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Vigilesse senza casco - il 25/06/2009 • 20:54 da AIFVS_onlus


Al Sindaco del Comune di Ischia
Al Comandante della Polizia Municipale
Al Prefetto
e p. c. Ai mezzi di comunicazione


Ogg.: Richiesta a norma della legge 241/90 e successive


L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus è venuta a conoscenza che il 20 giugno scorso verso le ore 13 due vigilesse sfrecciavano su uno scooter e senza casco a Piazza degli Eroi ad Ischia.

Tenuto conto che tali comportamenti confliggono apertamente con il ruolo del vigile urbano, chiamato ad assicurare il rispetto delle norme, sono di pessimo esempio ai giovani incoraggiando il disprezzo delle regole, concorrono a mantenere l’insicurezza sulla strada con perdita della vita e della salute anche sulle strade di Ischia, l’AIFVS chiede se il comportamento delle vigilesse  rispondeva ad un ordine di servizio e chi ha deciso di darlo, o se è stata una decisione autonoma delle vigilesse, che in tal modo squalificano l’amministrazione a cui appartengono ed il loro ruolo, oltre a contribuire al mantenimento della strage stradale.

Per tutto quanto sopra, e tenuto conto della finalità statutaria dell’AIFVS di fermare la strage stradale, si chiede, a norma della legge 241/90 e dell’art. 26 della legge 383 del 2000, che riconosce all’AIFVS il diritto all’informazione ed all’accesso ai documenti amministrativi per situazioni giuridicamente rilevanti in ordine agli scopi statutari, di conoscere quali provvedimenti disciplinari il Sindaco ha già preso o intende prendere in questo caso per punire la sregolatezza e far crescere il senso di responsabilità nell’esercizio del ruolo.

La presente viene inviata anche al Prefetto perché, nel caso di inerzia del Sindaco, intervenga con proprio provvedimento.

Infine, viene inviata anche ai mezzi di comunicazione per sostenere, attraverso la diffusione, l’esigenza del cambiamento auspicato dall’AIFVS, caratterizzato dalla crescita del senso di responsabilità nelle istituzioni, perché si incrementi anche tra i cittadini.  


dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS

 

VigilesseSenzaCasco.jpg


Frosinone - Monti Lepini - scambio lettere tra sndaco Marini ed AIFVS - il 25/06/2009 • 19:46 da claudiomartino

Nei giorni scorsi, ha avuto luogo uno scambio di messaggi, tra l'Associazione italiana familiari e vittime della strada ed il sindaco di Frosinone Michele Marini.
Argomento, lo stato dei lavori per la messa in sicurezza della strada "Monti Lepini".

RASSEGNA STAMPA
 
 


La camera approva... niente alcol dopo le 2 di notte - il 24/06/2009 • 20:03 da Alessandro_Sbarbada

La Camera ha approvato il testo modificato dal Senato, che mantiene il divieto di vendita nei locali dopo le 2 di notte, e impedisce la vendita di alcolici all'esterno dei locali dalle 24 alle 7 del mattino.

Ora manca solo ratifica definitiva del Senato. E' stata una battaglia dura, ma l'abbiamo quasi spuntata. Occhio però, che ci riproveranno. Magari nei mendri di qualche altra disposizione di legge...

24-06-2009

IL SOLE 24 ORE
Legge Comunitaria 2008. La Camera ha approvato definitivamente l’adeguamento alle regole Ue Serve la licenza La Comunitaria 2008 prevede che da mezzanotte alle 7 di mattina gli alcolici si possano somministrare solo nei locali in possesso della licenza prevista dalle leggi di pubblica sicurezza. Per chi vende alcolici senza licenza scatterà la sanzione da 2mila a 12mila euro (oltre alla confisca della merce e delle attrezzature) e, se il fatto è commesso di notte, anche attraverso distributori automatici, da 5mila a 30mila euro.
Stop alle due di notte... Cancellata la possibilità di consentire la somministrazione di alcolici fino a mezz’ora prima della chiusura del locale...


"IL PIRATA DELLA STRADA HA 86 ANNI" - il 23/06/2009 • 18:27 da Biby

Una donna,Mirella Prati di 70 anni,è stata travolta da una Panda mentre attraversava una strada dell'immediata periferia di Reggio Emilia ed è morta all'ospedale qualche ora dopo.L'investitore,un automobilista di 86 anni,non si è accorto dell'incidente e ha proseguito la marcia fino a casa,dove è stato rintracciato poco dopo grazie ai racconti dei testimoni.Dopo la denuncia,il magistrato deciderà i provvedimenti da assumere.


"MILLE PICCOLE LACRIME PER DALILA" - il 23/06/2009 • 18:27 da Biby

San Pietro in Casale-BOLOGNA.  E' un silenzio assoluto,rotto all'improvviso la un pianto lungo e straziante.Il piccolo paese ha accolto così,ieri alle 16,30,davanti alla chiesal'arrivo del feretro di Dalila Ceresi,avvolto dalle corone di fiori.Un migliaio o forse più di persone,specialmente giovani accorsi per dare l'ultimo saluto alla 19 enne morta annegata giovedì scorso,dopo che la sua auto è finita fuori strada nelle acque del canale Emiliano Romagnolo.La folla davanti alla chiesa,ha accompagnatocon gli occhi umidi di pianto la bara bianca affiancata dal papà Francesco Ceresi,dalla mamma e dalla sorella Ludovica.La salma viene portata sulle spalle.Sotto centinaia di sguardi,lasciando un eco di dolore nel paese,un'eco impossibile da dimenticare.


Intervento del presidente dell'AIFVS, Giuseppa CASSANITI MASTROJENI, a RADIO24 - il 23/06/2009 • 18:26 da claudiomartino

Nella mattinata di lunedì 22 giugno 2009, il presidente Cassaniti è stata chiamata, dal conduttore di "24 Mattino" (Radio24), a commentare la sentenza della Corte d'appello di Roma, con la quale è stata dimezzata la pena inflitta, in primo grado, a Stefano Lucidi.

REGISTRAZIONI AUDIO


Così Lucidi tornerà presto libero - il 20/06/2009 • 18:49 da Redazione_AIFVS

 

 «Così Lucidi tornerà presto libero»  

IL TEMPO 

20.06.2009 


È il legale dell'associazione familiari vittime della strada Cesari a criticare la sentenza contro il «pirata»
«Così Lucidi tornerà presto libero»

Indignazione«L'imputato non ha ancora pagato un euro per aver ucciso due ragazzi»


Erano tre ragazzi, tutti con un'età compresa tra i 20 e i 23 anni. Tutti «colpevoli» di essere passati nel posto sbagliato al momento sbagliato: all'incrocio tra via Regina Margherita e via Nomentana.
Tutti investiti e uccisi da due «pirati della strada».

Uno, Stefano Lucidi, due giorni fa ha ottenuto uno sconto di pena, da dieci anni di galera per omicidio volontario, a cinque anni di carcere per omicidio colposo.

Il secondo, invece, Ignatiuc Vasile, è stato condannato a 16 anni di reclusione per omicidio volontario. Il suo difensore ha già presentato appello contro la sentenza di condanna e a giorni sarà fissata la data della prima udienza del processo di secondo grado.

Ora la speranza dei parenti dello studente di 20 anni Rocco Trivigno, ammazzato dal moldavo il 18 luglio del 2008, è di non sentire un verdetto come quello che hanno dovuto ascoltare i genitori di Flaminia Giordani e Alessio Giuliani. «La sentenza di due giorni fa deve far indignare tutto il popolo italiano, quella decisione non è altro che un mostro giuridico, è un passo indietro per la civilità del diritto, è ingiusta e pericolosa», ha tuonato l'avvocato Gianmarco Cesari, legale dell'associazione italiana familiari vittime della strada. Il legale, che negli ultimi anni è riuscito a ottenere le più alte condanne nei confronti dei pirati della strada drogati e ubriachi, non usa mezzi termini per condannare la sentenza della Corte d'assise d'appello che ha dimezzato la pena contro Stefano Lucidi. «L'aspetto ancor più preoccupante è che questa persona nel migliore dei casi potrebbe ottenere gli arresti domiciliari a breve, nel peggiore, invece, è che tra un anno possa addirittura ottenere la libertà e tornare in circolazione. Sono possibilità che devono indignare. Ricordiamoci che dopo aver ammazzato due ragazzi è anche scappato, lasciandoli in terra senza vita». A mandar su tutte le furie il legale  dell'associazione è anche il fatto che Lucidi non ha pagato ancora un solo euro da quando è stato condannato in primo grado dal gup a dieci anni di galera. «È un irriducibile, basta pensare che dal 2001, quando gli fu sospesa la patente, Lucidi non ha più effettuato gli esami necessari per riottenere il documento, quindi per sette anni ha continuato a guidare la macchina indisturbato per le vie della Capitale». L'avvocato ha già annunciato che farà di tutto per convincere il procuratore generale a impugnare la sentenza che non esita a definire un «mostro» giuridico.

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Rassegna stampa


Processo Lucidi: Passo indietro della Giustizia - il 18/06/2009 • 22:41 da AIFVS_onlus

 In Corte d’Appello la civiltà del diritto fa un passo indietro
Processo Lucidi: ha ucciso due giovani

18/6/2009
Il mancato rigetto dell’appello avverso la coraggiosa sentenza del Giudice Marina Finiti di Roma, la derubricazione del reato da omicidio con dolo eventuale ad omicidio plurimo con colpa cosciente ed addirittura il dimezzamento della pena da 10 a 5 anni con le attenuanti generiche, rappresenta un grave arretramento della civiltà del diritto, che delegittima l’opera dei magistrati che riconoscono la sussistenza del dolo eventuale nel crimine stradale.
La Corte di Assise di Appello di Roma manifesta con questa sentenza di non sapere ancora uscire dalla sottovalutazione del reato e del danno, e di non riconoscere in chi guida con aggressività ed effettiva percezione del rischio mortale, e di fronte a particolari caratteristiche della personalità del pirata della strada, la sussistenza dell’omicidio volontario, sostenuto sia dal Procuratore Generale e sia dai familiari dell’AIFVS che rivendicano la dignità dei due giovani uccisi, delle famiglie e della stessa AIFVS quale ente collettivo di difesa della vita sulla strada.
La sentenza d’Appello crea disorientamento sociale, perché fa venir meno il monito sociale contro la guida connotata da spregiudicata noncuranza nei riguardi della vita umana e nella possibilità di trasformare un’auto in un’arma per uccidere.
L’AIFVS si chiede come lo Stato possa giustificare uno sconto di pena del 50% a un criminale della strada e senza patente!
Se l’art. 133 del codice penale stabilisce che il giudice, per applicare una pena congrua, nell’esercizio del suo potere discrezionale, deve valutare la gravità del reato desumendola dal grado della colpa, dalla gravità del danno e dal comportamento  del reo; e se per l’omicidio colposo da incidente stradale l’art. 589 del codice penale prevede – per morte di una persona e ferimento di altre o per morte di più persone – pene fino a 12 anni, non riusciamo a capire come può un giudice, in una situazione di danno massimo (è un danno minimo uccidere due giovani?), di colpa addirittura cosciente e di un comportamento riprovevole e trasgressivo dell’imputato (addirittura guidava senza patente, ritirata nel 2001!) diminuire la pena! Il buon senso ci porta a pensare che il giudice debba partire dal massimo nell’applicazione della pena, e cioè da 12 anni, applicando i diminuenti di rito riferiti ad un terzo, e quindi la giusta pena, tenuto conto della rubricazione del reato, doveva essere di anni otto! Dai giudici ci aspettiamo il rispetto della legge nella giusta valutazione del danno conseguente al comportamento di trasgressione dell’imputato, e non decisioni che sanno di arbitrio e di discriminazione!
L’AIFVS ha incaricato l’avv. Gianmarco Cesari di fare istanza immediata al Procuratore Generale affinché impugni la sentenza avanti alla Corte di Cassazione, per la sua riforma ai fini di verità e di giustizia.
Noi familiari delle vittime vogliamo una società più civile e più giusta, rispettosa della legalità, a partire dagli stessi operatori della giustizia.

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS


Ubriaco alla guida, grave incidente in Sicilia - il 15/06/2009 • 10:59 da Redazione_AIFVS

Il conducente era ubriaco alla guida:

Frontale, muoiono una donna e un bimbo

Terribile scontro tra due auto sulla statale 121 Palermo-Agrigento. Un conducente era ubriaco e senza documenti

Corriere della sera

PALERMO - Una donna di 21 anni e un bambino di 3 sono morti in uno scontro frontale tra due auto, lungo la statale 121 che collega Palermo ad Agrigento, vicino allo svincolo per Misilmeri. La 21enne, Sonia Versaggio, era di Belmonte Mezzagno ed era parente del bimbo, morto poche ore dopo l'incidente in ospedale.

FERITI - Si sono scontrate una Mercedes diretta a Palermo e una Opel Corsa che viaggiava in direzione opposta. Secondo la Polstrada l'incidente sarebbe stato causato da un sorpasso azzardato di una delle due vetture. L'impatto è stato terribile. I sette feriti, tra i quali due bambini - entrambi gravi - di 5 anni e 3 mesi, sono stati trasportati negli ospedali Civico, Cervello, Buccheri La Ferla e nel pediatrico Di Cristina. Il piccolo di 3 mesi è stato operato nella notte dall'equipe della rianimazione ed è in prognosi riservata; la bambina di 5 anni ha un edema celebrale e i medici sperano di poterle salvare la vita. Tra i feriti anche la madre del bimbo morto: ha 18 anni ed è in coma.

UBRIACO - Il conducente della Mercedes, Epifanio Cammarata, non aveva documenti con sé ed è risultato positivo al test etilico, con un tasso di tre volte superiore alla media. Il giovane ha riportato gravi ferite ed è in prognosi riservata all'ospedale Civico di Palermo. La Procura di Termini Imerese ha aperto un'inchiesta sull'incidente. La statale Palermo-Agrigento viene chiamata «la strada della morte» per il grande numero di incidenti che si verificano.


in Toscana:weekend nero - il 15/06/2009 • 00:09 da carla

Weekend nero: sulle strade quattro vittime in poche ore

In Toscana giornata di sangue sulle strade: quattro morti, ad Avenza, in provincia di Massa-Carrara, sull'autostrada A11 Firenze-Mare ( dove è morto un imprenditore in un terribile tamponamento) e sulla Tosco-Romagnola vicina a Cascina, altezza dell'incrocio per San Frediano. Nel tardo pomeriggio, infine un motociclista di Castelnuovofiorentino ha perso la vita sulla Siena-Firenze.Anche ad Avenza è morto un centauro che ha perso il controllo della moto ed è stato trovato senza vita sull'asfalto dopo una serata con gli amici.

dal Tirreno 14 Giugno 2009