Era una bellissima giornata di marzo, un caldo record per quel mese. Verso le 17.30 io mamma e papà a casa udiamo delle sirene di ambulanze e pompieri. Mamma doveva andare a lavorare, io e papà prendemmo la macchina per accompagnarla e per capire cosa era successo. Proprio accanto all’azienda di mamma un gravissimo incidente ma non potevamo vedere nulla, solo una macchina schiantata su un recinto semi bruciata. Ci guardammo intorno e vedemmo i tuoi amici che piangevano, noi non capivamo, poi arrivarono delle voci..E’ Pietro, è Pietro e in una frazione di secondo iniziò l’incubo senza fine!La corsa all’ospedale, i medici che chiaramente dissero che non c’era nulla da fare, coma irreversibile, e la nostra mente vagava nel nulla!Non eri in macchina, ma sulla moto di un tuo conoscente che ti ha chiesto se lo accompagnavi a fare benzina, hai percorso solo una strada, e proprio su quella si è spento per sempre il tuo stupendo sorriso!
Ecco io lo racconto, ma forse non è successo realmente, forse l’ho sognato!Forse un giorno finalmente sentirò il citofono suonare e guardando vedrò il tuo viso, sentirò la tua voce che mi dice Apri Ca, e io allora ti correrò incontro e ti abbraccerò forte forte, e non ti lascerò più andare via per così tanto tempo, mio adorato fratellino! E tu con il tuo fare sempre tranquillo, sereno e giocherellone mi dirai Oh ma staccati! e magari mi farai sentire la nuova suoneria del cellulare come hai fatto l’ultima volta che ti ho visto! Che caso, la canzone era Angelo di Renga, e ogni volta che sento quella canzone vedo te, e ti chiedo Angelo, prenditi cura di lei! Lei, Aurora, la nipotina nata nel 2007 che non hai mai conosciuto!
Ti amo tanto
Tua sorella Carla
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