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Nostro figlio e mio fratello Vincenzo avrebbe compiuto 30 anni questo
dicembre, se la sua vita non fosse stata stroncata da un ubriaco al
volante.
Per noi ogni giorno senza lui, da quel maledetto 8
ottobre del ’98, non и vivere, и tentare di sopravvivere; и dire che
era buono, semplice ma maturo, disponibile con tutti, и riduttivo perchй
и impossibile racchiudere in aggettivi la voglia di vita di un ragazzo di
24 anni.
L’incidente, per chiamarlo cosм, si svolge nella
notte tra il 7 e l’8 ottobre sulla provinciale Vecchia Pratese, in piщ
tempi: prima c’e l’auto di un ragazzo che effettua una inversione tanto
improvvisa da rendere inevitabile l’impatto da parte dell’auto di
Vincenzo che, anche se nessuno и ferito, non puт ripartire; per questo, e
perchй ritiene che l’altro sia ubriaco da come si agita, Vincenzo chiama
noi genitori, lo raggiungiamo, lo troviamo vicino alle auto
incidentate.
In attesa dei Carabinieri torniamo dopo un po’
tutti alla nostra auto; Vincenzo, alto com’и, ci mette le braccia sulle
spalle dicendoci di stare attenti ad attraversare; e attraversiamo, Vincenzo
e il padre avanti, io, la madre, dietro, che lo osservo per controllare che
davvero stia bene.
D’improvviso sentiamo un gran botto, mio marito
si gira verso Vincenzo ma Vincenzo non c’e piщ, preso in pieno da
un’altra auto e scaraventato a molti metri di distanza; ci precipitiamo
verso di lui, lo abbracciamo, lo chiamiamo, non risponde; e le nostre mani
sono piene di sangue.
Dall’auto investitrice scende un uomo sui
45 che non si tiene sulle gambe da quanto ha bevuto (sapremo poi che avrebbe
dovuto portare gli occhiali e che l’auto non era revisionata da 2 anni ed
era priva di assicurazione da 4), viene verso di noi e dice ”mi dispiace,
non l’avevo visto”; urliamo ”non l’hai visto? Uno alto 1
metro e 90, con un maglione giallo e due
persone che gli camminavano vicine, non l’hai visto?”; ma tutto e
inutile ormai.
E’ inutile anche cercare di contattare il
Magistrato, che manca al primo appuntamento e ci da il secondo quando il
procedimento и chiuso: non possiamo parlare, ne vedere alla sbarra chi ha
ucciso Vincenzo davanti ai nostri occhi: l’ubriaco patteggerа, per
l’imputazione di omicidio ”colposo” e per lo ”stato di ebbrezza
dovuto all’ingestione di bevande alcooliche”, 6 mesi e 20 giorni di
reclusione, 7 giorni di arresto e una multa, ma coi benefici della
condizionale e della non menzione: in pratica nessuna sanzione.
E’ la storia di tutti i familiari, che a
tutti fa male: perchй perdere un figlio e un fratello e tremendo, ma sapere
che non avrа, che non ha avuto giustizia, significa vederlo morire
un’altra volta.
Demetrio Scelta, Sabina De Mieri, Rosa Scelta
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