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Pirata che ha investito resp. AIFVS Verona Pallotti alla sbarra - il 30/12/2009 • 09:10 da Redazione_AIFVS

Il presidente delle «Vittime della strada di Verona » investito da un’auto pirata a Verona

Lunedì la direttissima al moldavo che resta in carcere. Pallotti: «E’ un criminale»

 

VERONA - «Sabato sera, alla guida della Seat Toledo, non c’ero io ma Ni­colae, un mio conoscente romeno». Un autentico colpo di scena quello fat­to registrare lunedì pomeriggio in tribu­nale dal processo per direttissima che vedeva un moldavo di trent’anni, Fili­mon Vitalie, alla sbarra con l’accusa di aver investito, ferito e omesso di soc­correre il presidente dell’associazione «Vittime della strada» di Verona, Al­berto Pallotti. Un’udienza-fiume, protrattasi per ol­tre due ore senza sfociare, peraltro, in una sentenza definitiva: alla fine, infat­ti, il giudice Giuditta Silvestrini si è vi­sta costretta a rinviare la seduta a fine gennaio proprio per raccogliere o me­no eventuali conferme alla versione so­stenuta ieri in aula dall’imputato.

Fino ad allora, in ogni caso, il molda­vo dovrà restare dietro le sbarre: con­tro di lui pesano in particolare le al­tre due contestazioni, quella di resi­stenza a pubblico ufficiale per aver sferrato calci e pugni ai carabinieri che lo volevano sottoporre all’alcol­test, e il mancato rispetto dell’ordine di lasciare l’Italia. Non solo, perché contro Vitale incide pure un curri­culum - o meglio, una fedina penale ­di tutto «rispetto» (si fa per dire...): in passato, infatti, l’imputato era già incorso in una doppia resistenza a pubblico ufficiale, nel reato di evasio­ne e - particolare ancora più inquie­tante - in una duplice guida in stato di ebbrezza. Circostanze, queste, che non posso­no certo lasciare indifferente la vitti­ma dell’investimento: «Si tratta di un criminale, dopo avermi travolto l’ho visto fare retromarcia nel tentativo di colpirmi di nuovo. Anche mia moglie, a fianco a me, ha rischiato di essere in­vestita mentre gli urlava di fermarsi ­reagisce Pallotti, a cui è stato diagno­sticato un trauma cranico ma che, ieri pomeriggio, ha dovuto recarsi nuova­mente all’ospedale per il riacutizzarsi di un problema all’occhio provocato dallo schianto di sabato - . Altro che le­sioni colpose: dovrebbe rispondere di tentato omicidio, quel pazzo... Adesso mi aspetto che la giustizia faccia il suo corso e che quella persona lasci effetti­vamente l’Italia e non rimanga in circo­lazione nel nostro Paese. Quanto a me, nessun dubbio: dopo quest’esperien­za, continuerò a tutelare le vittime del­la strada con maggiore convinzione di prima».

La. Ted.
Corriere Veneto


Pirata della strada travolge resp. AIFVS di verona A. Pallotti e si da alla fuga. - il 27/12/2009 • 11:47 da Redazione_AIFVS

Il responsabile AIFVS di Verona Alberto Pallotti Travolto assieme alla moglie sul marciapiede da auto che si dà poi alla fuga.

Il pirata viene rintracciato e arrestato dai Carabinieri.
In manette e' finito un moldavo 29enne. E' stato anche denunciato per guida in stato di ebbrezza, per essersi rifiutato di eseguire l'alcoltest e per guida senza patente.

Ieri sera sono stato investito sul marciapiede dove camminavo con mia
moglie da una macchina che poi si e' data alla fuga. La macchina in
contromano dopo avermi colpito alle gambe si e' schiantata contro un
muro . Io sono caduto dietro e la macchina ha fatto retromarcia per
fuggire colpendomi di nuovo. Mi ha portato via l'ambulanza e adesso
sto meglio anche se il dottore non ha ancora sciolto la prognosi . ma
me la sono vista brutta. E' solo grazie alla mia prontezza di riflessi
che sono ancora vivo quel pazzo pur di scappare non ha esitato a fare
retromarcia mentre io ero disteso dietro . Incredibile in che mondo
siamo finiti. Episodio avvenuto nel centro città di Verona. Stanno
indagando i carabinieri di Verona.
Alberto Pallotti

A 150 km/h saremo finalmente i primi in graduatoria in Europa! - il 09/12/2009 • 00:25 da AIFVS_onlus

A 150 km/h saremo finalmente i primi in graduatoria in Europa!

Non riusciamo, purtroppo, a conseguire l’obiettivo europeo della riduzione dell’incidentalità del 50% entro il 2010, e per esso siamo infatti all’11° posto in Europa.
Ma a farci guadagnare il primo posto nella graduatoria europea, ci pensano i due senatori leghisti Roberto Murra e Piergiorgio Stiffoni, sostenuti addirittura dal Ministro dei Trasporti Altero Matteoli, con la proposta, anche se in zone limitate, dell’incremento della velocità a 150km/h
!

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Comunicato stampa


 

"Il limite a 30 dimezza gli incidenti" Storica scoperta a Londra

 E' durato 20 anni, ha coinvolto 20 grandi zone cittadine. Ma oggi questo studio, dettagliatissimo, e con una precisione statistica impressionante, fa scuola.  Si è calcolato che estendendo le zone a velocità limitata a tutta la città si potrebbero risparmiare 692 vittime ogni anno, con 100 morti in meno. Ecco perché si prevedono limiti più duri in tutta la UE. Altro che 150 orari...
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Articolo stampa "la repubblica"

Trasmiss. radiofonica, I. Cianfanelli sui limiti di velocità - il 08/12/2009 • 12:43 da Claudio_Martino

Ignazio Cianfanelli (A.I.F.V.S.) sui limiti di velocità

 

Nell'ambito della trasmissione radiofonica Rai  PRIMA PAGINA, martedì 8 dicembre 2009, è intervenuto telefonicamente Ignazio Cianfanelli, membro del direttivo nazionale dell'A.I.F.V.S. Argomento, la proposta di elevare a 150 chilometri l'ora il limite di velocità sulle autostrade italiane.


Quando all’incidente si aggiunge la malasanità - il 07/12/2009 • 20:26 da AIFVS_onlus

Quando all’incidente si aggiunge la malasanità

Purtroppo, quello del giovane Gianmarco di 16 anni non è un caso sporadico: l’incompetenza, l’ignorante arroganza, la superficialità, l’indifferenza sono diffusi anche nel delicato campo del pronto soccorso e dell’intervento sanitario per la cura della salute degli esseri umani.

Anche noi ci uniamo al disprezzo della coraggiosa madre di Gianmarco per quei camici bianchi indegnamente indossati e per quell’assistenza di soccorso disorganizzata e capace solo di ferire ulteriormente.

Si ha rispetto per i medici competenti e sensibili, per gli altri vorremmo che le considerazioni della madre di Gianmarco li inducessero a riflettere per cambiare, al fine di esercitare con dignità la professione sanitaria.

G. Cassaniti Mastrojeni

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Lettera della mamma di Gianmarco


Incidente stradale a Lodi: morti 4 giovani - il 06/12/2009 • 19:07 da Redazione_AIFVS

Incidente stradale a Lodi: morti 4 giovani

Sono morti 4 ragazzi, questa notte, sulla via Emilia, a causa di un grave incidente stradale, mentre un quinto ragazzo è rimasto ferito. I giovani tutti di età compresa tra i 18 e i 21 anni sono finiti contro un palo della segnaletica, nei pressi dello svincolo per Lodi, con la loro auto, una Fiat Bravo. I carabinieri ritengono che una manovra improvvisa abbia causato l'incidente. 
I ragazzi morti si chiamavano: Daniele Ferrari, che guidava la macchina, e  Christian Carpene, entrambi figli di una coppia di conviventi, abitanti a Montanaso Lombardo; Marco Zoccolanti e Matteo Biagi che erano invece di Melegnano, nel Lodigiano. I giovani andavano alla discoteca Encano a San Colombano al Lambro; mancava poco a mezzanotte quando è accaduto l'incidente, all'altezza di San Grato.
Dei cinque a bordo dell'auto, è sopravvissuto solo un ragazzo di 19 anni.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorsi, chiamati dagli automobilisti di passaggio, ma per quattro giovani non c'è stato nulla da fare. Il quinto ragazzo gravemente ferito è stato trasportato dal 118 in ospedale. Immediato è stato anche l'arrivo anche dei Vigili del Fuoco e dei carabinieri di Lodi.
Le salme sono ora a disposizione della magistratura.

 


La giustizia trasforma le vittime in imputati! - il 03/12/2009 • 00:35 da AIFVS_onlus

La giustizia  trasforma le vittime in imputati!

2/12/2009
La madre di Marco Coletta ci comunica che il proprio figlio è morto cadendo in un canale non protetto, a ridosso del quale, successivamente alla morte di Marco, è stato posto un alto e lunghissimo guard-rail.
Al cittadino comune appare subito chiara la mancanza di sicurezza della struttura viaria e la conseguente responsabilità dell’ente che gestisce la strada. E tutto ciò gli fa presupporre un processo breve in tempi rapidi. Non è così per gli operatori della giustizia: i processi, spesso svolti con rimandi e tortuosità illogiche, stravolgono spesso l’evidenza e trasformano le vittime in imputati, con l’inaccettabile conclusione che i familiari possono essere condannati a pagare anche le spese processuali!
Come nel caso dei genitori di Marco.
Noi dell’AIFVS ci chiediamo se il giudice abbia consapevolezza delle offese e delle sofferenze arrecate ai familiari della vittima da sentenze prive di giustizia, e per ciò stesso capaci di generare ulteriori e logoranti processi.
Meno male però che, a differenza della giudice di Rovigo, dott.ssa Anna Ghedini,  ci sono giudici che riconoscono la responsabilità degli enti gestori delle strade ed emettono nei loro confronti sentenze di condanna!
E mentre confidiamo che nei successivi gradi di giudizio “giustizia sia fatta”, non possiamo accettare che i giudici producano sentenze ingiuste nel nome del popolo italiano, di cui fanno parte le vittime, e restino anche impuniti!

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS

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Caso Marco Coletta


Caso Ministro Zaia L'AIFVS dice a coloro che ci governano - il 23/11/2009 • 20:12 da AIFVS_
L'AIFVS dice a coloro che ci governano
 
Le sedi del Veneto e tutta l'AIFVS affermano che le comunicazioni del Ministro Zaia sull'alcol sono fuorvianti ed offensive per le vittime della strada ed i familiari.
A tal proposito diciamo che non c'è più sordo di chi non vuol sentire, o più cieco di chi non vuol vedere.
Ma, forti del nostro ruolo di partecipazione democratica, chiariamo a coloro che ci governano, compreso il Ministro Zaia, che i cittadini possiedono gli strumenti culturali per una seria comprensione dei problemi. Pertanto, non possono essere presi in giro e non possono accettare che vengano diffuse opinioni legate ad interessi di parte e contrastanti con i risultati dichiarati da organismi scientifici accreditati a livello internazionale.
E' nostro dovere richiamare i nostri governanti a migliorare i loro livelli culturali ed etici e a smetterla di approfittare del potere conferito loro dal popolo, e ad utilizzarlo piuttosto per rispondere agli interessi reali dei cittadini e per lo sviluppo della civiltà.
O forse a coloro che ci governano fa piacere che gli italiani siano ancora etichettati, come li ha definiti il Rapporto Censis del 2007, "mucillagine individuale e poltiglia di massa" ?
Abbiamo bisogno di istituzioni capaci di compiere scelte coraggiose e responsabili per liberarci di certe etichette e perchè nella società ci sia un reale cambiamento. 
 
G. Cassanti Mastrojeni  

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Comunicato dell’Assoc. Naz. polizia locale - il 19/11/2009 • 09:58 da AIFVS_onlus
Discordanze tra i dati degli incidenti nel 2008 comunicati da Aci Istat e quelli rilevati dall’ANVU, che riportano 120.000 incidenti in più con lesioni alle persone

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Comunicato dell’Assoc. Naz. polizia locale

Tutti insieme per la vita - il 19/11/2009 • 09:48 da Biagio_Lisa
Tutti insieme per la vita

 

COMISO – "Tutti insieme per la vita". E’ lo slogan della giornata dedicata a tutte le vittime della strada in programma lunedì 23 novembre a Comiso. Una giornata che, con la collaborazione dell’Avis di Comiso e del Centro studi "Salvo D’Acquisto" di Palermo, sarà caratterizzata da due momenti. La mattina, alle 10, allo stadio comunale di Comiso, ci sarà un triangolare di calcio a undici tra la nazionale calcio Associazione italiana familiari volontari vittime della strada, coordinata da Biagio Lisa; la rappresentativa degli studenti delle scuole superiori di Comiso; l’associazione Medici Palermo. Parteciperanno gli studenti delle scuole cittadine di ogni ordine e grado. Previsti gli interventi del sindaco di Comiso, Giuseppe Alfano, e dell’assessore provinciale allo Sport, Giuseppe Cilia. Nel pomeriggio, alle 17, ci sarà l’inaugurazione a Comiso della sede provinciale Aifvs, con la presenza del sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e trasporti, on. Giuseppe Maria Reina. La nuova sede è in via F.lli Kennedy.

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Comunicato stampa
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Programma
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Locandina
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