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Associazione di Promozione Sociale 
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Ospiti


Nota n °695
da angeloantonio il 07/05/2007 • 22:00
Le notizie sono un bollettino di guerra. Ogni giorno incidenti stradali ,bambini violati, uccisi, pensionati fatti a pezzi nel loro letto, malati trattati negli ospedali come carne da macello, donne stuprate, politici (ma cosa vuole ormai dire questa parola?) ignoranti, pregiudicati, pappagalli da piccolo schermo. Le violazioni della legge (ma cosa vuole ormai dire questa parola?) sono in ogni strada, in ogni morto sulle strisce pedonali, in ogni parcheggio abusivo, in ogni accattone violento, in ogni prescrizione, condono, indulto. Le malattie debellate nel secolo dei lumi stanno tornando, lebbra e tbc sono di nuovo tra noi. Sono ritornati anche gli usurai, i monti dei pegni, i ghetti. E’ un medioevo moderno.
Le notizie si possono ignorare, si può spegnere la televisione per sempre, ma quando ti toccano non puoi più fare finta di niente. Prima pensi sempre che le vittime siano gli altri.
Gli italiani potrebbero essere incapaci di controllare le loro reazioni. Di solito subiscono, stanno in silenzio, come cani bastonati. Ma se gli ospedali diventano cimiteri, i politici pregiudicati, i tribunali luoghi di impunità, le scuole riformatori, le tasse retribuzioni per nullafacenti, le strade terra di nessuno, i prestiti usura, il lavoro sfruttamento e morte. Anche l’italiano cloroformizzato dai media, strumenti di rincoglionimento di massa del potere. Anche l’italiano può prendere fuoco come un cane di paglia. E’ già successo e, di nuovo, succederà.
“Il Cielo e la Terra non usano carità, tengono le diecimila creature per cani di paglia. Il santo non usa carità, tiene i cento cognomi per cane di paglia”. Tao Te Ching ,mi sono proprio stancato questa e' una vera guerra voi che ne dite come la pensate ma questa e' una nazione? io penso proprio di no.

Nota n °694
da GabrielBonzer il 04/05/2007 • 14:25
Dal Corriere della Sera di oggi:

Caro Beppe,
sono un "tarantolato della guida veloce", e spero di poter rispondere pubblicamente alla lettera di Andrea Ivaldi del 2 maggio. I guidatori occasionali si riconoscono perchè non sanno bene dove stare e dove andare quando guidano. Niente da ridire in città - terra dei pedoni e dei ciclisti per definizione - o delle strade statali, che attraversano paesi. Ma sull'autostrada no, per favore no! Per definizione un'autostrada deve essere una via di traffico veloce. Chi guida sotto i 120 è da considerarsi un camion: che se ne stia nella prima corsia e non blocchi gli altri. Se i riflessi della madre di Ivaldi non sono buoni che si muova in treno, come il figlio. Io faccio 20mila km di autostrada all'anno, e i fastidi derivano dai "lenti" (autocensura) che stanno in seconda e terza corsia senza nessuno alla loro destra. Li', invece di fare i fari - inutili, tanto non guardano mica dietro - vorrei avere dei missili. Invece niente, aspetto sperando che accendano il cervello, facciano opera buona e si spostano. Poi tanto viaggiano nella corsia di mezzo - mica sono camion! E li vedi, mentre ti avvicini a loro, che guidano in terza corsia con la prima e la seconda vuote come le loro teste, se dopo un po' fai i fari prima frenano, poi ti gurdano, pensano "Tà, c'e' un altro", si spostano e quando li hai passati ti fanno loro i fari, forse per chiedere aiuto, "non so dove devo andare". La mia speranza quando guido, invece, è di trovare un altro tarantolato: uno che cambia di corsia a seconda delle esigenze e non delle stagioni, che tiene una velocità costante che produca quel poco di adrenalina che tiene l'attenzione viva e che faccia spostare le "boe" sul percorso. A volte mi capitano un gruppo di tarantolati e allora giungo a destinazione presto fresco e rilassato: una bellezza.

Gabriel Bonzer, gbonzer@hotmail.com

Nota n °693
da angeloantonio il 02/05/2007 • 20:14

Attività di prevenzione in favore dei giovaniANSA) -L'AQUILA, 2 MAG- Club degli alcolisti in trattamento (Arcat) e vigili urbani insieme per sensibilizzare i giovani sui problemi collegati all'uso di alcol. L'attivita' di prevenzione, cominciata la notte tra il 28 ed il 29 aprile e fatta nei pressi di quattro locali notturni ha interessato piu' di 1.500 giovani. Sono stati distribuiti circa 2.000 depliant informativi e circa 500 alcol-test usa e getta. All'iniziativa ha collaborato il servizio di tossicologia della Asl di Avezzano.


Nota n °692
da Nicola il 01/05/2007 • 12:20

Ciao, so che non conta moltissimo ma noi come discoteca sabato scorso abbiamo aderito, pubblicizzando "una notte per la vita" sul nostro sito web, che e' comunque visitato da oltre 800 ragazi al giorno. Una piccola goccia ma volevamo essere presenti anche perche' ci sentiamo direttamente interessati ai problemi dei ragazzi, anche se ovviamente la colpa del disinteresse alla propria sicurezza non e' della discoteca, possiamo pero' essere ( nel nostro piccolo ) un mezzo di comunicazione efficace e diretto.

 

Saluti dir. discoteca AcetoDivino CERVIA


Nota n °690
da angeloantonio il 27/04/2007 • 22:05

Melarancio, monumento alla sicurezza stradale
Oggi dalle 11 alle 13, in occasione della prima settimana mondiale per la sicurezza stradale indetta dall’Onu (21-29 aprile), cerimonia commemorativa nella cappella «Undici fiori del Melarancio», cimitero Nuovissimo, per ricordare le giovani vite spezzate il 26 aprile 1983 in un incidente stradale nella galleria Melarancio (Firenze) durante una gita scolastica. Alla manifestazione partecipano autorità civili ed ecclesiastiche e i rappresentanti delle associazioni Acusp, Assoutenti-Fisico-Fiaba, centro studi «Il punto» per la mobilità sostenibile, Lions Club Napoli Europa «Gianpaolo Cajati», Lidu, Pianeta donna. «Questo primo incontro - si legge in una nota dei promotori -antonio nasti associazione vittime della strada ha un significato particolare. Vogliamo che la cappella del Melarancio diventi monumento-simbolo di denuncia dell'irresponsabile agire umano e possa portare le istituzioni tutte a considerare la sicurezza stradale un impegno prioritario per la salvaguardia e il rispetto della vita». Le associazioni, poi, lanciano un appello al governo e avanzano le loro proposte per migliorare il livello di sicurezza sulle strade: «Al presidente del consiglio, Romano Prodi, chiediamo di convocare su questo tema gli stati generali, così come ha fatto il presidente Chirac: questo ha consentito, in Francia, di far diminuire la mortalità del 35,4 per cento dal 2002 al 2005». Si chiede, ancora, di incrementare di almeno 50 milioni di euro lo stanziamento di 80 milioni di euro l’anno, per tre anni, previsto dalla finanziaria per la sicurezza. Altra proposta, rivolta agli enti locali: i ricavati delle contravvenzioni dovrebbero essere impiegati per migliorare la segnaletica e garantire costanti lavori di manutenzione.


Nota n °689
da lusy il 26/04/2007 • 14:05
carissima barbara sono d'accordo con te molto spesso le persone non si rendono conto del dolore disumano che proviamo.e quando si  perde la persona che ami per colpa di qualcun altro e la cosa piu assurda che possa succedere.io sono arrabbiata con il mondo intero per quello che mi e' successo non riesco a darmi pace .sto cercando si sensibilizzare le persone che conosco che lavorano nei bar etc a servire meno alcool il sabato sera e non solo .....vorrei che questa settimana dedicata alla sicurezza stradale possa fare realmente qualcosa a questi giovani ......con affetto lucyeek

Nota n °688
da Barbara il 26/04/2007 • 11:16

Salve a tutti sono Barbara e volevo ringraziare  Vittorio per il messaggio che ha scritto, condivido in pieno le tue parole, purtroppo mi sono resa conto, che il mondo e' pieno di ipocrisia e falsita', e se tua figlia muore a causa dell'alta velocita' di qualcun altro chi se ne fraga, tanto non c'e' nessuna che controlla e i punti prima o poi si possono recuperare.

Volevo anche replicare a golf gt 75, per come ha risposto a risposto a Vittorio, purtroppo quando perdi una persona cara nella maniera piu' assurda che ci possa essere e vieni segnato a vita da questa cosa ( e un dolore cosi' forte che non ti abbandona mai, ti lacera l'anima e ti impedisce quasi di respirare) non esiste piu' perdono e possibilita' di recupero per chi ti ha fatto del male, perche' sai bene che cio' che hai perso non tornera' piu' e vivi con la paura che un giorno o l'altro accada di nuovo. Sono sensazioni difficili da spiegare a chi non le ha mai provate ( senza sminuiri la sensibilita' di nessuno ) ma vivere con la morte nel cuore non e' facile credimi.

Un grosso salutone a tutti.

 

v


Nota n °687
da veronika il 26/04/2007 • 10:17
Benvenuto winny71, benvenuto nel paradiso dell'amore.

Nota n °686
da winny71 il 25/04/2007 • 11:06
ciao a tutti sono un nuovo membro, purtroppo come voi ,penso,ho perso un mio caro sulla strada che come è accaduto a tanti altri ritornando da una serata con gli amici ha perso la vita per un incidente.nei link di questo sito trovate il suo nome "christianvelasco.it" è mio fratello aveva 25 anni e domani sarà il terzo mese che ci ha lasciato.eek...

Nota n °685
da marite il 24/04/2007 • 09:20

Carissima Veronika la penso proprio come te... da quando faccio parte di questa associazione mi sento in una grande famiglia capace di comprendere la mia situazione .Poi l'avvocato Cesari  grandissima persona con un cuore immenso.