Opuscoli 8° volume 2007: Silvia Accebbi

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Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus

Silvia Accebbi 18 anni,  Thiene (VI)   -   16 giugno 2003

Silvia Accebbi.jpgSilvia è morta il 16 giugno 2003 in un incidente stradale, dopo una serata di festa trascorsa con insegnanti e compagni di classe, alla vigilia dell'esame di maturità che avrebbe iniziato due giorni dopo.
Silvia era una di voi, una come voi, aveva un cuore grande, una disponibilità inesauribile, una sensibilità che a volte la
portava a vivere in modo accentuato anche gli eventi che per i più erano insignificanti o quasi.
Era una ragazza semplice ed umile, di una bontà d'animo profonda e la sua morte ha prodotto nella nostra vita l'effetto di un
ciclone.
Immaginate un fortissimo vento che spalanca la porta della vostra vita e, senza preoccuparsi di nulla, butta tutto all'aria.
Questo è successo a noi! Dopo il primo impatto ci siamo guardati attorno e ci siamo accorti che molte cose, fino a quel
momento consideravamo importanti, non lo erano più, o non lo erano più come prima, mentre altre, che davamo per scontate o erano in secondo piano, si ponevano prepotentemente in risalto: il capire il senso della vita, il valore ed il calore degli affetti, l'importanza del vivere qui e ora.
La morte di una persona cara, di un figlio, ti mette a nudo, spezza quelle sovrastrutture o difese che ti impediscono di
cogliere l'essenza delle cose e delle situazioni, detta un bisogno di autenticità, di semplicità, di condivisione, di compassione (il sentire con...), di mettersi in relazione con le persone in una condizione in cui le etichette o i ruoli non contano, conta solo l'uomo con le sue emozioni, la sua fragilità, il bisogno e la gioia di comunicare cuore a cuore, ad un livello più profondo di prima.
Nonostante il dolore per la morte di Silvia, siamo riconoscenti anche a Dio per avercela donata come figlia e per avercela
tenuta per diciannove anni, per l'amore che nutriva il nostro rapporto, pur con le diversità che ci caratterizzavano e ci mettevano talora a confronto, in un rapporto vivo ed in continua evoluzione. ci ha lasciati fisicamente, ma rimaniamo in ascolto di lei e ci sembra di sentirla ancora e le sue parole sono di consolazione ed insieme di impegno.
Il giorno del funerale ho sentito il bisogno di condividere uno di questi pensieri che sicuramente lei, in un certo senso, mi
ha suggerito: "c'è tanto amore dentro di voi"; d'ora in poi anche se io non ci sarò più fisicamente, troverete modo di esprimerlo verso altre persone attorno a voi"
E' scattato in noi il desiderio di andare, come dire, oltre il dolore.
Avevamo ed abbiamo tutti il desiderio di continuare a sentire e rendere concreti i valori in cui ha sempre creduto: la
fiducia, la comprensione, la forza, l'armonia, il cercare in ogni persona le qualità positive e cercare/come  scriveva in un tema :"'di convertire gli eventi negativi in qualcosa di positivo".
I genitori


Data di creazione: 09/12/2007 • 20:25
Ultima modifica: 09/12/2007 • 21:07
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