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Ospiti


Nota n °664
da andrea il 13/03/2007 • 13:10
Anni fa ho perso un amico per un incidente stradale causato da altri (morti anche loro, purtroppo) e diverse volte mi sono trovato in situazioni da cui sono uscito indenne solo grazie a Dio. Ma ringraziando Dio per avermi salvato in queste situazioni contingenti, credo che la sicurezza generale sulle strade spetti soprattutto a noi uomini, magari, specie qua in Italia, prendendo spunti da esperienze estere nell'organizzazione della mobilità. In diverse zone d' Europa si può uscire alla sera, anche a notte inoltrata, senza l'obbligo dell'auto. Quindi, no alla vendita di auto in grado di superare i limiti massimi di velocità consentiti e sì ad una organizzazione della mobilità che renda le città più fruibile, anche nelle ore notturne, senza la dipendenza dall'auto o dalla moto. Se avete voglia visitate Peglimobile, il mio blog sulla mobilità sostenibile da applicare a Genova.

Nota n °663
da elisa il 13/03/2007 • 11:24

ciao a tutti,

la persona che ucciso mio fratello non si e' fatta ne sentire ne vedere,sappiamo solo che ha ripreso la sua vita di sempre.....

roberto capisco il dolore che provi....lo sappiamo che non  sei uscito di casa per uccidere qualcuno,...

vi abbraccio tutti...

elisa


Nota n °662
da Unadonna il 13/03/2007 • 10:58

Domenica, 11 marzo 2007, durante la trasmissione “Che tempo fa”, la comica Luciana Littizzetto si è nobilmente rivolta ai ragazzi ubriachi che, usciti dalla discoteca, si schiantano con le auto contro gli alberi, seminando morte. La Littizzetto li ha definiti (parole sue) “teste di minchie” ed inoltre “individui che credono di dimostrare di avercelo duro, mentre ce l’hanno molle” ed infine “individui che dovrebbero corteggiare le ragazze con altri espedienti, non esibendo sbronze”. Bellissime parole. Complimenti, giacché giudicare azioni e motivazioni è sempre impresa ardua. Io sono invece molto cauta.

Forse (e sottolineo forse) i giovani che prendono le sbronze e che lanciano le automobili a folle velocità, non intendono dimostrare “durezza”, anzi, probabilmente taluni desiderano eludere la società per poter venire meno ad alcuni obblighi, per esempio proprio quello di doversi misurare con gli altri maschietti per stabilire chi è dotato del maggior numero “di centimetri duri”. Immergendosi nei fumi etilici, l’alcolista può finalmente permettersi di tenerselo “molle” senza vergognarsi.

Corteggiamenti da pavoni? Questi ragazzi sperano di attirare l’attenzione del gentil sesso, ammesso che sia sempre gentile? Boh! Cara Littizzetto, ne sei sicura? Quando mai l’alito di uno sbronzo o la pericolosità di un’auto lanciata a folle velocità, sono stati buoni argomenti? Capita, ma non è detto!

Da quali pulpiti provengono i moniti rivolti a questi ragazzi? Divertente! Durante una puntata televisiva delle Iene, un genitore si è sottoposto al test per accertare il grado di etilismo ed è risultato semiubriaco. Ridendo, ha confessato le ramanzine rivolte al proprio figlio nei giorni precedenti, per indurlo a non ubriacarsi ed alla prudenza in auto.

Che cosa dire? In effetti l’etilismo ha implicanze dannose e talvolta obnubilanti, un po’ come la televisione, ovvero la utile (per certi aspetti) furbacchiona da cui comici e company ci parlano, porgendoci talvolta invisibili divise (parlano anche ai genitori e agli insegnanti e ai predicatori......). Un saluto da www hanto it


Nota n °661
da Alberto il 12/03/2007 • 11:08

Per Roberto.

Ciao. Il fatto che tu scriva qui è segno del tuo grande dolore per quello che ti è successo. E ti fa onore. Mi sento ti ringraziarti per aver scritto questa tua confessione, e spero che un giorno molto vicino tu possa riavere la serenità.
Il problema della sicurezza stradale è un fatto dalle molte sfacettature, ed è stato trascurato troppo a lungo da tutti.
C'è da fare molto ancora, moltissimo.
Non sono sicuro che limitare la cilindrata in base all'età serva a qualcosa se per questioni di marketing si fanno mini utilitarie con basse cilindrate e con potenza esagerata.
Perché non installare obbligatoriamente per legge dei limitatori di velocità, che automaticamente adeguano l'andatura dei veicoli in base alle condizioni del traffico, ai limiti di velocità e alle fasce orarie?
Abbiamo introdotto l'ABS e l'ESP quasi fin sulle biciclette!
Certo, è una cosa quasi impossibile, ma così come ci sono le scatole nere sugli aerei.... e computer che ci fanno quasi il caffé... perché non introdurre questi sistemi di sicurezza?
Eppure paghiamo tutti la tassa di circolazione! Perché non destinare parte di queste somme che lo Stato incamera a questi fini, obbligando gli enti locali a ristrutturare la rete stradale, magari con segnaletica intelligente...
Non so....

Ciao a tutti voi.


Nota n °660
da BARBARA il 11/03/2007 • 10:53

Ciao Roberto,

ho letto il tuo mess.,e mi sembra di dedurre che sei una persona con dei sentimenti visto che ti dispiaci per quello che ti è capitato e credimi nn per tutti è così.

Nn è così scontato che quello che sopravvive all'incidente ti chieda scusa o ti dica semplicemente "mi dispiace!".

L'unica volta che ho visto il camionista che si è portato via la Vita di mia Sorella Alice è stato al processo,

io lo guardavo fisso negli occhi mentre lui con la sua baldanza da quattro soldi nn ha mai avuto il coraggio di alzare gli occhi su di me o sui miei genitori!

Ti saluto.

Ciao da Barbara sorella di Alice.  

 


Nota n °659
da stefano il 10/03/2007 • 22:21

salve a tutti;

ci sono vari problemi all'interno di questoproblema; innanzitutto direi che è necessario mettere delle grosse limitazioni all'uso di macchine potenti da parte dei giovani;

secondo me , fino a 25 anni  si dovrebbero fare usare normali automobili inferiori  ai 1400 cc; è una cosa folle che ci siano dei ragazzi dai 18 ai 25-26 anni che girano con macchine potenitssime che sono dei veri e propri bolidi da corsa, è pura follia;

poi, è evidente che al venerdì e al sabato sera ci sono troppe poche macchine dellapolizia che controllano;

io avrei una idea da proporre, secondome si dovrebbero costituire delle associazioni di genitori a cui  dare ilpotere dipattugliare e controllare le strade e di fare anche i controlli ; secondo me sarebbe un buon modo di mettere sotto controllo le strade e di ovviare alla carenza dipersonale ; altro che ronde padane; che ne pensate ?


Nota n °658
da antonio il 10/03/2007 • 19:18

Buonasera. Cerco di dare il mio contributo trattando solo un aspetto specifico della sicurezza stradale.

Percorrere la Pontina di sera a 70 km/h è un'impresa anche per un buon guidatore. Le strisce sono confuse e poco visibili. E' facile

disorientarsi e perdere la traiettoria. E' mai possibile che gli esper-ti della segnaletica.....i professionisti.....per risparmiare soldi usano

la pittura normale anzichè quella rifrangente? Quest'ultima è di

una visibilità incredibile. Tanta povera gente porterebbe a casa

la pelle. Spero che possiate proporre questa soluzione.

Grazie. A.M.


Nota n °657
da MARIA53 il 09/03/2007 • 15:35

mi unisco a Veronika e  certo   il tuo comportamento   non è quello di tuttti gli incoscenti che hanno provocato la morte dei ns cari e si sono buttati tutto dietro le spalle come se la cosa non li riguardassei Capire cosa si è fatto  vuol dire  avere per tutta la vita rimorsi,non è un bel vivere.Purtroppo  è andata così , mi dispiace anche per te


Nota n °656
da veronika il 08/03/2007 • 09:15

Caro Roberto,

almeno te ti dispiaci, ti rendi conto della gravita' delle cose, ma la maggior parte delle persone che commettono certi illeciti, non si rendono conto, o meglio non gliene frega nulla.....capisco ,immagino l tuo dolore ... di certo quel giorno non sei uscito di casa con l'intenzione di uccidere qualcuno......un cordiale saluto....


Nota n °655
da Roberto il 07/03/2007 • 23:56
Mi chiamo Roberto e vorrei scriverealcune sensazioni che mi hanno cambiato in questi ultimi quindicianni, anni in cui ho convissuto con un incidente che non mi ha visto vittima,,,ma carnefice, io so che ogni giorno sto male,sto male perchè ho rubato la vita a una persona, ho rubato la gioia ad un padre, ad una madre, ad un fratello, ad una sorella, ad un posttino, ad una persona che conosceva Maurizio, io lo ho ucciso, avevo dicianovve anni e sono cresciuto subito,veloce e con un dolore per quello che ho fatto indescrivbile e pieno ogni istante di sofferenza e vergogna, non so bene cosa dire a voi che siete dall'altra parte, dalla parte di chi i gesti come quelli commessi da me li subisce e ci si ritrova dentro come in un ciclone, posso solo pensare al mio dolore ed essere consapevole che per voi è moltiplicato per mille all'infinito....mi dispiace mi sento una merda e vi chiedo scusa a tutti per il dolore che provate.