“Una sentenza nella direzione del cambiamento” ha scritto giustamente la Presidente della nostra Associazione in merito alla sentenza emessa dal Tribunale di Ferrara nel procedimento giudiziario a carico di chi, con un tasso alcolico superiore più di 6 volte a quello legale e guidando ad una velocità non inferiore ai 135 km/h (così ha stabilito la perizia) su una strada con il limite dei 90 km/h, ha ucciso la sera del 14/03/2007 mio marito Cormac Page, con una condanna a 4 anni e 1 mese di reclusione   continua.png

 


(LA VITA) - il 27/03/2009 • 23:47 da renato

AIFVS sede di Ogliastro Cilento
PROGETTI PER DEBY
Ho il piacere di comunicare che la sede di OGLIASTRO ha promosso, una campagna per   sensibilizzare i giovani alla sicurezza stradale... negli istituti delle scuole medie e superiori..un corso di primo soccorso e prevenzione tenuto dalla Dott.ssa Elvira Serra di Agropoli e di qualche volontario della Misericordia di Salerno...il corso della durata di mezza giornata ,a gruppi di cento studenti,prevede altresi', la proiezione di filmati attinenti la problematica di cosi' scottante attualità..
L ' iniziativa è per far riflettere,sensibilizzare,far conoscere per cambiare..

(LA VITA)

“NON BUTTIAMO AL VENTO UNA COSA COSì PREZIOSA CHE CI è STATA DONATA”

INIZIATIVA CHE CONTRIBUISCE : AL  RISPETTO DELLA VITA.

resp.sede Teresa Astone.


Il Consiglio d'Europa richiama l'Italia - il 27/03/2009 • 21:08 da Redazione_AIFVS

Il Consiglio d'Europa richiama l'Italia
 

"Servono misure urgenti"


Processi lenti, il Consiglio d'Europa richiama l'Italia
L'Italia ha fatto dei progressi ma non ha ancora risolto in modo definitivo il problema della lunghezza dei processi: quasi 9 milioni i casi pendenti nei tribunali. Il monito del Consiglio d'Europa: "Servono misure ad hoc"

Il Consiglio d'Europa richiama ancora una volta l'Italia a risolvere il problema strutturale dell'eccessiva lungaggine delle procedure giudiziarie. In una nota pubblicata oggi, il Comitato dei ministri, organo esecutivo dell'organizzazione, invita le autorità italiane ad adottare celermente le necessarie misure per accelerare i processi civili, penali e amministrativi.

Il Comitato ritiene inoltre necessaria ed urgente l'adozione di misure ad hoc per ridurre l'elevato numero di cause pendenti davanti ai tribunali civili e penali (approssimativamente 5 milioni e mezzo le prime, e 3 milioni e 200 mila le seconde) e allo stesso tempo incoraggia fermamente le autorità italiane a rivedere la legge Pinto. Questa legge, emanata nel 2001 per risarcire le vittime delle lungaggini processuali, si sta dimostrando inadatta, secondo il Comitato ministri, a risolvere il problema, come dimostra l'elevato numero di italiani che si sono rivolti alla Corte di Strasburgo per indennizzi troppo ridotti o avvenuti in ritardo. Il Comitato invita quindi l'Italia a creare un fondo speciale per i risarcimenti e a semplificare le procedure per ottenere gli stessi.


Drogato in auto uccide un centauro - il 27/03/2009 • 20:49 da Redazione_AIFVS

Tragedia sul Raccordo anulare
Drogato in auto, centauro decapitato

Trentaquattrenne tamponato e poi investito sul Grande raccordo anulare da una Mini Cooper guidata da un coetaneo.
La testa è ruzzolata sull'asfalto per 150 metri, trinciata di netto dall'auto che lo aveva tamponato e poi travolto, guidata da un automobilista risultato positivo ai test di droga e alcol. È morto così l'altra sera, decapitato sul grande raccordo anulare, mentre rincasava in sella al suo scooter, Lamberto Maria Lauri, un romano di 34 anni, l'ultima vittima di una lunga serie di incidenti stradali causati dai pirati che si mettono al volante ubriachi e drogati. La tragedia si è verificata poco prima di mezzanotte, verso le 23.45 circa, al chilometro 41.600 della carreggiata esterna del Gra, all'altezza dell'uscita Romanina. Secondo una prima ricostruzione degli agenti della polizia stradale di Settebagni, il ragazzo era in sella al suo Suzuki Burgman quando è stato tamponato da una Mini Cooper condotta da un romano di 31 anni, in auto con altre due persone.

 Dopo il tamponamento il centauro è finito prima sull'auto poi sull'asfalto ed è stato investito dalla macchina che lo ha decapitato. La testa è stata ritrovata 150 metri più in là. Il serbatoio della moto nell'impatto si è rotto facendo fuoriuscire la benzina che ha provocato l'incendio della Mini Cooper. Illesi i passeggeri della vettura. Su disposizione del magistrato sono stati richiesti gli esami del sangue del conducente dell'auto per capire se avesse assunto alcol o sostanze stupefacenti, che sono risultati positivi. La mattanza continua. E il Parlamento accelera sulle modifiche al codice della strada. L'Associazione italiana familiari e vittime della strada (Aifvs) rilancia: «chi guida in preda all'alcol o dopo aver assunto stupefacenti si accolla il rischio di ledere e uccidere, e accetta la previsione del rischio in piena consapevolezza.

Per questo se ci scappa il morto, il reato deve essere equiparato all'omicidio volontario» ribadisce l'avvocato Gianmarco Cesari di Aifvs, che ricorda che l'associazione «mette a disposizione tutte le armi difensive e l'esperienza acquisita per sostenere il dolo eventuale al processo». Sempre ieri, avviso di chiusura indagine e richiesta di rinvio a giudizio in vista per un avvocato civilista romano di 27 anni che lo scorso 13 dicembre, in largo delle Vittime del Terrorismo, mentre era in forte stato di ebbrezza alcolica travolse con la sua auto, uccidendolo, il pedone Franco De Angelis.