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Comunicato Stampa Swde AIFVS SALERNO - il 05/02/2011 • 15:38 da renato

AIFVS di sede Salerno e provincia AIFVS: Teresa Astone

 Tel. e Fax 089/224842- 089/252121

Cell. 3495444589 - 349169950
COMUNICATO STAMPA

AIFVS sede

LA MORTE DI NUNZIA E LORETO:

UN ASSASSINO E TANTI RESPONSABILI   

L’Associazione Nazionale Familiari e Vittime della Strada si stringe attorno alla famiglia Pippa e Rinaldi per l’improvvisa tragica morte dei due giovani fidanzatini.

E’ inaudito - afferma Teresa Astone - Responsabile Provinciale AIFVS - che a provocare l’incidente sia stato un medico a quanto si apprende addirittura ubriaco alla guida.

Lascia sgomenti apprendere che chi dovrebbe tutelare la salute di noi tutti possa essere il nostro assassino.

Perché assassini e criminali sono coloro che si mettono alla guida non rispettando il codice stradale. E’ un omicidio senza attenuanti quello di chi si mette alla guida in stato di alterazione psicofisica.

Non può più reggere nel nostro codice civile la sola figura del reato colposo per gli omicidi stradali.

L’A.I.F.V.S. ha già ottenuto che alcuni Tribunali fra cui quello di Roma - vds processo Lucidi – riconoscesse il dolo eventuale cioè appunto l’omicidio volontario a carico di chi si pone alla guida ubriaco. Così come ha registrato che il Tribunale di Salerno ha condannato alla pena di anni 8 il cittadino romeno che ha investito anche in questo caso due fidanzati Alfano Salvatore e Siniscalchi Veronica causando la morte del primo e ferendo gravemente la seconda.

E’ tanto più grave questo assassinio dei due fidanzatini perché proveniente da un professionista, un medico per il quale anche la detenzione domiciliare risulta, se sarà riconosciuta la sua responsabilità una misura troppo blanda.

L’A.I.F.V.S. auspica non solo una pena di giustizia ma anche sanzioni accessorie come l’introduzione della revoca a vita della patente per chi commette un omicidio del genere.

Ma un’ altra triste riflessione va fatta.

Questo non è stato un tragico incidente ma anche un omicidio prevedibile di cui potrebbero essere responsabili sia le istituzioni preposte alla sicurezza stradale ma anche gli organi di controllo.

Invero come si è appreso dai quotidiani al D’Angelo era stata sospesa la patente di guida nel 2009 sempre per uso e abuso di sostanze alcoliche.

Patente restituita senza che lo stesso abbia evidentemente intrapreso un processo riabilitativo.

Pertanto gli interrogativi da rivolgere alla magistratura e alle comunità come associazione di tutela delle vittime della strada sono vari:

1)     ORGANI COMPETENTI PER LA VERIFICA DELLE CONDIZIONI DI IDONEITA’ ALLA GUIDA

Perché è stata restituita la patente ad un guidatore ubriaco. Il percorso riabilitativo previsto dal codice della strada a chi viene revocata la patente è stato effettuato? Oppure vi sono omissioni da parte degli enti competenti - es. ASL nel ritenerlo nuovamente abile alla guida.

2)     ORGANI COMPETENTI PER LA SICUREZZA

Le forze dell’ ordine tutte, considerata la notorietà dell’ abuso di alcol del D’Angelo così come si apprende sempre dalla stampa, hanno effettuato le dovute verifiche sulle condizioni di idoneità psicofisica del D’Angelo?

3)     ORGANISMI PROFESSIONALI

Possibile che l’ associazione di categoria dei medici sempre per quanto appreso dagli organi di informazione pur a conoscenza dello stato di alterazione psichicofisica anche sul luogo di lavoro del medico non abbia mai preso provvedimenti?

Questi sono interrogativi a cui si chiede una risposta. Lo esigono due famiglie che hanno perso i loro angeli, e a cui comunque resterà un dolore inestirpabile.

Lo chiede la comunità intera.

Lo pretende l’ AIFVS.

Teresa Astone
Responsabile provinciale AIFVS


Processo per l'uccisione di Roberto Monteverde - il 26/01/2011 • 23:50 da Redazione_AIFVS
Processo per l'uccisione di Roberto Monteverde udienza al 7 febbraio 2011

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Campagna: Fiat Punto si schianta contro un muro, muore un 18enne - il 13/01/2011 • 11:04 da renato

Un 18enne ha perso la vita questa notte sulla SS 91 in un incidente. Il ragazzo era seduto accanto al conducente di una Fiat Punto quando questa, per cause ancora da accertare, è uscita fuori di strada e si è andata a schiantare contro un muretto.

Nello schianto, avvenuto intorno alla mezzanotte a Quadrivio di Campagna, sono rimasti gravemente feriti il conducente e due ragazzi, di 16 e 18 anni che sono stati immediatamente trasportati all’ospedale di Eboli. Sul posto una squadra dei Vigili del Fuoco

Resp AIFVS Ogliastro Cil-Salerno


cronacaultime NAPOLI, È MORTA LA STUDENTESSA DI 15 ANNI SCHIACCIATA DA UN AUTOBUS QUESTA MATTINA - il 13/01/2011 • 11:03 da renato

11/01/2011 E' morta poco dopo le 18,30 la studentessa 15enne travolta questa mattina da un bus di linea mentre stava scendendo dal mezzo. Lo riferiscono fonti mediche. L'incidente, secondo quanto confermato dagli operatori del 118 che sono intervenuti, è avvenuto in via Montagna Spaccata. La ragazzina era bordo di un autobus della linea C12 dell'Anm, l'azienda napoletana mobilità. Secondo quanto ricostruito proprio dall'Anm, la minorenne stava scendendo dal bus mentre le porte si stavano chiudendo. A quanto sembra, dai primi accertamenti, sarebbe forse caduta e rimasta incastrata, ed è stato allora che il bus l'ha investita. L'autista sembra che si sia accorto di quanto avvenuto solo grazie alle urla degli altri passeggeri. Ad assistere a tutta la scena, un altro autista Anm dell'autobus che stava seguendo il C12: è stato proprio lui il primo a soccorrere la quindicenne. Con una cintura ha provato a fermare la forte emorragia che la ragazzina ha subito ad una gamba. Poi, l'arrivo immediato dell'ambulanza del 118 e il trasporto all'ospedale San Paolo, dove la minorenne è stata sottoposta a intervento chirurgico. I vigili urbani stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. Le sue condizioni erano state definite subito gravi dalla direzione sanitaria dell'ospedale San Paolo. Aveva subito, tra l'altro, lo sfondamento del bacino e un forte trauma addominale. La magistratura ha posto sotto sequestro l'autobus, mentre gli agenti della polizia municipale stanno svolgendo indagini per risalIre all'individuazione di testimoni. L'autista del bus è in stato di choc; è stato sottoposto ad esami tossicologici e alcolemici.

ricerca testimoni - il 30/12/2010 • 10:06 da avvocatoincardona

Palermo 3 agosto 2010 alle ore 12:00 - strada da MONDELLO A PALERMO TRA I DUE DISTRIBUTORI - poco prima dello svincolo per Pallavicino: Andrea Brugnò, con la sua Beverly,  è stato trovato sul margine destro della strada, morto.

CHI HA VISTO O SA QUALCOSA, CONTATTI LA SEGRETERIA  O INVII UNA MAIL. 


Aumentano i controlli sul GRA - il 13/12/2010 • 20:33 da AIFVS_onlus
Aumentano i controlli sul GRA. Questa è una buona notizia.

Al Signor Questore di Roma
Dr. Francesco Tagliente
e p.c.
Alle agenzie di stampa

Roma, 13 dicembre 2010

Aumentano i controlli sul GRA. Questa è una buona notizia.
Esprimo vivo apprezzamento per l’incremento dei controlli sul GRA: ciò denota la particolare attenzione della S.V. al problema della sicurezza stradale.
Pur riconoscendo le difficoltà che un tale servizio comporta sia a livello organizzativo e sia nell’azione diretta degli agenti, non si può negare che val la pena realizzarlo, essendo la sua contropartita il diritto di vivere.
La sistematicità dei controlli, infatti, risponde anzitutto al bisogno di sicurezza dei cittadini, che si sentono più tutelati grazie al presidio delle forze dell’ordine. Inoltre, dimostra che anche nelle istituzioni si sta radicando la consapevolezza che un approccio sistematico e non occasionale consente di dare risposte efficaci al problema della strage stradale.
È un risultato importante anche per la nostra associazione che, per rappresentare le esigenze dei cittadini, ha sempre cercato il dialogo con le istituzioni.
Allo stesso modo riteniamo che un ruolo fondamentale possa essere svolto anche dai mezzi d’informazione, che possono potenziare l’effetto positivo dei controlli, orientando i cittadini a percepirli non come un fastidio, ma come uno strumento volto a tutelare la sicurezza di tutti.
Nell’auspicare che ciascun settore faccia seriamente la propria parte, rinnovo l’apprezzamento dell’AIFVS per il quotidiano impegno dei Corpi di Polizia.
f.to Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS

Omicidio Iolanda Di Matteo - il 12/12/2010 • 00:00 da AIFVS_onlus

Omicidio Iolanda Di Matteo
La Aifvs ammessa parte civile nel processo per l’omicidio volontario di Iolanda Di Matteo contestato ad Alfredo Beltramba
La Aifvs ricerca testimoni che hanno assistito all’omicidio a Mosciano Sant’Angelo (TE) il 14 aprile 2010 in Via De Gasperi, chi ha visto contatti i Carabinieri o l’Aifvs ./.
 

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Presidente AIFVS “Episodio gravissimo” - il 05/12/2010 • 20:19 da Redazione_AIFVS

Tragedia Lamezia intervista alla presidente AIFVS  dott.ssa Giuseppa Cassaniti

Tragedia Lamezia: “Episodio gravissimo”

05-12-2010 16:52

Il presidente dell’associazione vittime della strada lancia il suo appello dopo il tragico incidente di Lamezia Terme

Sette cicloamatori morti, falciati da un automobilista durante un’uscita di domenica mattina . Una tragedia che arriva per cause che, purtroppo, sono sempre le stesse. È il grido d’allarme lanciato dalla dott.essa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, presidente dell’Aifvs, l’associazione vittime della strada.

“Le statistiche ci dicono che gli incidenti in strada sono diminuiti quest’anno del 10%, ma i numeri sono sempre altissimi”, dice il presidente, intervistato da Datasport. “Il problema è che in caso di pedoni o due ruote si tratta sempre di incidenti mortali o con gravissime conseguenze. Troppo spesso i ciclisti sono vittime anche di semplici disattenzioni”.

Secondo gli ultimi dati Aci, la percentuale di vittime sulle due ruote nel 2009 è stata del 9,3% per gli uomini e al 16,3% per le donne. La tragedia di Lamezia Terme è costata la vita a otto cicloamatori, colpevoli solo di voler praticare la passione per le due ruote.
“L’episodio di Lamezia è una cosa gravissima. Questo fatto mette in evidenza che di traffico si muore. Il ciclista è l’utente debole della strada: quante volte li abbiamo visti lungo il ciglio della strada. Purtroppo non anche la prima volta che un cicloamatore perde la vita sulla strada, ma questa volta si tratta di un episodio gravissimo”, commenta la dott.ssa Cassaniti Mastrojeni.

“Le cause maggiori sono sempre le stesse: guida in stato di ebbrezza o sotto stupefacenti, mancato rispetto della precedenza, velocità e distrazione. In tutti i casi la colpa è gravissima: bisogna sempre essere consapevoli che quando si guida si maneggia un’arma con cui si può uccidere. È anche per questo che l’associazione continua a promuovere la prevenzione sulle strade: quest’anno abbiamo coinvolto squadre di volley e basket per lanciare il nostro grido d’allarme: “La distrazione sulla strada ti può trasformare in un delinquente”.

“Bisogna sempre guidare con senso di responsabilità e spingere perché l’educazione stradale e la formazione alla guida siano fondamentali”, chiosa, perché perdere la vita per un’uscita in bicicletta col proprio gruppo di cicloamatori, è veramente assurdo.

Redazione Datasport (AGM Datasport)


ansa.it.pngAuto travolge ciclisti a Lamezia, sette morti e tre feriti - il 05/12/2010 • 13:46 da Ansa_news

Auto travolge ciclisti a Lamezia, sette morti e tre feriti

Vettura guidata da marocchino piomba su gruppo durante sorpasso

05 dicembre, 13:06
(ANSA) - LAMEZIA TERME, 5 DIC - Un'auto ha travolto stamani un gruppo di ciclisti a Lamezia Terme, uccidendone sette e ferendone gravemente altri tre.

L'incidente e' avvenuto sulla statale 18, a Sant'Eufemia. Il conducente dell'auto, un cittadino marocchino, ha effettuato un sorpasso, invadendo la corsia opposta, ed ha investito frontalmente il gruppo di ciclisti. L'auto e' poi finita fuori strada. Anche l'investitore e' rimasto ferito. I tre feriti sono stati ricoverati nell'ospedale di Lamezia Terme ed uno, il piu' grave, a Catanzaro. (ANSA).

(ANSA) - LAMEZIA TERME (CATANZARO), 5 DIC - E' piantonato in ospedale, in stato di arresto, il marocchino che ha travolto con la propria auto un gruppo di ciclisti, uccidendone sette e ferendone tre gravemente. Il marocchino, dopo avere investito i ciclisti, ha perso il controllo della vettura ed e' finito fuori strada, rimanendo ferito. L'auto, che viaggiava a velocita' elevata, durante un sorpasso ha incrociato frontalmente il gruppo di ciclisti che viaggiavano in direzione opposta e non ha avuto il tempo di frenare.

 

Legalizzare i guardrail killer - il 29/11/2010 • 17:44 da AIFVS
Al Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli

Ogg.: Regolamento per i dispositivi di ritenuta stradale
29/11/2010
L’AIFVS, articolata con 120 sedi in tutta Italia, legittimata a difendere vita e salute sulla strada con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la presente intende comunicare il dissenso diffuso non solo tra gli associati ma anche tra tutti coloro che si sono rivolti all’AIFVS in merito ai guardrail che, con il decreto che la S.V. dovrà firmare, potranno essere montati senza alcuna garanzia di sicurezza per gli utenti.
Infatti, apprendiamo da Il Secolo XIX – art. di Francesco Bonazzi del 19 novembre, dal titolo “I guardrail killer saranno promossi” –  che verrà applicata dal 1 gennaio 2011 la marchiatura europea “CE” che non fa più riferimento alle norme del 2004, che imponevano di omologare solo i guardrail che superavano i crash test sul contenimento dei veicoli e la limitazione dei danni alle persone, ma contempla solo la sicurezza della procedura di installazione (il cosiddetto “Requisito 4” e non il “Requisito 1” che riguarda l’effettiva “resistenza meccanica e di stabilità”)!
Sono previste proroghe, regime transitorio, valutazione discrezionale affidata agli stessi enti appaltanti, come Anas ed Autostrade anziché al Ministero, tutti elementi che fanno pensare che sulla sicurezza si voglia abbassare la guardia, contrariamente a quanto da Lei affermato nel messaggio inviatoci in occasione della Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime, che abbiamo apprezzato e per il quale ringraziamo. Ma ritrovando, ed apprezzando, nello stesso messaggio anche il Suo auspicio di ulteriori contributi alle Istituzioni, invio la presente ed allego l’articolo sopra indicato perché possano essere motivo di riflessione, al fine di non far diventare legali con la Sua firma l’installazione di barriere stradali non omologate e delle quali “nessuno sa come si comporterebbero in caso di incidente”.
Infine, vista la pericolosità delle barriere, e non ritenendo giusto che nei processi le vittime debbano sopportare a loro danno l’incongruenza delle norme, l’AIFVS ha chiesto al  proprio Comitato Scientifico – costituito da professori universitari, ingegneri e guidatori professionisti –  un approfondimento del problema, di cui Le darò resoconto.
Sempre con spirito di collaborazione per fermare la strage stradale, porgo cordiali saluti ed auguro un lavoro efficace.
dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente nazionale AIFVS

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Al Ministro Infrastrutture guardrail
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Pagina da Secolo XIX -19-11-10