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Ospiti


Nota n °249
da Giovanna il 14/01/2006 • 09:55

Questo sito, per me, è diventato una droga: non riesco a non entrarci ma ogni volta che ci sono dentro il dolore diventa più forte; è un modo per sentire vicino chi, solo tre mesi fa, è stata portata via nel modo più assurdo possibile!Ciao nonna, mi manchi! 


Nota n °248
da SandroFerrari il 09/01/2006 • 18:40

Gentili signori,
il 31/12/05 percorrendo un strada provinciale (ex statale 10) di notevole flusso nel limite dei 50 km/h, immediatamente dopo una curva nel pieno centro di un paese di 5000 abitanti, mi trovo davanti un incidente di tre auto. Questo non era segnalato prima, non era visibile ed occupava tutta la carreggiata. Il fondo stradale era una lastra di ghiaccio (motivo dell'incidente prima ed il mio dopo, riconosciuto dai Carabinieri: non hanno multato nessuno). Vi erano delle persone in piedi vicino a due veicoli ed io frenando (dotato di ABS e ESP) e scivolando per almeno 30-40 m.miracolosamente tamponavo il terzo. Quali danni devo pagare? E perchè? Aspetto una Vostra cortese risposta, ringrazio e saluto.

P.S.: la Croce Rossa arrivata in soccorso, seppure segnalata da noi e venendo da un rettilineo dove si vedeva l'incidente da almeno 500 m., per il mio stesso motivo centrava un auto dell'incidente prima descritto

Ti prego di postare questo messaggio nel forum dedicato al link: http://www.vittimestrada.org/forum.php?lng=it&cat=7

Giorgio Giunta


Nota n °247
da BARBARA il 09/01/2006 • 14:13

Grazie Pilar per le belle parole che mi hai scritto e per gli incoraggiamenti che mi dai.

Valentina e mio marito oggi stanno abbastanza bene , la mia piccolina dopo una settimana di coma si e' miracolosamente ripresa anche se' devo tenerla sempre sotto osservazione perche ha subito un forte trauma cranico e i medici visto la tenere eta' ( aveva 3 anni quando abbiamo avuto l'ncidente ) non mi hanno saputo dire se il cervello di valentina e' rimasto perfettamente integro, solo la sua costante crescita e il suo sviluppo psicomotorio potranno evidenziare eventuali danni. Mio marito dopo 3 mesi di immobilita' assoluta e un intervento durato 7 ore oggi finalmente cammina senza stampelle, anche se la sua vita non sara' piu' la stessa ( non potra' piu' correre perfettamente giocare a  calcio con suo figlio, sciare, e poi deve sempre stare attento a came carica le sue ginocchia tenendo presente che il ginocchio sinistro gli e' stato ricostruito completamente ) per quanto riguarda me mi sono rotta un polso ( che ora anche se' e guarito mi da' qualche problema di sensibilata' alla mano ) ho entrambe le ginocchia danneggiate e non sono piu' in grado di inginocchiarmi senza sentire forti dolori e le vertebre del collo schiacciate cosa che mi causa forti mal di testa e  una diminuzione della sensibilita' nella parte destra del corpo. Come vedi anche se il peggio e' passato le conseguenze sono ancora tante.Vivo la vita giorno per giorno senza fare tanti programmi, non riesco a credere che per me ci saranno ancora momenti di felicita', perche' ho sempre paura che tutto possa crollare come e' gia' successo, mi e' stato tolto mio fratello, mi e' stata tolta mia figlia, cos'altro mi verra' tolto, oggi ho paura ad essere felice a gioire delle piccole cose perche ho sempre il terrore che tutto questo si possa ripetere aancora. 

un affettuoso abbraccio a tutti vi scrivero' presto 


Nota n °246
da Pilar il 05/01/2006 • 19:11
Prego! smile

Un abbraccio...

Nota n °245
da Elejo il 05/01/2006 • 18:09
grazie.

Nota n °244
da Pilar il 05/01/2006 • 03:54
Per Elejo e Giorgia...

Elejo, hai scelto la via migliore...vivere PER LORO...La stessa strada che dovrebbe percorrere anche Barbara...
A volte il dolore é insopportabile ma arriva un momento in cui riusciamo a conviverci...Non dico farcene una ragione, non dico dimenticare...Dico conviverci...E sopravvivere...Tornare a gioire delle piccole cose...
Quello che non uccide fortifica, sentivo oggi alla tv...
E' vero...Noi siamo persone speciali, noi tutti...Persone che hanno sofferto pene incredibili...talvolta più fortunati di altri, talvolta più sfortunati...talvolta abbiamo persino perdonato...
Eppure dobbiamo convivere con l'assenza delle persone amate, con il ricordo di scene che non avremmo mai voluto vedere...
Io personalmente convivo con il ricordo di una "vita passata" durata solo 15 anni, con un fratello che amavo ma col quale litigavo sempre e al quale, prima dell'incidente, MAI ho detto ti voglio bene...E col ricordo del nostro amico Michele che non c'é più...Convivo col ricordo di mesi di lotta in rianimazione...ho lottato più di chiunque altro per riavere Jejo, e poi anni successivamente per accettarlo per com'era...così diverso, così NON normale...Ora passo talvolta giorni in cui non riesco neanche a sentirlo, figuriamoci a vederlo, perché anche se é tornato dolce come era prima, e non più aggressivo e cattivo come per alcuni anni dopo l'incidente, tuttavia non é più una persona normale, non lo sarà mai, mai più...e sapere che non sarà mai indipendente e che anzi come é ora, forse tra 2-3-5-10 anni non lo sarà più...forse non ci sarà più, forse sarà a 35/40 anni (ora ne ha 31) come un vecchio di 60....Sapere che ci sarà sempre qualcuno che dovrà occuparsi di lui...sapere che potrei essere sola quando mia madre e lui se ne andranno...se non mi decido a metter su famiglia...
Insomma...E' tutto orrendo...eppure proseguo...sono ottimista...penso sempre che la sfiga deve finire prima o poi...che le cose belle ce le dobbiamo trovare noi...talvolta lottare con unghie e denti per averle anche se ci spetterebbero di diritto!!!
Non lasciamo uccidere, abbattere, da quegli stronzi che se ne infischiano e sì, pensano sempre "tanto accade agli altri"...NOI SIAMO SPECIALI, NOI SIAMO FORTI, PIU' FORTI, I PIU' FORTI DI TUTTI!!!!
Noi ce la possiamo fare....
Giorgia...ti sono vicina...Anche se io mio fratello ce l'ho ancora...Non é lo stesso...so cosa vuol dire aver perso una persona con cui hai condiviso tutta la vita...anche se tu hai perso anche tuo padre...Il dolore é incommensurabile, e anche quando senti tua madre piangere,ti si spezza il cuore..da volere che al suo posto, al posto di tua sorella, ci fossi stata tu..pur di non sentire quello strazio lacerarti il cuore, le membra...
Lo so...
Quante volte l'ho desiderato...ci é dato così, però, e io che non sono credente,per tanti motivi, questo in primis...non so dirti "prega", "Dio ha sempre un quadro per i suoi progetti..."...
So solo che dobbiamo tenere duro e vivere anche per loro...che altro potremmo fare?!!?

CORAGGIO....
Avete la mia mail per qualsiasi cosa...
Pilar

Nota n °243
da Pilar il 05/01/2006 • 03:44
Cara Barbara...E' la prima volta che nomini Valentina. Io pensavo che avessi solo Marcella, nel momento in cui l'hai perduta...
Come sta Valentina? Quanto tempo é stata in coma? Si é ripresa? E' una bimba normale?
Come puoi, scusami se te lo dico, continuare ad aggrapparti a tanto dolore, senza vedere le due gioie che hai ancora la possibilità di abbracciare...La tua Valentina, il tuo Federico...E tuo marito? Ti é accanto? Vi amate ancora? Se hai avuto un altro bambino...immagino che il dolore non vi abbia separati così tanto da essere una frattura irreparabile...come sta lui? Ha superato il dolore? Ha superato le fratture?Tu cos'hai riportato nell'incidente...

Io mi auguro tanto che tu riesca a "dimenticare" il dolore, per guardare solo alle cose positive che ti aspettano ancora...Marcella ora é felice e non soffre più...se ho capito bene il suo passaggio nel regno dei cieli é stato indolore, rapido...Non potrà vivere tante cose,e  tu non le potrai vivere con lei...Ma hai Valentina, ha la sua gioia, la gioia di Federico, le loro vite...Credici ancora...Loro ti porteranno tutto l'amore che Marcella, anche, avrebbe potuto darti...ma tutta questa sofferenza, se non riesci a conviverci, non farà altro che appesantire le loro vite...Loro sanno,i bambini lo sentono, quando la mamma sta male...Non far pesar loro ancora di più l'assenza di una sorella che non hanno potuto amare e conoscere...Forse Valentina la ricorda...e vederti così non farà che farla star peggio di quanto già non stia...
Non puoi far loro questo...Marcella non lo vorrebbe...Coraggio,cara...
Ti sono vicina....

Nota n °242
da Elejo il 04/01/2006 • 21:24

esisteva un ragazzo che nella sua vita non ha fatto altro che tentare di soffocare il proprio dolore. all'età di dodici anni ha subito la separazione dei suoi genitori: ha sofferto come un cane. ma questa sofferenza la teneva per sé. era un ragazzo schivo e silenzioso, straordinariamente intelligente, profondo, triste e sorridente. la sua adolescenza è stata un incubo, tanto che a diciassette anni è stato bocciato e ha iniziato a farsi le canne. non aveva alcun punto di riferimento, probabilmente nessuno lo ha mai conosciuto veramente, non si svelava molto facilmente. qualche anno dopo è stato un mese agli arresti domiciliari per spaccio di fumo. ci sbatté il muso e così capì e smise. ciononostante la polizia lo ha perseguitato fino all'ultimo giorno. frequentava l'università di camerino. gli mancava un solo anno per finire, quando una bella notte, mentre stava tornando a piedi a casa da una festa dove era stato con la sorella, una smart lo investì e lui morì sul colpo. lo prese alle spalle. una smart. proprio il giorno in cui stava festeggiando il suo primo trenta. toccò alla sorella di diciannove anni fare il riconoscimento, il giorno dopo. non riusciva a trovarlo, pensava fosse andato a dormire a casa di un amico. ma lì non c'era, e non era neanche in facoltà. era in obitorio.

questo angelo bellissimo era mio cugino. siamo cresciuti insieme. eravamo due fratelli. mi hanno ucciso il fratello. il fratello maggiore. per me era una specie di mito, un punto di riferimento. ora mi sento perduta senza di lui. è morto tre anni fa, ma il mio dolore non si è affievolito affatto. ho tanto bisogno di lui, di riabbracciarlo, di parlare con lui, di ascoltare ancora la musica con lui, di suonare la batteria insieme a lui. i primi mesi dopo l'incidente mi ero costretta a credere che era ancora vivo, che magari stava ancora a camerino a studiare, o che forse era partito per un paese lontano. ma ero sicura che lo avrei rivisto dopo qualche tempo. gli mandavo centinaia di messaggi, ma non ricevevo mai risposta. lo chiamavo al cellulare, ma era spento o non prendeva. è così che ho capito che tutte le idee che avevo in mente non erano altro che cazzate. che tutto era perduto. tutto era finito. mi sono sentita terribilmente sola.

ho anche pensato di togliermi la vita. una vita che non aveva più alcun senso senza di lui.

poi ho deciso di vivere per lui. voglio divertirmi per lui, studiare per lui, suonare per lui, ascoltare la musica per lui. lui vive in me. nei miei pensieri, nei miei sogni, nelle mie passioni. dove non è arrivato lui, arriverò io, e sarà un successo per entrambi.

mi laureerò in chimica, la sua facoltà. mi innamorerò e sarò felice con un uomo al mio fianco e dei figli meravigliosi... cose che lui non ha potuto fare per colpa di un testa di cazzo che non si è fatto neanche un giorno di galera.

sarò felice per lui. nel mio sorriso ci sarà la sua anima.


Nota n °241
da Giorgia il 03/01/2006 • 15:17

Ciao, sono Giorgia ho 26 anni e dal 16 agosto 2005 la mia vita è cambiata. Quel giorno sono morti mio papà e la mia Roby, mia sorella di 20 anni. Mia mamma è sopravvisuta all'incidente, la gente dice per miracolo, io dico per sfortuna, per restare e patire ancora. Si perché, giustamente, non fa altro che piagere, soffre per sua figlia, soffre per suo marito soffre per me che sono triste e non ancora fisicamente in forma avendo subito anch'io nell'incidente varie fratture. Soffre per se stessa, costretta su una sedia, sempre vicino alla finestra a piangere, a guardare fuori un mondo che non ha più senso. Come in tutte le disgrazie l'assassino non si fa mai niente: non dorme la notte perché a vent'anni si è avventati, bisogna divertirsi a tutti i costi, spensierati magari si beve pure e poi si va in giro come incoscenti a distruggere famiglie, vite. Tanto si crede che succeda sempre agli altri. E così è stato. L'idiota assassino ha ucciso la mia famiglia, la mia vita e lui si è solo rotto i polsi. Ho tanto odio verso il mondo. Non sopporto più chi mi dice che passerà. Che ci saranno momenti belli anche per me. Intanto il mio fidanzato di 7 anni, visto il mio malumore se n'è andato a gambe levate, aggiungendo un'altra ferita. Sembra che più niente abbia senso. Sono convinta che alcuni nascano fortunati, per vivere una vita serena, altri sembrano qui solo per soffrire, vivovno di alcuni brevi istanti di illusioni fino alla prossima disgrazia. Perchè??? Ci sono tante persone cattive, come quello che mi ha distruto la vita e non si è fatto nemmeno sentire, non un "scusatemi se vi ho ammazzato mezza famiglia e vi ho distrutte non solo moralmente ma fisicamente". Perché lui non si è fatto niente?? Chi mi risponde.


Nota n °240
da barbara il 03/01/2006 • 14:39

Salve a tutti e buon anno,per chi non mi avesse riconosciuto sono sempre io la mamma della piccola marcella. In questi giorni che sono ritornata al lavoro ho potuto finalmente leggere tutti i messaggi che sono stati scritti in questi mesi e devo dire che li ho trovati tutti molto belli e molto incoraggianti verso la vita, questa volta voglio essere io a raccontarvi una storia, la mia storia.

Eravamo in 5 un famiglia come tante, mamma e papa' che lavorano io che inizio a muovere i primi passi nel mondo del lavoro e i miei due fratelli Nicola e Francesco che vanno all'universita' ( entrambi ingegneria ) arriva Giugno 1997 e mio fratello nicola e' il primo a laurearsi e io finalmente trovo un lavoro stabile ( lo studio presso il quale lavoro ancora ) ci sembrava di toccare il cielo con un dito eravamo felici poi una mattina il 5 Luglio 1997 un carabiniere bussa alla nostra porta le uniche parole che riesce a dirci sono " ci dispiace per Nicola" , la macchina sulla quale viaggiava al ritorno dalla discoteca alle quattro del mattino era finita contro un palo della luce e poi contro un palazzo e per mio fratello e il suo amico condicente non c'era stato niente da fare. Siamo arrivati a toccare il fondo le lacrime e il dolore erano sempre nei nostri cuori quanto nel 1999 scopro di essere incinta mo sposo nel 2000 e nello stesso anno il 18 luglio nasce Valentina la mia prima bimba poi con tanta gioia l'8 Aprile 2003 nasce la mia seconda figlia Marcella, e quel giorno pensai che dopo tanto dolore era arrivato per noi il momento di sorridere e correre incontro alla vita, ma mi sbagliavo la morte e il dolore ci attendevano ancora. Il nove aprile 2004 la sera del venerdi' santo era di ritorno a casa con tutta la mia famiglia quando quei maledetti fari ci vengono addosso, di tutto cio ricordo solo di essermi risvegliata in ospedale, mi dissero che mio marito aveva entrambe le gambe macellate, valentina era in coma e la mia piccola marcella era volata tra tutti gli angeli del Signore.Ora voi tutti parlate di coraggio di nuova felicita' di serenita' e vero il signore mi ha donato un altro figlio ( Federico ) ma che prezzo alto ho dovuto pagare.Non so' chi mi ha dato la forza di superare tutto questo, la vita e' un lungo percorso e nessuno di noi sa' cosa ci puo' riservare il futuro. Un giorno ho trovato un bigliettino sul quale c'era scritto" amare qualcuno vuol dire anche farlo conoscere a chi non l'ha mai conosciuto " . penso che sia la cosa piu' bella che possiamo fare per i nostri cari.

Un grosso saluto a tutti.