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Opuscoli 6° volume: Elena Minin

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Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus

Elena Minin 25 anni Modena   5 dicembre 1979  -  15 dicembre 2004

Elena_MininEra il 5 dicembre del 2004, il compleanno dei miei gemelli, ero la donna più felice al mondo, il 25 marzo di quell'anno avevo avuto un aneurisma ed ero ancora viva con i miei ragazzi, era il loro venticinquesimo compleanno ma la festeggiata ero io che ero viva. La sera del 15 dicembre, Elena mi ha salutato andava a mangiare la pizza con gli ex colleghi vicino a casa io ero tranquilla.  Alle 2 di notte la polizia  ha suonato il campanello. La corsa al policlinico e la notizia. Un ragazzo di 27 anni li aveva impattati contromano, si era ammazzato e ne aveva uccisi altri 4, una strage. Gli avevano già ritirato la patente ma poi avevano dovuto ridargliela. Perchè succedono di queste cose? Mia figlia era un fiore appena sbocciato, non si farà più la sua famiglia, non  avrà mai la gioia di un bambino suo. Non può esserci una guerra del genere. le autorità devono intervenire, non è sufficiente dare le multe bisogna anche verificare la testa di chi guida, non si può dare in mano uno strumento così pericoloso a chi non sa gestirlo. Elena ora sei col tuo papà, con la nonna e il nonno, spero tanto che in un qualche modo la tua essenza ci sia ancora, la tua mamma è qua e aspetta solo il suo momento per raggiungerti.



Mamma Roberta


Data di creazione: 26/02/2006 • 11:21
Ultima modifica: 04/03/2006 • 14:27
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Commenti a questo articolo

Commento n °1 

da VittorioRI il 08/01/2008 • 22:36

Signora Roberta, tragedie come quella di sua figlia si verificano quasi ogni giorno sulle strade italiane. Purtroppo ad oggi, sembra non esserci giustizia per chi ha una grave perdita per colpa di un assassino al volante.

Il dolore di una mamma che perde il figlio non può essere descritto, io stesso faccio fatica a comprendere la disperazione della mia mamma da quando mio fratello è morto, assassinato da un pirata della strada.

Signora, loro hanno solo cambiato forma, ma vivono con noi, ed un giorno li ritroveremo... ne dobbiamo essere sicuri. La abbraccio forte, Vittorio